Savignano Sul Rubicone è famoso per il fiume che Giulio Cesare attraversò pronunciando la famosa frase, “il dado è tratto”
Contenuto dell’articolo
- Spunti di visita
- Storia
- Il ponte romano sul Rubicone
- La leggenda di Giulio Cesare
- La cucina
- Come arrivo a Savignano Sul Rubicone
- Ascolta l’articolo su Loquis
- Sulla via degli asini a Brisighella
- San Leo, tra Montefeltro e Cagliostro
- Montegridolfo, borgo sospeso tra medioevo e linea gotica
- Quel diavolo di ponte gobbo a Bobbio
- Ciak. Si gira a Brescello
Spunti di visita

Savignano sul Rubicone vale una visita, anche solo per vedere il fiume omonimo, dove peraltro c’è un cartello indicante la fine della Gallia Cisalpina e l’inizio dell’Impero romano da una parte, mentre dall’altra ecco la Statua di Giulio Cesare. Si perché questo luogo è indissolubilmente legato dall’imperatore romano. Il suo ponte è passato alla storia, così come il fiume che attraversa Savignano, il Rubicone, purtroppo oggi ridotto a poco più di un rigagnolo. Ma scendendo lungo il suo argine si può respirare tutta l’atmosfera del passato. E immaginare la scena di Cesare che pronuncia la fatidica frase “Alea iacta est” Ma prima facciamo un po’ di storia
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Storia

Savignano sul Rubinone è stato l’antico centro romano di Compitum. Qui si incrociavano la via Regina e via Emilia, fatta costruire dal console Marco Emilio Lepido nel 187 a.c. Il “Castrum Savignani” appare per la prima volta nel 1150, mentre nel 1500 Savignano fu presa da Cesare Borgia. Passò dalla Repubblica di Venezia allo Stato della Chiesa, quindi nel 1796 entrò a far parte della Repubblica Cisalpina, ritornò al Vaticano fino alla proclamazione del Regno d’Italia. La Seconda Guerra Mondiale ha portato dolore e distruzione a Savignano. Qui il fronte sostò per una ventina di giorni nell’autunno del 1944, sulle rive del Rubicone in quella che i tedeschi definivano “Linea Christa”. Per quanto riguarda il nome, il toponimo pare derivi (nella prima parte) da una famiglia romana, quella dei Sabiniana, mentre la seconda metà fu decisa da Benito Mussolini nel 1933 attribuendo a Savignano lo storico fiume che l’attraversava.
Il ponte romano sul Rubicone

Il ponte romano sul Rubicone è considerato un’importante testimonianza dell’ingegneria romana ed è composta da tre archi in pietra d’istria. Non è nota la data di costruzione. Alcuni storici la collocano all’epoca di Augusto intorno al I secolo d.c. Rubicone è diventato famoso per essere stato il luogo in cui Giulio Cesare, nel 49 a.C. decise di passare con le sue legioni, dando così inizio alla guerra civile romana.
Il ponte fu costruito dopo il passaggio di Cesare, subì diverse modifiche e rimaneggiamenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu fatto saltare di tedeschi in ritirata. Venne ricostruito nel dopoguerra.
Nel periodo romano, il fiume Rubicone segnava il confine fra l’Italia e la Gallia Cisalpina. Nelle immediate vicinanze del ponte per chi arriva dal centro storico, si trova una statua dedicata a Giulio Cesare che è stata collocata nel 2003 ed è simile a quella presente in Campidoglio.
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La leggenda di Giulio Cesare

Secondo la leggenda, nel 49 a.C. Giulio Cesare, al comando delle sue truppe, si trovava in prossimità di Savignano sul Rubicone, sul confine tra la Gallia Cisalpina e la provincia di Cesare (territorio governato dal Senato Romano). Giulio Cesare avrebbe esclamato la celebre frase “Alèa iacta est” (il dado è tratto) prima di attraversare il Rubicone con le sue truppe, violando così la legge che vietava ai generali romani di superare questo confine con le armi. Questo atto segnò l’inizio della guerra civile tra Cesare e Pompeo.
La cucina
Un semplice piatto, anzi una tradizione della zona, la piadina romagnola. Non si può lasciare Savignano sul Rubicone senza averla provata. La si può farcire come meglio si crede, se e fatta al momento e buona con qualsiasi ripieno. E con la piadina e obbligatorio bere un buon bicchiere di Sangiovese, ma quello tipico di questa zona.
Come arrivo a Savignano Sul Rubicone
Savignano sul Rubicone di raggiunge in automobile dall’autostrada A14 Bologna-Taranto, uscita Vale del Rubicone, quindi se segue la SP33 e la SS9 fino a destinazione.
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