La Rocca di Gradara e la triste storia di Paolo e Francesca che ha ispirato tanti autori, tra cui Dante Alighieri
Il Castello di Gradara è noto anche perché è stato al centro della storia d’amore tra Paolo e Francesca e reso immortale da Dante nel suo V Canto dell’Inferno. Ma anche altri grandi autori scrissero di questa storia che finì anche nei versi di due famose canzoni di Antonello Venditti “Ci vorrebbe un amico” e soprattutto di “Compagno di scuola”. Ma questa è una storia vera, una storia drammatica che è diventata leggenda e potrebbe magari iniziare con il classico …c’era una volta, anche se la triste realtà è molto diversa.

Contenuto dell’articolo
- I protagonisti della storia
- Malatestino dell’occhio
- L’omicidio
- La vicenda nei libri e nell’arte
- La Rocca di Gradara
- Cinque motivi per visitare Gradara
- Come arrivo a Gradara
- Audioguida
I protagonisti della storia
Sono tre i protagonisti della storia: Paolo, Francesca e Gianciotto. Appartengono a due famiglie: Francesca era figlia di Guido Minore, Signore di Ravenna e Cervia, mentre Gianciotto e Paolo alla potente famiglia dei Malatesta di Rimini. Le due famiglie sono in conflitto tra loro, ma a un certo punto decidono di allearsi per questioni strategiche e di porre fine alle diatribe suggellando un patto: per essere uniti serve un matrimonio. Ecco che la giovane Francesca viene concessa in sposa al figlio maggiore dei Malatesta, Gianciotto, un giovane dall’aspetto poco gradevole e affetto da zoppia.

La tradizione dell’epoca voleva che il consenso fosse ottenuto tramite una delega. Il procuratore da parte dei Malatesta per questo matrimonio era il fratello di Gianciotto, ovvero Paolo Malatesta. Francesca, pensando che fosse il suo legittimo sposo si innamorò perdutamente di lui.
Ma anche Paolo nutriva per la fanciulla un amore passionale, forse si rammaricava di essersi prestato a questo inganno. Avendo possedimenti nei pressi di Gradara, spesso faceva visita alla cognata, incontrandola segretamente.
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Malatestino dell’occhio
Ma ogni buon segreto che si rispetti, a un certo punto viene scoperto. Fu così che uno dei fratelli di Gianciotto, Malatestino dell’Occhio, chiamato così perché vedeva da un occhio solo, in quell’occasione ci vide giusto. Intuì la storia d’amore tra Paolo e Francesca e spiando la coppia scoprì i loro incontri segreti.
L’omicidio
Un giorno del settembre 1289, Paolo passò per una delle sue solite visite e qualcuno avvisò Giangiotto. I due vennero sorpresi in atteggiamento intimo e il marito di lei, Gianciotto, per vendicarsi li uccise entrambi. Non è noto dove sia avvenuto il duplice omicidio. Secondo alcune ipotesi potrebbe essere il Castello di Gradara, secondo altre la Rocca di Castelnuovo nei pressi di Meldola.

La vicenda nei libri e nell’arte
Questa vicenda finì nei libri di letteratura. Dante Alighieri citò la storia è nel V canto dell’Inferno nella Divina Commedia, ma nel corso dei secoli poeti, musicisti, letterati, pittori e anche scultori si sono ispirati alla tragedia di Paolo e Francesca come Silvio Pellico, Gabriele D’Annunzio, ma anche il compositore Riccardo Zandonai o il pittore olandese Ary Scheffer. La storia di Paolo e Francesca è ancora avvolta nel mistero ma affascina migliaia di persone.
La Rocca di Gradara

La storia di Paolo e Francesca è legata al castello di Gradara. Complesso fortificato che sorge sulla collina, che è costituito dalla fortezza di stampo medievale e dal borgo storico che è protetto da una cinta muraria che si estende per circa 800 metri.
La costruzione del maniero risale al 1150, quando a dominare Gradara era la potente famiglia dei De Griffo. Ma fu per opera dei Malatesta che possiamo ammirare questo manufatto. A loro si deve la costruzione delle mura, che risalgono al periodo tra il XIII e il XIV secolo. Il dominio dei Malatesta sul castello finì nel 1463 con la scomunica papale di Sigismondo Pandolfo Malatesta e con Lo scontro con Federico da Montefeltro, che assediò Gradara per conto della Chiesa. La fortezza, che fin qui aveva resistito, dovette attendersi.
Nel corso degli secoli Gradara passerà di mano diverse volte. Oltre ai Malatesta ed agli Sforza, diventerà di proprietà dei Borgia e dei Della Rovere. Nel 1928 la rocca venne venduta allo Stato Italiano dopo che Otto anni prima la famiglia Zanvettori la acquistò restaurandola.
Cinque motivi per visitare Gradara
- Per vedere i luoghi dell’amore e della tragedia di Paolo e Francesca
- Per ammirare la Rocca Malatestiana
- Per scoprire le misteriose grotte cittadine
- Per visitare il Museo Storico
- Per passare una giornata lontana dalle spiagge della Riviera Adriatica
Come arrivo a Gradara
Gradara si raggiunge in pochi minuti dalla riviera romagnola, oppure dall’Autostrada a14, uscita casello di Cattolica-San Giovanni -Gabicce.
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