Mondaino è la località romagnola famosa per la “padella”, la rocca con il suo fantasma e il tradizionale Palio del Daino
Potrà sembrare banale, ma Mondaino, siamo in provincia di Rimini, nel cuore della Romagna più autentica, riserva diverse sorprese: una su tutte la stupenda piazza circolare: Piazza Maggiore. Questo borgo mette in mostra una rocca dal cui culmine si cui si gode un panorama a 360 gradi che spazia dal mare Adriatico agli appennini. Ma è dal paese, nascosto sotto il camminamento di ronda, che si nascondono misteriose storie di fantasmi.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Il nome
- Porta Marina
- Piazza Maggiore
- Rocca Malatestiana
- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Ex Convento di San Francesco
- Il fantasma
- La cucina locale
- Cinque motivi per visitare Mondaino
- Come arrivo a Mondaino
- Audioguida
L’AUDIOGUIDA E’ STATA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON LA PRO LOCO MONDAINO
E CON IL PROFESSORE ANGELO CHIARETTI
Consigli di viaggio
Una vacanza nella riviera romagnola vale una gita a Mondaino, località che ha nella sua particolare forma della piazza una delle maggiori attrattive. Si, fa bene ogni tanto staccare dalla bellezza delle spiagge e della “movida” e concedersi una gita all’interno per conoscere il territorio. Mondaino è. Come tutte le località rivierasche una meta alla portata di tutti e non necessariamente cara. Non portatevi il classico panino da casa ma fermatevi in uno dei locali cittadini ad assaporare la vera cucina romagnola. I prezzi sono abbordabili. Il periodo più bello per visitare Mondaino è sicuramente la primavera, ma anche nel mese di agosto quanto si svolge il Palio del Daino. Se volete fotografare al meglio la piazza serve un obiettivo grandangolare, ma anche con il vostro smartphone potete ottenere scatti decenti. Una bella passeggiata sotto il porticato di piazza Maggiore è una delle cose da fare per vivere al meglio il luogo.

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Il nome
Ma qual’è l’origine del nome Mondaino? Potrebbe derivare dal tempio eretto qui dai romani e dedicato a Diana, la dea della caccia. Qui viene ricordato un Vicus Dianensis. Mondaino potrebbe prendere il nome anche dal daino, animale che ancora oggi è simbolo del territorio. Nel tempo il nome del borgo cambia dal più antico ‘Mans Dainus’, si trasforma in ‘Monte Daino’. Con l’avvento del Cristianesimo cambia in Mons Damarum, il “monte dei daini” che poi diventerà Mondaino.
Già sede di un castello, il borgo vide crescere la sua importanza militare e civile ai tempi della Signoria malatestiana che lo considerava il paese prediletto per la firma di trattati con gli acerrimi nemici: i Montefeltro, i signori di Urbino. Nei secoli Mondaino ha assistito a scontri e battaglie per il possesso di questo crinali strategici per il controllo della zona.
Porta Marina

Si accede al borgo di Mondaino da Porta Marina. Fu voluta da Sigismondo Pandolfo Malatesta come opera di ammodernamento della struttura difensiva.
Piazza Maggiore

Piazza Maggiore è di forma circolare e risale all’Ottocento. Questo è il fulcro del borgo di Mondaino. Il suo loggiato di stile neoclassico è un gioiello. Sulla piazza si affacciano i palazzi nobiliari. L’opera è attribuibile al giovane architetto di Forlimpopoli Ruffillo Righini. Per via della sua forma circolare, gli abitanti la chiamano affettuosamente “La padella“. Con tanto di manico, rappresentato da Via Roma.
Su Piazza Maggiore ogni anno in agosto si celebra la tradizionale rievocazione del Palio del Daino.
Rocca Malatestiana
Attigua a Piazza Maggiore ecco la Rocca. Costruita in un punto strategico per il controllo della zona. La struttura esterna appoggia su un muro “a scarpa e dotata” di una elegante merlatura ghibellina voluta da Sigismondo Malatesta. Baluardo della cinta muraria che contava ben 13 torrioni, la struttura architettonica venne definita da Federico da Montefeltro “Luogo forte et importante, che a nessun patto può essere conquistato”. Il punto più alto della rocca Malatestiana è la splendida terrazza dalla cui sommità si ammira tutta la Romagna, il litorale pesarese e il Montefeltro. La struttura è anche dotata di una serie di passaggi segreti utilizzati un tempo a scopo militare. Alla Rocca è legata anche la figura del poeta mantovano Giovanni Muzzarelli, che fu governatore della rocca dal 1509 al 1514 e che sparì in circostanze misteriose. È lui il fantasma di cui si parla?

Oggi la rocca ospita il municipio di Mondaino e le istituzioni culturali come il Museo dei fossili che custodisce reperti provenienti da Mondaino e dai territori circostanti.
Inn una sala è conservato l’affresco raffigurante la Madonna del Latte di Bernardino Dolci del XV secolo.
Chiesa di San Michele Arcangelo

A Mondaino sorge la Chiesa si San Michele Arcangelo, di fattura settecentesca che conserva pregevoli opere del XV e XVI secolo di scuola marchigiana. L’impianto originale della chiesa si può ancora vedere all’interno di una cappella laterale. Si dice che proprio qui sorgesse l’antico tempio dedicato a Diana.
Ex Convento di San Francesco
L’ex Convento di San Francesco si trova appena fuori dal centro storico, sul colle Formosino, è un complesso che risale al XIII secolo. Qui prese i voti Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli, col nome di Frate Lorenzo da Montegridolfo, divenuto poi Papa Clemente XIV. Sempre qui nel 1459 fu firmata la pace tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro. La struttura è dotata di numerosi edifici e di un bel giardino interno visitabile solo durante il Palio del Daino.
Il fantasma
Come ogni castello che si rispetti, anche la Rocca Malatestiana di Mondaino ha il suo bel fantasma. La leggenda, o se vogliamo la misteriosa presenza ci riporta ai primi anni del XVI secolo, quando fu nominato governatore del borgo il poeta Giovanni Muzzarelli il quale, pochi anni dopo scomparve misteriosamente. Uomo dal particolare fascino, pare avesse molte amanti e si narra che sia stato assassinato da un marito infuriato dopo aver scoperto il tradimento della moglie. Il corpo di Muzzarelli fu gettato in un pozzo e con lui la sua “mula”e il garzone. Teoria verosimile perché in una parete del pozzo è stata ritrovata una scritta con un nome femminile: Giustina. Che risultò essere una delle amanti del governatore. Esiste però una seconda versione dei fatti, ovvero quella che vorrebbe il governatore uomo non gradito nel borgo e che avrebbe generato invidie e risentimento tali da volerne la sua morte. Di certo è che il fantasma del poeta vaga per le stanze del castello provocando ogni tanto qualche dispetto. Di uno di questi sarebbero testimoni i carabinieri che presidiavano i seggi elettorali nel 1987. I militari dell’arma denunciarono la violazione delle urne senza che nessuno fosse entrato nelle sale, ma anche di aver sentito frastuoni e suoni sinistri.

La cucina locale
Questa è zona di un pregiato tartufo bianco, vanto delle colline riminesi, che è anche al centro di una importante sagra e del formaggio di fossa a fermentazione naturale, per quanto riguarda i vini, questa è terra di Sangiovese, ma anche di Cabernet Sauvignon, un nettare dal colore rosso rubino o del Biancame, un paglierino con riflessi verdognoli, oppure il Grechetto gentile, o ancora il Trebbiano romagnolo.
Cinque motivi per visitare Mondaino
- Per ammirare la “Padella”, ovvero Piazza Maggiore
- Per scoprire un borgo tra i più belli di Romagna
- Per andare alla ricerca del fantasma
- Per assaporare la cucina e i vini locali
- Perché è una valida alternativa alle spiagge del riminese
Come arrivo a Mondaino
Mondaino si raggiunge in automobile dall’uscita di Cattolica dell’autostrada A14 Bologna-Taranto proseguendo sulla Sp 17 fino alla Località Brescia, quindi si devia sulla Sp44 fino a Saludeccio, per tornare sulla Sp17 fino a destinazione.
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