Un paese, Novi di Modena, la resurrezione dopo il terremoto passa anche dalla Street Art, scopriamo autentici capolavori in un percorso cittadino

Novi di Modena è un borgo profondamente segnato dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012. Il paese ha saputo rinascere. Questa rinascita passa anche dalla Street art, o arte di strada. Nel paese della bassa modenese infatti si possono ammirare diverse opere. Queste sono state realizzate da alcuni tra i più importanti artisti italiani del settore.

Contenuto dell’Articolo

1. Spunti di Visita
2. Totart Festival
3. Le Opere
4. Il Percorso
5. Proseguiamo
6. Altre Opere
7. Come arrivo a Novi di Modena
8. Info

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  Sulla via degli asini a Brisighella
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  San Leo, tra Montefeltro e Cagliostro
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  Montegridolfo, borgo sospeso tra medioevo e linea gotica
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  Quel diavolo di ponte gobbo a Bobbio
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  Ciak. Si gira a Brescello

Spunti di Visita

Prima di parlare delle opere è bene chiarire alcune questioni. La prima è la pazienza. Abbiate pazienza nel cercare i murales perché non sono segnalati. La seconda è che se cercate un ristorante per mezzogiorno, dovete accontentarvi del pranzo al sacco. In alternativa, entrate nelle botteghe aperte e acquistate qualcosa.

Terza. Lo stato di conservazione delle opere. La maggior parte sono ben visibili. Alcune però cominciano a mostrare i segni del tempo. Altre sono parzialmente nascoste dalla vegetazione o da inferiate. Altre ancora si possono ammirare solo da lontano. Un vero peccato. Questo non significa rinunciare a vedere queste opere. Anzi. Il contrario. Sono tutte da ammirare. Anche a distanza. Pazienza se non esiste un percorso stabilito, ma vi posso garantire che quello che troverete è arte pura.

Totart Festival

Precisiamo subito che queste opere risalgono alle edizioni del 2016 e del 2017 del Totart Festival. Qui il link ufficiale. Manifestazione questa, nata per creare fermento culturale attorno al comune colpito dal terremoto dell’Emilia-Romagna del 2012. Quindi parliamo di murales realizzati quasi dieci anni fa. L’aspetto più importante è che queste opere sono state create partendo da un tema specifico. Questo tema è stato ideato per il muro che le ospita.

Le Opere

Ammirare tutto ciò senza un percorso di visita può sembrare difficile. Non ci sono cartelli che indicano dove si trovano i murales. Si gira un po’ a caso per il paese. Passeggiando però possiamo constatare la rinascita di questo luogo. Si vedono le abitazioni ricostruite dopo il sisma. Purtroppo nel 2024 si incontrano ancora diversi cantieri.

A parte questo particolare, tra le opere più note che dobbiamo assolutamente vedere ci sono i lavori di Ericailcane. Poi c’è quello intitolato “Astrazione Reversible” di Giorgio Bartocci. Quello di Bastardilla. O ancora quello di Luca Zamoc. Questo è ispirato dalla Sala dei Giganti di Palazzo del Te di Mantova. C’è anche il murale di Basik.

Il Percorso

Quelle citate sono solo alcune tra le opere più rappresentative. Ora proviamo ad ipotizzare un percorso. Partendo dal Parco della Resistenza dove troviamo il murale di Mr.Thoms dedicato alle fasi della vita (si trova dietro gli spalti). Guardate anche quelli sui due lati, tra cui quello di Mazzelia.

Sempre nel parco ecco l’opera circolare di Double D vicina ad un arcobaleno. Appena fuori dal parco, sullo stabile che ospita il circolo Arci c’è il murale di Francesco Bevini. Il murale è stato creato con il workshop degli studenti di terza media. Il risultato è una significativa scritta: “La mia libertà finisce dove comincia la tua”.

Proseguiamo

Scendiamo da via Zorzi e arriviamo all’angolo con Via Medaglie d’oro. Ammiriamo il capolavoro di Luca Zamoc. Si è ispirato dalla Sala dei Giganti di Palazzo Te di Mantova.

Proseguiamo verso via XXII aprile e arriviamo in viale Martiri della libertà. Sulla facciata della palestra si può ammirare il murales di Giorgio Bartocci che si intitola “Astrazione Reversibile”. Qui si può ammirare anche un’altra opera di Luca Zamoc: “XXIX maggio”.

Poco più avanti ecco il capolavoro di Mat! “Resurgo” sul muro del campo da basket.

Purtroppo nel momento in cui sono arrivato non ho potuto fotografarlo nella sua interezza. C’erano dei giardinieri al lavoro e il loro camion ostruiva la visuale.

Altre Opere

Ora torniamo sui nostri passi e raggiungiamo via Fratelli Rosselli, al civico 34 ecco un altro murale, quello di Matt!: “Pico, Thomas e l’Utopia”.

Siamo quasi al termine. Non ci resta che raggiungere la scuola di musica Luigi Restani e ammirare altri tre capolavori. Uno è Basik e rappresenta mani che suonano. Poi c’è quello intitolato “Ofelia” della giovane artista colombiana Bastardilla. Infine, il “Coniglio” di Ericailcane.

Stremati dalla fatica alla fine ne è valsa la pena. Abbiamo caricato la memoria della nostra reflex di diversi scatti. Ci ricorderemo sempre di questi stupende opere che danno colore a questa cittadina che ha saputo rinascere dopo il terremoto.

Come arrivo a Novi di Modena

Novi di Modena si raggiunge in automobile dall’autostrada A22 del Brennero. Prendere l’uscita Rolo-Reggiolo. Seguire le indicazioni per Rolo e poi quelle per Novi di Modena.

Info

Link ufficiale al sito della Pro Loco di Novi di Modena

RIPRODUZIONE RISERVATA

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