Gallipoli è la perla del Salento, scopriamo il centro storico cittadino con un giro della padella e la leggenda del Mallardone
Gallipoli è una perla del Salento, siamo in Puglia, in una delle zone più frequentate dal turismo per le sue spiagge e per la sua intensa vita notturna. Chi arriva a Gallipoli lo fa anche per ammirare questa cittadina dal cuore antico che è situato sull’isola dove sorge il Castello Angioino.
È proprio in questa zona della città salentina, un isolotto collegato alla terraferma da un ponte seicentesco, che si ammirano stupendi palazzi, chiese antiche tra cui quella di San Francesco. Isolotto e che la sera si trasforma in un punto di ritrovo, per la presenza di diversi locali.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La padella
- Le Chiese
- Il Mallardone
- La Cattedrale di Sant’Agata
- I Palazzi
- La gastronomia
- Cinque motivi per visitare Gallipoli
- Come arrivo a Gallipoli
- Audioguida
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Consigli di viaggio
Pensi a Gallipoli e pensi a: divertimento, vita notturna sfrenata, discoteche, locali e spiagge, tra le più belle di Puglia. Ma questa località salentina è anche da visitare per i suoi monumenti e per la bellezza della sua isola, che, soprattutto la sera, diventa luogo di ritrovo e, per gli amanti della fotografia, un momento, soprattutto al tramonto, di scatti fantastici. Chi ama l’arte, proprio qui può trovare, soprattutto nelle chiese tanti capolavori. Basti pensare che la cattedrale può essere definita un “pinacoteca” per la ricchezza delle opere d’arte contenute. Poi chi passeggia nella padella non può non fermarsi a vedere la chiesa di San Francesco e l’irriverente statua del Mallardone. Così come chi arriva a Gallipoli, anche solo per la gita di un giorno, non può andarsene senza aver assaggiato i piatti della cucina e sorseggiato i suoi vini.

La padella
Il perimetro dell’isolotto del Castello Angioino è un percorso ad anello, detta anche “la padella“, che ci permette di ammirare questo angolo di città, il più antico. Un percorso ad anello altamente spettacolare, dove da un lato si ammirano i palazzi, i negozi di souvenir, i locali notturni, e le chiese che si affacciano sul mare e dall’alto, il mare, che si al tramonto si tinge di mille colori.
Le Chiese

Il centro storico di Gallipoli conserva molte chiese come quella, ormai ex, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che conserva una raccolta di tele del pittore Gian Domenico Catalano, attivo tra il XVI e XVII secolo. Altra chiesa che merita una visita è quella dei Santi Medici Cosma e Damiano, di stile neoclassico, ad unica navata, fu eretta nel 1863 su una vecchia chiesetta dedicata a San Giovanni Battista. Risale al Seicento la Chiesa della SS Trinità e delle Anime del Purgatorio, sede dell’omonima confraternita nata nel 1639. Edificata su disegno dell’architetto Carlo Coi, venne realizzata tra 1672 e 1680. La sua facciata è sobria, ma in cima si può notare la croce con il teschio. Tra le opere conservate all’interno c’è la tela delle anime. Poi ecco la Chiesa di Sant’Andrea che si affaccia sul mare, quella del Santissimo Crocifisso, risalente al 1700 e che conserva tele e stucchi pregiati. La chiesa di Santa Maria della Purità. Risalente al 1600, fu voluta dalla confraternita degli scaricatori di porto. Anche questo edificio sacro si affaccia sul mare. Stupendi gli stucchi e le tele settecentesche interne. Sede di un miracolo, è invece la barocca Chiesa di Santa Teresa, la chiesetta di Santa Cristina celebra la santa che liberò la città dalla peste e per un certo periodo di tempo venne utilizzata anche come deposito di reti. Infine la suggestiva Chiesa di San Francesco d’Assisi, con l’indimenticabile statua del “Malladrone”.
Il Mallardone
Il “Mallardone” è una statua in legno che si può vedere nella chiesa di San Francesco D’Assisi a Gallipoli che da sempre è frutto di una leggenda popolare. Malladrone ha il significato di ladro cattivo e deriva da Mal Ladrone, (malo significa cattivo in spagnolo).
Con il suo ghigno irriverente la statua, sempre secondo vox pupuli, potrebbe rappresentare il capostipite dei gallipolini.
La leggenda dice che i vestiti dal Malladrone si logorano ogni notte, divorati dai peccati commessi dall’uomo, che sempre secondo leggenda non si è mai pentito. Le vesti della statua sono oggetto di annuali restauri. Un’altra leggenda sul Mallardone sostiene che i denti della statua siano veri e apparterrebbero a un condannato a morte. Altri ancora ritengono che siano i denti dell’artista che scolpì la statua, tale Vespasiano Genuino.

La Cattedrale di Sant’Agata
Nel cuore del centro storico di Gallipoli sorge la Basilica intitolata a Sant’Agata, la patrona di Gallipoli. Sorta sul punto era situata una chiesa medievale, la Basilica ha fattezze barocche e risale al 1629. La facciata è in pietra salentina, l’interno a croce latina, a tre navate e 12 altari, ma soprattutto è ricca di opere d’arte, tanto da sembrare una pinacoteca. La cattedrale di Sant’Agata conserva la Reliquia di San Fausto e fino al 1380 all’interno del complesso era custodia anche una mammella di Sant’Agata. Vittorio Emanuele III nel 1940 la dichiarò monumento nazionale. Il punto dove sorge la Cattedrale di Sant’Agata è anche il punto più alto del centro storico. Al posto del campanile c’è la torre civica.

I Palazzi
Tanti i palazzi storici che si possono ammirare nel cuore di Gallipoli come il Palazzo del Seminario, di stile barocco e realizzato nel Settecento. Oggi ospita la sede del Museo diocesano di Arredi Sacri. Palazzo Balsamo, oppure Palazzo Pirelli, del XV sec. Che ospita una ospita una farmacia. Palazzo Venneri che ha un’architettura tra il dorico e il barocco, o come non ammirare le finestre spagnoleggianti di Palazzo Tafuri.
La gastronomia
I piatti tipici della gastronomia di Gallipoli rispecchiano quella che è la cucina salentina che privilegia l’uso di ingredienti poveri tra cui verdure, ortaggi, legumi e pesce come “Lu purpu a pignata”, ovvero il polipo cucinato in una pentola di terracotta. La “scapece” pesce di piccole dimensioni fritto e marinato tra la mollica di pane imbevuto d’aceto e zafferano o ancora gli “mboti” ovvero involtini di interiora di agnello. Tra i vini tipici i bianchi Bombino e Garganega, mentre tra i rossi Aleatico, Negramaro e Primitivo.
Cinque motivi per visitare Gallipoli
- Per fare il giro della padella
- Per vedere la statua del Mallardone
- Per le spiagge e il mare cristallino
- Per assaporare i piatti della tradizione pugliese
- Per una vacanza all’insegna del divertimento
Come arrivo a Gallipoli
Si arriva in Auto dall’Autostrada A14 fino a Bari, quindi si prosegue sulla Statale fino a Brindisi, poi si prosegue sulla SS613 fino a Lecce e sulla SS 101 fino a destinazione. La stazione ferroviaria di Gallipoli è sulla tratta Lecce-Gallipoli. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Brindisi e Bari.
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