Scopriamo le maestose sale della Reggia di Colorno, la Versailles dei Duchi di Parma
Nel cuore dell’Emilia-Romagna sorge la Reggia di Colorno, un gioiello architettonico immerso nel verde dei suoi giardini che si erge maestoso nella località in provincia di Parma. Conosciuta come la “Versailles dei Duchi di Parma”, oggi questa residenza reale è un’imperdibile tappa per chi è in cerca di fascino e cultura in questa terra.
Contenuto dell’articolo
- Spunti di Visita
- La storia
- La Visita alla Reggia di Colorno
- Il Piano Nobile
- Appartamento del Duca
- L’Osservatorio Astronomico
- Cappella Ducale di San Liborio
- Il Giardino Storico
- Animali
- Come arrivo alla Reggia di Colorno
- Tour tra i Castelli della Provincia di Parma
- Sulla via degli asini a Brisighella
- San Leo, tra Montefeltro e Cagliostro
- Montegridolfo, borgo sospeso tra medioevo e linea gotica
- Quel diavolo di ponte gobbo a Bobbio
- Ciak. Si gira a Brescello
Spunti di Visita
Imponente se vista all’esterno, stupefacente all’interno con i suoi splendidi affreschi, gli arredi lussuosi e l’atmosfera regale. Senza dimenticare il giardino. La Reggia di Colorno è una di quelle tappe obbligatorie per chi vuole fare il giro dei “castelli” della provincia di Parma. Visita obbligatoriamente guidata, e non potrebbe essere altrimenti, visto la grandezza dell’edificio, in parte occupato da Alma, la scuola internazionale di alta cucina italiana (non visitabile).

Una visita, quella alla Reggia di Colorno, che è un viaggio attraverso i secoli per la storia e l’arte che caratterizzano questo straordinario luogo. Dalla sontuosa eleganza del Piano Nobile, passando per le intime stanze dell’Appartamento del Duca Ferdinando di Borbone e per la suggestiva atmosfera della Cappella Ducale di San Liborio. Ogni angolo di questo edificio racconta un capitolo della sua affascinante storia. A stupire è anche il giardino storico che si apre dietro la Reggia, dove si passeggia piacevolmente fino al laghetto e alle serre al cui interno sono ospitate piante esotiche.
La visita alla Reggia di Colorno è a pagamento, mentre i giardini sono aperti tutto il giorno liberamente. Inoltre questo è uno dei (pochi) luoghi accoglienti per i nostri amici a quattro zampe.
La storia

Visitare la Reggia di Colorno significa conoscere almeno la sua storia. Una storia millenaria che ci riporta al medioevo, quando una robusta fortezza militare proteggeva i possedimenti di Azzo, signore di Correggio. Siamo intorno alla metà del 1300. Trasformata durante i secoli, nel Rinascimento, sotto la guida della contessa Barbara di Sanverino, divenne una sontuosa corte colta ed elegante. Anche se la vera metamorfosi è del 1612, quando i beni della contessa furono confiscati dal duca Ranuccio Farnese, il quale, col sostegno della moglie diede il via a massicci lavori di ristrutturazione che furono completati da Francesco Farnese e dall’architetto Ferdinando Galli Bibbiena. In pratica l’edificio che vediamo oggi.

La Reggia di Colorno fu anche residenza principale di Filippo di Borbone e di sua moglie Luisa Elisabetta, figlia di Luigi XV di Francia. La coppia affidò all’architetto francese Ennemond Alexandre Petitot la ristrutturazione del palazzo, conferendogli un’eleganza simile a quella di Versailles.
Tra alti e bassi, la Reggia di Colorno tornò a essere il fulcro del Ducato di Parma sotto il governo di Maria Luigia d’Austria, dopo aver superato la fase napoleonica. La duchessa, molto amata e influente lasciò un’impronta indelebile sugli interni e sui giardini della Reggia, conferendole un carattere distintivo. Prima di tornare all’antico splendore, l’edificio fu usato anche come ospedale psichiatrico.
La Visita alla Reggia di Colorno

Ribadito che l’ingresso alla Reggia è a pagamento e il giro degli ambienti viene effettuato con una guida, il percorso ci permette di ammirare al meglio il Piano Nobile. Molto interessanti anche gli ambienti ducali con l’Appartamento del Duca Ferdinando di Borbone e la sacralità della Cappella Ducale di San Liborio. Infine ecco il Giardino Storico, che però non è incluso nel percorso con guida ed è a libero accesso.
Il Piano Nobile

La visita della Reggia di Colorno ci porta ad ammirare il Piano Nobile, preceduto dallo scalone napoleonico, inserito nell’edificio tra il 1807 e il 1810. Si tratta di un maestoso ingresso che ci lascia senza fiato, offrendo uno sguardo unico attraverso undici porte prospettiche e lineari, un vero cannocchiale verso il giardino e la piazza. Uni spettacolo visivo senza pari.
Superata la soglia ecco nel primo ambiente intimo e raffinato, nell’estetica e nel gusto dell’epoca francese. Piccole stanze dai dettagli attentamente curati come i camini in marmo che si fondono armoniosamente con i pavimenti, porte slanciate in cui fanno bella mostra serrature in bronzo cesellato e soffitti decorati con stucchi raffiguranti motivi vegetali e rococò.

Anche l’arredamento merita la nostra attenzione. La Reggia di Colorno conserva mobili e quadri di epoche comprese tra il XVII e il XIX secolo. Tra le sale più apprezzate dai visitatori, sicuramente è quella delle porcellane settecentesche della Manifattura di Meissen, originariamente appartenute alla duchessa Luisa Elisabetta di Francia.
Di grande impatto anche la Gran Sala o Sala del Trono. Si tratta di un capolavoro dell’architetto francese Ennemond Alexandre Petitot, costruita tra il 1753 e il 1755. Si tratta di un esempio primordiale di neoclassicismo in Europa. Anche in questo caso possiamo notare stucchi magnifici e le tele di François La Croix e Adrien Manglard, che rendono all’ambiente un’atmosfera maestosa e regale.

Sicuramente non sono meno affascinanti i due salottini cinesi, commissionati da Babette e Don Filippo di Borbone nel 1753. Inoltre nelle sale del Piano Nobile si possono ammirare gli stucchi rococò e gli arredi che spaziano tra il tardo Seicento e la metà dell’Ottocento.
Appartamento del Duca
Il Duca Ferdinando di Borbone a 38 anni decise di vivere alla Reggia di Colorno. Il suo appartamento è composto da sei ampie sale e alcuni ambienti minori. Alle pareti si possono ammirare affreschi realizzati tra il 1787 e il 1789 da Antonio Bresciani, autore delle figure, e Gaetano Ghidetti, esecutore delle quadrature geometriche e dei finti stucchi nei soffitti. Lo studio privato e lo studio ufficiale del Duca sono invece impreziositi finti arazzi raffiguranti scene sacre dell’Antico Testamento.

L’Osservatorio Astronomico
Ad impreziosire la Reggia di Colorno è l’Osservatorio Astronomico. Qui il duca poteva valutare la direzione del vento senza uscire all’esterno. Dalla volta emerge un’asta con una banderuola, mentre all’interno una freccia sulla Rosa dei Venti indica la direzione del vento. Le pareti sono adornate con paesaggi e putti che reggono strumenti scientifici. Infine una zona della sala è adibita alla lettura e presenta al centro della volta l’Allegoria della Geografia.
Cappella Ducale di San Liborio

Infine ecco la Cappella Ducale di San Liborio. Un autentico gioiello di architettura e devozione. Voluta dal duca Ferdinando di Borbone nel 1775 per sostituire il piccolo oratorio di San Liborio, il progetto è dell’architetto Pietro Cugini. La chiesa fu poi rielaborata da Donnino Ferrari che progettò una nuova facciata, la controfacciata con tribuna ducale e un nuovo abside. Interessante è la tribuna ducale, ovvero, quello spazio interno alla chiesa ad uso esclusivo del duca che gli permetteva di assistere alle funzioni religiose raggiungendo la chiesa attraverso un passaggio segreto dal suo appartamento privato.

Al suo interno la Cappella di San Liborio conserva un ricco arredo liturgico originale risalente all’epoca di Ferdinando di Borbone e opere di importanti artisti attivi a Parma nella seconda metà del XVIII secolo. La cappella del Santissimo Sacramento, è impreziosita da una serie di marmi grigi di epoca romana. Infine l’organo costruito da Giuseppe Serassi di Bergamo tra il 1792 e il 1796 che è a tutt’oggi protagonista di una prestigiosa rassegna concertistica internazionale.
Il Giardino Storico

Terminata la visita alla Reggia, ci dirigiamo verso il Giardino Storico, la cui caratteristica è il laghetto con l’isola dell’amore, un romantico angolo che ancora oggi incanta i visitatori. È di libero accesso e nel corso dei secoli, ha subìto diverse modifiche. Il Duca Ferdinando di Borbone fece costruite le moderne serre per la coltivazione di specie esotiche, compresi gli ananas.
Animali
C’è una particolarità che distingue la Reggia di Colorno da altre strutture, ovvero che questa struttrua è PET friendly. Qui qui sono ammessi animali di piccola taglia, ma vanno tenuti in braccio o con apposito guinzaglio, oppure nel loro trasportino.
Come arrivo alla Reggia di Colorno
La Reggia di Colorno si raggiunge in auto da Parma (uscita Autostrada A1) seguendo quindi la SP343R fino a destinazione. In treno, la stazione di Colorno è sulla linea Brescia-Parma. In alternativa, da Parma si può prendere il bus, TEP linea 7.
Info
Qui il Link al sito ufficiale della Reggia di Colorno per prenotare le visite
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