Il lago di Toblino, in Trentino e il suo castello ricco di leggende
Il lago di Toblino, siamo in provincia di Trento, è uno specchio d’acqua di fondovalle circondato da vegetazione e dal quale spicca un castello cui sono legate diverse leggende e che è stato anche set cinematografico per la serie televisiva “La Dama velata”. Un castello che, visto in una giornata di sole si riflette sulle trasparenti acque del laghetto, ma se lo si vede nei giorni di nebbia, appare austero, misterioso e, si dice, un tempo abitato dalle fate, ma non solo.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Flora e fauna
- Il castello
- Le leggende del castello di Toblino
- La pedonale del lago di Toblino
- Cinque motivi per visitare il lago di Toblino
- Come arrivo a Toblino
- Audioguida
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Consigli di viaggio
Leggende, misteri, panorami mozzafiato e il relax che solo il lago può dare. In poche parole possiamo semplificare il perché di una visita al lago di Toblino. Peccato che il castello non si possa visitare, a meno che non andiate a cena al ristorante o pernottiate proprio al suo interno. Ma se il budget di spesa è limitato, anche guardarlo solo all’esterno vale il viaggio. Ci si può consolare con una passeggiata lungo le sponde di questo lago, dal quale si possono scattare meravigliose fotografie.
Flora e fauna
Prima di parlare del castello, delle sue leggende è bene sottolineare il contesto in cui è inserito, ovvero tra le montagne trentine e la Valle dei Laghi. La flora qui regala il profumo dei limoni, olivi e rosmarini, mentre il canneto è rifugio di diverse specie di uccelli. Infine le sue acque sono l’habitat naturale di diverse specie ittiche.
Il castello

Adagiato su uno sperone di roccia sorge il castello di Toblino, sorge tra Padergnone e Sarche, siamo nel territorio del comune di Madruzzo e si affaccia sul lago. Già di proprietà del principe vescovo di Trento, la fortificazione è stata per secoli al centro di lotte e di contrasti tra diverse famiglie nobili del principato. Divenuto nel XVI secolo sede periferica della corte trentina, qui soggiornarono i legati pontifici diretti a Trento per lo storico Concilio. Inoltre il 13 e il 14 aprile del 1848, il castello fu al centro di una battaglia tra i Corpi Volontari Lombardi, la cui intenzione era quella di marciare su Trento e l’esercito imperiale austriaco.
Di forma quadrangolare, ha un mastio circolare. Il castello di Toblino è circondato da una cinta merlata ed oggi è proprietà privata ed ospita un bar e un ristorante. L’unica zona accessibile è quella del cortile.
Le leggende del castello di Toblino

Questa roccaforte è circondata da diverse leggende popolari. Una racconta che il castello di Toblino sarebbe divenuto, nel XVII secolo un luogo di delizie per Claudia, la figlia di Lodovico Particella, oriundo di Fossombrone, con Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento e ultimo dei Madruzzo. Questi si sarebbe abbandonato ad una peccaminosa relazione con l’amante, e risultarono vani i tentativi dello stesso di ottenere dal papa lo scioglimento dei voti sacerdotali. Pare che la storia ispirò Benito Mussolini per il suo romanzo: “L’amante del Cardinale. Claudia Particella”, scritto nel 1910.
Sempre legata a questa vicenda, anche la leggenda che lo stesso Carlo Emanuele fu cospiratore della morte della donna e del fratello, Vincenzo. Entrambi annegarono nel lago. La suggestione popolare vuole che durante le notti di la luna piena gli spiriti dei due annegati appaiano sulle acque del lago.
Ma c’è un’altra leggenda, un’altra storia legata al lago di Toblino e vede protagonista un contrastato amore, quello di Aliprando di Toblino con Ginevra, una bella castellana di Stenico. Secondo quanto si tramanda, una notte, mentre Aliprando rincasava cavalcando lungo un sentiero venne ucciso da Graziadeo di Castel Campo, che era il suo più acerrimo rivale in amore.
Ma le leggende hanno inizio addirittura in epoca romana, quando qui era presente un piccolo tempio dedicato alle fate e pare che queste frequentassero questo sito.
La pedonale del lago di Toblino
Il Lago di Toblino è per buona parte circondato da una pista pedonale che in diversi tratti sfiora le sponde dello specchio d’acqua. Premessa che si può accedere da diversi punti, un percorso logico è quello che inizia nei pressi del ponte che attraversa il canale che divide il lago di Toblino da quello di Santa Massenza. Il sentiero costeggia la riva tra passerelle di legno e canneti. Lungo il percorso alcuni cartelli didattici spiegano la flora e la fauna che vive in zona. Il percorso prosegue fino al Maso Toresella, una villa ottocentesca già dimora estiva del principe vescovo di Trento, attuale sede di una cantina.

Cinque motivi per visitare il lago di Toblino
- Per vedere il castello dall’esterno
- Per scoprire se sono vere le leggende del castello
- Per una rilassante passeggiata sulle sonde del lago
- Per scattare stupende fotografie
- Per una giornata nella natura
Come arrivo a Toblino
Si arriva a Toblino seguendo la strada che da Riva del Garda porta a Padergnone, superato il ponte ed una rotatoria si giunge al lago.
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