Zuglio è stato un antico insediamento romano e sede della Pieve di San Pietro in Carnia, al centro del “bacio delle Croci”
Posta lungo la Via Iulia-Augusta, Zuglio, in provincia di Udine e stata la città romana più settentrionale d’Italia. L’antica Iulium Carnicum risale molto probabilmente, durante il proconsolato di Giulio Cesare (59-49 a.C.).Oggi è oggi il principale centro archeologico della Carnia. Nel suo territorio sorge l’antichissima Pieve di San Pietro in Carnia che è al centro di un rituale antico detto “Il bacio delle Croci”.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La storia di Zuglio
- Il percorso di trekking
- Pieve di San Pietro in Carnia
- Il bacio delle Croci
- Il foro romano
- Come raggiungo la Pieve di San Pietro in Carnia
- La cucina carnica
- Cinque motivi per vistare Zuglio
- Come raggiungo Zuglio
- Audioguida
Consigli di viaggio

Che sia per una giornata di relax o una vacanza nelle zona di Tolmezzo o ad Arta Terme, vale la pena fare un salto fino a Zuglio. Il piccolo borgo ricco di storia. E vale un viaggio, anche la visita dell’antica Pieve di San Pietro in Carnia, per la sua unicità, per la sua bellezza architettonica, per la sua spiritualità. Siamo in una zona dove i prezzi sono nella media e ci si può concedere tranquillamente una sosta in uno dei ristoranti della zona per assaporare la tipica cucina locale. Sia che si arrivi in primavera o in estate, qui c’è sempre qualcosa da scoprire. Portate la reflex e non ve ne pentirete. Il percorso di trekking che porta alla Pieve, partendo da Arta Terme è sconsigliato alle famiglie con bimbi piccoli. Meglio raggiungerla da Zuglio. Semmai da qui potete proseguire fino a Fielis. Lo sterrato nel bosco non è difficile. In questo piccolo borgo si può sostare al ristorante, da dove si gode di una vista panoramica sui monti circostanti. Non si può lasciare Zuglio senza aver assaporato il frico e i cjarsons.
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La storia di Zuglio
Fiorente località in epoca romana, grazie anche alla sua particolare posizione geografica, era uno dei centri economici e commerciali più importanti della zona. Il borgo era un punto di transito verso l’impervio passo di Monte Croce Carnico, che conduceva alle regioni del Norico. Di quel periodo, Zuglio ha conservato i resti del foro, che si possono vedere nei pressi del Museo archeologico.
In età tardoromana, gota e longobarda, fu sede episcopale grazie all’importante opera di evangelizzazione di Aquileia. Zuglio divenne sede vescovile tra il IV e il V secolo d.C. per volontà del vescovo aquileiese Cromazio
Nel periodo di maggior splendore qui vennero erette due basiliche in coincidenza con la creazione della Diocesi voluta dal vescovo di Aquileia.

Le campagne di scavo hanno portato all’individuazione dei resti di un grande edifico, presumibilmente quello della curia. Altri reperti altomedievali appartenuti ad una terza basilica paleocristiana sono stati identificati sotto il pavimento della Pieve di San Pietro e sono esposti nell’ultima sala del Civico Museo Archeologico.
La Pieve Matrice di San Pietro è considerata la chiesa madre di tutta la Carnia. Luogo questo che si può raggiungere sia in auto che percorrendo la stessa strada a piedi, oppure con un trekking che ha inizio nella zona dello stabilimento termale di Arta Terme..
Il percorso di trekking

Un percorso, quest’ultimo, non molto segnalato ma intuibile e abbastanza irto nella prima parte, (quella che inizia dietro lo stabilimento termale di Arta Terme) si inoltra nel bosco che si inerpica sulla montagna. Si cammina tra gli alberi e il cinguettio degli uccelli fino a raggiungere la località di Fielis. Dove si può fare una breve sosta all’unico bar ristorante situato sul percorso. Da questo punto alla chiesa matrice di San Pietro in Carnia il percorso diventa molto più agevole ed è segnalato. Di tanto in tanto tra la vegetazione appare la sagoma della chiesa. Prima di raggiungerla definitivamente ecco davanti a noi le stazioni della Via Crucis.
Pieve di San Pietro in Carnia

La Pieve Matrice di San Pietro in Carnia è la più antica chiesa tra le 11 storiche pievi della Carnia. Di questo edificio si ha notizia già nel 808, mentre l’attuale tempio risale ai lavori di ricostruzione del 1312, quando vennero modificati dei preesistenti insediamenti. L’interno della Pieve è a navata unica, con presbiterio rialzato e sacrestia attuale retrostante, ma è ancora conservata la vecchia sacrestia che si trova a destra del presbitero. La Pieve di San Pietro in Carnia venne ulteriormente rimaneggiata tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento

L’edificio di culto e le sue sovrastrutture realizzate tra il 1500 e il 1700, lo hanno trasformato in un complesso asimmetrico. All’interno della Pieve sono conservate importanti opere d’arte tra cui diverse sculture di Domenico da Tolmezzo, una tela rappresentante la “Conversione di San Paolo” e quella che rappresenta “La consegna delle chiavi a San Pietro” di Francesco Pellizzotti del 1791. Interessante anche la scala in noce che conduce alla sagrestia superiore, del 1740 ed affrescata da Giulio Urbanis di San Daniele del Friuli nel 1582.
Il bacio delle Croci
Anticamente la Pieve di San Pietro in Carnia faceva parte di un giurisdizione e sul pianoro che si incontra all’inizio della salita che conduce al tempio, ogni anno si svolge il rito del “Bacio delle Croci“. Nella ricorrenza dell’Ascensione ogni chiesa che un tempo faceva parte della giurisdizione della Pieve porta qui la propria croce ornata di nastri multicolori per rendere omaggio alla Croce argentea trecentesca della Chiesa Matrice. Segue la processione verso la Pieve con la celebrazione della Santa Massa alla presenza dell’Arcivescovo di Udine, unitamente al Parroco di Zuglio e ai Parroci della Valle del Bût
Come raggiungo la Pieve di San Pietro in Carnia
La Pieve di San Pietro si trova sul colle che sovrasta l’abitato di Zuglio. Può essere raggiunta a piedi o in macchina seguendo la strada asfaltata o i sentieri indicati, anche partendo da Arta Terme

Il foro romano
L’altra attrattiva di Zuglio è sicuramente il suo antico foro romano. L’area era il fulcro della Iulium Carnicum. Qui si amministrava la giustizia, questo era il punto cardine per le attività commerciali, per quelle religiose ed era il luogo dell’aggregazione sociale. L’area forense è stata riportata alla luce agli inizi dell’Ottocento e si trova nella zona pianeggiante compresa tra il torrente Bût e il rilievo collinare opposto a ovest.
Il foro risalirebbe presumibilmente all’età augustea ed era costituito da una piazza rettangolare con il tempio situato verso l’estremità settentrionale, mentre la basilica civile chiudeva il lato meridionale. Del porticato orientale della piazza sono tornate alla luce quattro fondazioni quadrangolari di pilastri databili entro il II secolo d.C. La basilica civile originaria fu demolita per ampliare la piazza e ricostruita in seguito.
La cucina carnica
La cucina tipica della Carnia è fatta di ingredienti semplici, genuini e naturali. Non si può lasciare questi posti senza aver prima assaggiato i cjarsons, una sorta di agnolotti ripieni di diversi ingredienti. Ogni vallata ha il suo tocco dello Chef. Da accompagnare con un vino Friuli colli Orientali Sauvignon. Il frico, il formaggio fritto nel burro, uno dei piatti della tradizione, ottimo da abbinare al Collio Chardonnay. Infine ecco il “Toc’ in braide”, ovvero un antipasto fatto da una fonduta di formaggio e dalla morchia (un insieme tra burro fuso e farina di mais tostata). Merita anche il Prosciutto affumicato di Sauris, una tipicità che si può abbinare con un sapido Collio Friulano.

Cinque motivi per vistare Zuglio
- Per ammirare la storica Pieve di San Pietro in Carnia
- Per arrivare nella località romana più settentrionale dell’Antico “Impero dei cesari”
- Per vivere una giornata tra contemplazione e natura
- Per assaporare la tipica cucina della zona
- Per fare un trekking nella natura e poi una seduta alle terme di Arta
Come raggiungo Zuglio
Zuglio si raggiunge seguendo l’autostrada A4, Torino-Trieste, quindi A23 con uscita Carnia, poi SS52. Superata Tolmezzo si seguono le indicazioni per Arta Terme
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