Un weekend per visitare Padova, la città di Sant’Antonio, della Cappella degli Scrovegni e una sosta al Caffè Pedrocchi
Padova è la città veneta simbolo per i devoti a Sant’Antonio, ma questa è anche una località ricca di storia, monumenti e opere d’arte, tutte da scoprire con il più classico dei trekking urbani da effettuare durante il weekend. Si passeggia tra antichi palazzi, sontuose piazze e imponenti chiese e ci si concede una sosta al famoso Caffé Pedrocchi.

Premessa che possiamo iniziare la visita della città di Padova da un punto qualunque, per convenienza tracciamo un percorso che tocchi la città da Sud a Nord, partendo dalla Basilica di Santa Giustina.
Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Basilica di Santa Giustina
- Prato della Valle
- Orto Botanico
- Basilica di Sant’Antonio
- Tomba di Antenore
- Palazzo della Ragione
- Piazza dei Signori
- Il mercato cittadino
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Il caffè Pedrocchi
- Il Bo’
- Cappella degli Scrovegni
- Musei Civici Eremitani
- Chiesa degli Eremitani
- La cucina
- Cinque motivi per visitare Padova
- Come arrivo a Padova
- Audioguida
Consigli di viaggio
Prendete tutto il tempo necessario perché Padova è una città da visitare in ogni suo angolo. Ecco perché non basta un giorno, ma occorre l’intero weekend. I suoi capolavori artistici, le sue piazze, la Basilica del Santo e la sua cucina sono gli elementi chiave per passare più di un giorno in questa città veneta. Ogni stagione è buona per visitare Padova, non c’è un momento particolare, e questa è una meta per tutta la famiglia. Chi ama la fotografia potrà scattare particolari eccezionali, l’unica accortezza è quella di avere un buon obiettivo.
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Basilica di Santa Giustina
La Basilica di Santa Giustina, siamo nel sud della città, è considerata la prima chiesa di Padova. L’edificio venne eretto nel V secolo in un’area cimiteriale, sulla tomba della Martire padovana. Ricostruita dopo il terremoto del 1117 comprende la Basilica, una delle più grandi della cristianità ed il Monastero.
Prato della Valle

Altro simbolo della città di Padova, il Prato della Valle, è una tra le piazze più grandi d’Europa. Ha un’estensione di circa 90.000 mq. Siamo nel luogo che in passato ha ospitato un teatro, un circo per le corse dei cavalli (forse la forma ellittica della piazza è dovuta proprio a questo), qui si sono svolti combattimenti e giostre varie. Soprattutto Piazza della Valle è considerata il luogo simbolo di martirio per i primi cristiani (Santa Giustina e San Daniele). Siamo in una zona di Padova molto trafficata. Entriamo nell’ellisse, giriamo ammirando le statue che ornano i due anelli: 38 all’interno dell’isola della Mummia e 40 lungo quello esterno. Opera di artisti diversi, furono scolpite tra il 1775 e il 1883.
A fare da contorno, variopinti palazzi di stili differenti che danno vita ad una scenografia unica. Tra i palazzi merita l’attenzione Palazzo Angeli che ospita il Museo del Precinema.
Orto Botanico
L’Orto Botanico di Padova si trova nella zona del canale dell’Alicorno. Si tratta di un parco di 22 mila metri quadrati, considerato il più antico parco botanico universitario ancora esistente al mondo. Venne fondato nel 1545.
Basilica di Sant’Antonio

In fondo a via Orto Botanico si apre la piazza della Basilica di Sant’Antonio, ovvero la più importante chiesa di Padova, ma anche una tra le più visitate al mondo. Risalente al 1232, l’edificazione cominciò un anno dopo la morte del Santo. Venne ultimata solo nel 1310. Dal punto di vista architettonico la Basilica fonde stili e concezioni di diverse epoche: dalla facciata che ricorda lo stile romanico-lombardo, agli archi che si rifanno all’arte gotica, le cupole ci riportano al periodo bizantino. Capitolo a parte per i campanili, che sembrano assumere la forma di un minareto richiamando l’arte islamica. L’interno, a tre navate, è a croce latina con transetto largo e conserva diversi capolavori artistici.

Sulla piazza antistante la Basilica ecco la statua del Gattamelata di Donatello, che inneggia al condottiero al servizio, prima della Chiesa, poi di Venezia, vissuto tra il 1300 e il 1400. Siamo nella zona dell’Oratorio di San Giorgio risalente al 1300 e in quella dei Musei Antoniani e della Scuola del Santo.
Tomba di Antenore

In Piazza Antenore la nostra attenzione è catturata da un elemento artistico che, col resto degli edifici c’entra poco o niente. Si tratta della tomba di Antenore, rinvenuta nel 1274 durante i lavori per la costruzione di un ospizio. Ha la forma di un’arca marmorea di colore bianco e contiene una duplice bara di cipresso e piombo. Qui riposa il fondatore della città, si legge sull’epigrafe.
Palazzo della Ragione
In Piazza delle Erbe, dove si svolge un pittoresco mercato sorge Palazzo della Ragione. Eretto a partire dal 1218 è un monumento simbolo tra quelli civili di epoca comunale. Si tratta di un edificio lungo 82 metri e largo 27, che si erge sopra un loggiato trecentesco. Lo si riconosce per la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata. Questa è la sede più antica dei tribunali della città. Un passaggio sopraelevato lo collega al Salone al Palazzo delle Debite, ovvero la prigione dei debitori insolventi.

All’interno del Salone del Palazzo della Ragione si fanno notare affreschi a soggetto astrologico. Nella sala è conservata anche la copia di un gigantesco cavallo ligneo simile a quello del monumento al Gattamelata di Donatello. Dalle finestre del Salone si possono vedere le due piazze: delle Erbe, da cui siamo arrivati, e dei Frutti o della Frutta. Durante il giorno queste sono luogo di bancarelle e mercato.
Al centro della Piazza sorge il Peronio. Forse questa colonna medievale era il sostegno di un tendone. Dovrebbe il nome al latino “perones”, ovvero le calzature in cuoio che venivano vendute proprio sotto il tendone.
Piazza dei Signori

Piazza dei Signori è il salotto cittadino, si tratta di una piazza originaria del quattrocento che in passato è stata luogo di giostre, tornei e feste popolari. Ha pianta rettangolare ed è delimitata da diversi monumenti come la chiesa di San Clemente (che sorge sul lato Est). E’ l’antica sede della corporazione dei macellai. La Loggia del Gran Consiglio, che possiamo ammirare sul lato Sud, fu edificata come sede del Maggior Consiglio cittadino. Divenne anche sede del corpo di Guardia.

All’interno un’ampia sala con soffitto a cassettoni e affreschi alle pareti. Sul lato Ovest sorge il Palazzo del Capitanio, con l’antica torre con orologio che ha preso il posto della reggia Carrarese, la cui porta principale è stata sostituita nel Quattrocento proprio dalla Torre. Infine la zona Nord è caratterizzata da diverse case e palazzi. Su questo lato si erge Casa Zanibon, dalle particolari balaustre.
Al centro della Piazza il Leone di San Marco, opera di Sanavio del 1870. Le formelle di marmo raffiguranti le quattro virtù cardinali furono inserite nel settecento.
Il mercato cittadino
Fermiamo per qualche minuto il nostro tour alla scoperta di Padova e giriamo tra le bancarelle sistemate tra le piazze. Magari abbiamo uno spunto per scattare una foto diversa da quelle classiche dei monumenti cittadini. Visitati i mercati dislocati sulle tre più importanti piazze cittadine, raggiungiamo Piazza Duomo.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta fu edificata dopo l’Editto di Costantino nell’area del sagrato attuale (dove oggi si trova una colonna in pietra sormontata da una croce). Dopo Il terremoto del 1117, fu ricostruita una nuova basilica divisa in tre navate e transetto. La facciata del Duomo di Padova è incompleta. L’interno, a croce latina custodisce sull’altare un dipinto ritenuto per secoli opera di Giotto.

A destra del Duomo sorge il Battistero di Padova, che è anche il mausoleo dei Carraresi. Dietro la Cattedrale è possibile vedere l’abitazione padovana di Francesco Petrarca.
Il caffè Pedrocchi
Padova è nota oltre che per essere la città di Sant’Antonio, anche per il Caffè Pedrocchi. Si tratta di uno storico locale aperto nel 1916, divenuto ben presto punto di riferimento di accademici, politici, intellettuali e studenti. L’edificio è a pianta triangolare con facciata principale rivolta verso via VII febbraio. Su questa arteria si affacciano le tre sale principali del piano chiamate come i colori della bandiera italiana: Sala Verde, Sala Bianca e Sala Rossa.
Il lato sud ospita il cosiddetto “Perdocchino” che presenta una loggia sostenuta da colonne doriche.
Il Bo’
Davanti al Pedrocchino si erge il palazzo del Comune, mentre dirimpetto ecco la prestigiosa sede universitaria, il Bo’, una delle più antiche d’Europa al cui interno si trovano il cinquecentesco teatro Anatomico e la cattedra di Galileo Galilei.
Cappella degli Scrovegni
La Cappella degli Scrovegni ospita al suo interno il celeberrimo ciclo di affreschi di Giotto risalente al XIV secolo. Il ciclo pittorico è incentrato sul tema della salvezza. Si contano oltre quaranta scene tutte focalizzate sulle Storie di Cristo e su quelle che lo precedettero (Gioacchino e Maria), fino alla Pentecoste. Sulla controfacciata si trova un grande Giudizio Universale.

Musei Civici Eremitani
Il Complesso dei Civici Eremitani è anche il più antico del Veneto, comprende il Museo Archeologico e quello Arte Medioevale e Moderna (oltre alla Cappella degli Scrovegni) ed ospita collezione di reperti di diverse epoche, oltre ad una sezione egizia.
Chiesa degli Eremitani
La Chiesa degli Eremitani è famosa per la Cappella Ovetari, capolavoro del Mantegna. Fu fatta edificare da Antonio Ovetari ed affrescare dalla moglie alla morte di lui. Purtroppo un bombardamento durante la II Guerra Mondiale distrusse questo capolavoro di cui restano solo i due riquadri inferiori della parete destra della Cappella. L’interno della Chiesa è a una sola navata, con il soffitto ligneo.
La cucina
Padova è famosa per diversi piatti come i “Bigoli”, il tipico tra i primi, insieme al risotto. Tra i secondi il Prosciutto di petto d’oca prodotto nella Bassa Padovana. Questa è terra dove si consuma anche carne equina da cui nascono gli sfilacci o la soppressa di cavallo. Molti ristoranti propongono anche la carne di asino cucinata in umido.
Tra i dolci tipici: “Pazientina” e “Pazientini”, oppure Zaéti e Crostoli. che assumono forme diverse, mentre gli ultimi sono tipici del carnevale. La “smegiassa” fatta con farina di mais affonda le sue radici nel Medioevo. Infine i dolci del Santo, nati dalle mani dei frati della Basilica di Sant’Antonio, che li offrivano ai poveri della città, sono stati trasformati dai maestri pasticceri in dolci molto apprezzati.
Cinque motivi per visitare Padova
- Per passare un weekend in una delle più belle città del Veneto
- Per visitare la Basilica di Sant’Antonio
- Per la bellezza delle sue innumerevoli piazze
- Per bere un caffè al “Pedrocchi”
- Per ammirare gli affreschi della Cappella degli Scrovegni
Come arrivo a Padova
Padova si raggiunge dall’Autostrada A4 Torino-Trieste con uscita al casello di Padova Est per provenienze da Venezia, Padova Ovest per chi arriva da Milano. Da Bologna, invece, Padova è raggiungibile tramite l’Autostrada A13 Bologna-Padova con imbocco all’uscita di Padova Sud.
Il centro storico di Padova è contrassegnato ZTL, ovvero Zona a Traffico Limitato e quindi se non si è provvisti di apposito documento è vietata la circolazione. In Treno, la stazione di Padova è sulla linea Milano-Venezia. L’aeroporto più vicino è quello di Venezia.
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