Il borgo di Merogzzo, sul lago omonimo, ci riserva sorprese secolari e una leccornia: “la fugascina”
Poco distante dal lago Maggiore, Mergozzo, sulla riva del lago omonimo, è una località di stampo medievale che nei secoli ha assunto importanza grazie alle sue cave di granito. Oggi è una tranquilla lotta, ideale per una rilassante gita, andando alla scoperta della fugascina.
Contenuto dell’articolo
- Spunti di visita
- La storia
- Chiesa di Santa Marta
- L’olmo
- Il lago
- Il marmo
- Il marmo di Candoglia
- La cucina
- La fugascina
- Come arrivo a Mergozzo
- A Pesariis il tempo non si ferma, mai

- Sulla via degli asini a Brisighella

- Ultimo indirizzo: Cornello dei Tasso

- Borghetto, tra case e mulini

- Celleno, borgo fantasma

Spunti di visita
Mergozzo vale una gita, anche di poche ore o di un solo giorno, per scoprire la bellezza di questo luogo sulle rive del lago omonimo, delle sue bellezze architettoniche che ci riportano al medioevo, per una passeggiata sul lungolago e per scoprire le suore prelibatezze, come la fugascina. Nel periodo di Natale, qui si svolge uno dei Mercatini più interessanti del Piemonte. Per chi ama la storia, dalla frazione Candoglia, venivano estratti i marmi con cui fu costruito il Duomo di Milano. E da qui e nato anche un detto: “A ufa”. I presupposti per un bel viaggetto si ci sono tutti.
La storia

Prima di visitare questo borgo è bene conoscere la sua storia. Mergozzo è un borgo unico, le case si affacciano, disposte ad anfiteatro, sulla sponda occidentale del lago, mentre quelle che si arrampicano sulle pendici del Montorfano formando una panorama da cartolina. Tutte si stringono attorno ad una vecchia costruzione di epoca comunale denominata il “Castello” e formano l’antico borgo di “Sasso”. Mergozzo deve però la sua fortuna alla pietra. Se alzate lo sguardo, noterete che la montagna è stata sventata, tagliata. Dai monti che sovrastano Mergozzo si estrae il granito bianco e verde di Montorfano, e il marmo rosa di Candoglia. Soprattutto questo, è stato il luogo dove è stato estratto il marmo utilizzato per la costruzione del Duomo di Milano.
Chiesa di Santa Marta
Scendendo verso il lago, cattura la vista la Chiesa di Santa Marta, un piccolo edificio di culto risalente al XII secolo il cui ingresso è laterale. Si tratta di un edificio sobrio, costruito in stile romanico con abside a est.

L’interno ha pianta è a navata unica. Lavoro più interessante è la lunetta sul portale che ospita un affresco seicentesco. In origine la chiesa era dedicata ai Santi Quirico e Giulitta e nel XVI secolo, accanto al lato nord era stato edificato un piccolo ospizio per ospitare i pellegrini e viandanti che erano in transito nell’Ossola. Il campanile a vela e invece stato edificato nel 1729.
L’olmo

Arrivati sul lungolago, fa bella mostra in Via Roma, a pochi metri dal lago un olmo secolare. Questo imponente albero ha una storia, stimata di circa 500 anni, ed è testimone silenzioso dei cambiamenti e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di questo incantevole borgo. Lì, sotto le sue fronde, si tenevano le adunanze dei consoli e dei dignitari del luogo, per decidere di questioni importanti per la comunità.
Il lago

Il lago di Mergozzo, un tempo faceva parte del lago Maggiore, oggi rappresenta un vero e proprio paradiso per gli amanti della tranquillità e della bellezza paesaggistica. Le sue acque cristalline riferivo il borgo e le montagne circostanti e sono un invito a rinfrescanti nuotate durante l’estate, mentre le sue rive offrono spazi perfetti per passeggiate rilassanti e momenti di relax. Con una vista panoramica mozzafiato e un’atmosfera magica, il lago di Mergozzo è un luogo da non perdere durante una visita a questa affascinante località.
Il marmo
Si diceva che Mergozzo è strettamente legato al prezioso marmo che si estrae dalle montagne circostanti. In particolare, il marmo proveniente dalle cave di Candoglia, che è una delle frazioni di cui si compone questo paese, ha una grande importanza storica e artistica. È proprio con questo marmo che venne costruito il Duomo di Milano, uno dei simboli più iconici della città. L’estrazione del marmo rappresenta una tradizione antica che ha contribuito alla prosperità della zona del Verbano-Cusio-Ossola. Siamo, infatti in un punto dove le montagne sono ricche di cave e questo pregiato materiale si presenta in tre varietà: quello rosa e più rinomato di Baveno, il verde di Mergozzo e il bianco di Montorfano.

Il marmo di Candoglia
Dalle cave di Candoglia viene ancora estratto il marmo utilizzato per il Duomo di Milano. Ad occuparsi della manutenzione del luogo di culto più importante del capoluogo lombardo è la “Veneranda Fabbrica del Duomo” che si occupa dell’estrazione del materiale che un tempo serviva per la costruzione del Dubbio, oggi, invece, serve per sostituire e riparare gli elementi scultorei danneggiati o da restaurare. Il trasporto dei marmi locali da Candoglia a Milano avveniva tramite imbarcazioni che un tempo usando le vie d’acqua. E per facilitare il viaggio, soprattutto per non pagare dazi, Bennet fare delle concessioni. Infatti, le barche riportavano la scritta “AD USUM FABRICAE AMBROSIANAE”. Da questo acronimo, A.U.F.A., e bassi il detto, che oggi potrebbe suonare come “viaggio a scrivi”ovvero viso senza pagare.
La cucina
La cucina di Mergozzo si fonde perfettamente con l’ambiente circostante, offrendo ai visitatori una deliziosa esperienza culinaria. Grazie all’impegno dell’Associazione Pescatori Dilettanti e del comune locale, che hanno creato un incubatoio per arricchire le popolazioni ittiche del lago, i ristoranti di Mergozzo possono vantare una freschezza e una varietà di pesci senza pari.
Tra tutte le specie ittiche presenti, il persico reale è sicuramente il protagonista indiscusso. La sua carne delicata e saporita è un vero tesoro culinario, richiesto dai palati più raffinati. Tuttavia, non è l’unico protagonista: agoni, alborelle, bottatrici, carpe, cavedani, coregoni, lucci, salmerini, trote lacustri e persino il raro barbo e la savetta possono essere gustati nei ristoranti di Mergozzo.
Mentre gustate questi piatti prelibati, non dimenticate di accompagnare il vostro pasto con un buon bicchiere di vino locale. La regione del Piemonte è famosa per i suoi vini di qualità, tra cui il celebre Nebbiolo e il dolce Moscato. La combinazione perfetta di pesce fresco e vino raffinato renderà il vostro pranzo o cena un’esperienza memorabile.

La fugascina
Mergozzo non è solo storia e paesaggi mozzafiato e il luogo da dove partivano i marmi destinati al Duomo di Milano. Questo è anche un luogo dove il palato può essere deliziato con un dolce tipico ovvero, la fugascina. Questo dessert è preparato con pasta sfoglia e ripieno di crema, frutta secca e uvetta. Ogni morso è una delizia per i sensi, offrendo una combinazione di sapori che richiama tradizioni antiche e ingredienti di qualità.
Come arrivo a Mergozzo
Mergozzo si raggiunge dall’autostrada A26, Genova-Gravellona Toce e proseguendo sulla statale 36 del Sempione fino a destinazione.
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