Esplora il Lago di Como alla ricerca dello sfondo ipotetico della Gioconda, collegando la teoria della studiosa Ann Pizzorusso al tour turistico della zona

Il Lago di Como, uno degli specchi d’acqua più suggestivi d’Italia, farebbe da sfondo alla Gioconda. È l’ipotesi di una studiosa americana Ann Pizzorusso e sarebbe nella zona di Lecco. Per scoprire se è vero, possiamo programmare un tour alla scoperta di questa zona, che, in passato ha fatto anche da contorno ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e ne approfittiamo per visitare questi luoghi.

Contenuto dell’Articolo

1. Spunti di Visita
2. Lo sfondo della Gioconda
3. Il Tour
4. Pescarenico
5. Il Ponte Azzone
6. Come arrivo a Vercurago
7. Il Percorso Manzoniano di Lecco
8. La Rocca di Vercurago o il castello dell’Innominato?

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Spunti di Visita

Quello dello sfondo alla Gioconda è da sempre un mistero. Il ponte che si vede, alle spalle della Monna Lisa è stato accostato al Ponte Buriano (qui il link all’articolo) poi a quello di cui restano solo pochi resti, ovvero il Ponte Romito a Laterina Pergine Valdarno (qui il link all’articolo), entrambi in Toscana. Mai nessuno, sino ad ora aveva ipotizzato uno sfondo lombardo per questo capolavoro.

Eppure, se ci pensiamo, Leonardo Da Vinci passò molto tempo in questa regione italiana e non è detto che sia rimasto incantato da questi luoghi, tanto da renderli immortali nel suo più celebre capolavoro. Poi quella lecchese è la sponda del Lario che merita una visita, anche e se non altro per andare alla scoperta dei luoghi manzoniani (qui il link all’articolo ).

Lo sfondo della Gioconda

A rimettere in discussione il capolavoro di Leonardo è stata una studiosa americana che passa molto tempo anche in Italia: Ann Pizzorusso che ha riportato il dibattito sul celebre quadro. La notizia la trovare sulle principali agenzie di stampa. Questa geologa e storica dell’arte, non ha fatto altro comparare i suoi studi ed arrivare alla conclusione che le vedute sullo sfondo della Gioconda sono collocabili geograficamente nella zona di Lecco, sul Lago di Como.

Ad essere precisi, così come riportano il New York Times e il Guardian, l’area è compresa tra il Lago di Garlate, situato a Sud del Lario e il ponte Azzone Visconti, che è anche il monumento storico della città di Lecco, oltre ad essere un punto di riferimento per i Promessi Sposi.

Secondo Manzoni questo era il punto dove il lago termina e ricomincia il corso dell’Adda. Leonardo Da Vinci arrivò qui, secoli prima di Manzoni, eppure questi punti sembrano coincidere. Secondo Ann Pizzorusso sono evidenti le somiglianze tra quelle zone e il dipinto. Sulla Gioconda infatti si vede raffigurato un lago, ci sono rocce calcaree che l’artista ha dipinto con sfumature di bianco e grigio.

Se fosse confermata questa ipotesi verrebbero smentite quelle che voglio come sfondo alla Gioconda la zona di Bobbio, in provincia di Piacenza (vedi articolo su Bobbio, qui il link ), e quelle già citate del Ponte Buriano di Arezzo in Toscana. Questa studiosa non è nuova a ricerche su opere di Leonardo. Ha già esaminato la Vergine delle Rocce, antro capolavoro del genio italiano conservato al Louvre di Parigi.

Il Tour

Quella della studiosa americana è solo lo spunto per una escursione in questa zona. Non abbiamo la certezza che questo sia veramente lo sfondo della Gioconda, ma ammirando il panorama da più punti, si possono fare riferimenti e soprattutto passare del tempo alla scoperta di questa magnifica zona del Lago di Como.

Il tour che può partire dal Castello dell’Innominato a Vercurago (qui il link all’articolo ) per ammirare, con un breve trekking i resti di questo maniero che avrebbe dato spunto ad Alessandro Manzoni per il suo capolavoro “I Promessi Sposi”, e che comprende anche il Sacro Monte di Somasca e la sacra scala. Da quassù il panorama spazia dal lago di Garlate a quello di Como, sponda lecchese, ovviamente.

Si scende poi a valle per raggiungere il lungolago di Garlate. Cambia il panorama, ma è sempre stupendo. Qui lo sguardo si perde tra le montagne e il lago. Se capitate in primavera, quando ancora la neve sulle cime dei monti non si è ancora sciolta del tutto, avrete una esplosione di colori da restare a bocca aperta dallo stupore.

Pescarenico

La prossima tappa è Pescarenico. In questo caso Leonardo Da Vinci non c’entra, ma qui siamo in uno dei luoghi descritti dal Manzoni. L’unico di cui si ha certezza, perché menzionato ne “I Promessi Sposi”. Stupenda la sua piazza a lago, dove si può vedere anche una “Lucia”, la tipica imbarcazione del posto e, seguendo i cartelli si arriva fino al Convento di Fra Cristoforo, ovvero alla Chiesa dedicata ai santi Lucia e Materno.

Il Ponte Azzone

Ma non è finita. L’ultima tappa è il Ponte Azzone (vedi foto d’apertura), il simbolo di Lecco e altro luogo manzoniano, ma anche, se l’ipotesi fosse confermata, leonardiano. Il ponte risale al 1336 e viene così descritto da Alessandro Manzoni: “…e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che… segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda ricomincia…”.

Il nostro tour alla scoperta del panorama che potrebbe essere lo sfondo della Gioconda di Leonardo Da Vinci finisce qui. Ognuno tragga le proprie conclusioni.

Come arrivo a Vercurago

Il nostro percorso parte da Vercurago che si raggiunge in automobile da Milano seguendo la SS36 fino a Lecco, quindi si prosegue sulla Sp39 fino a destinazione. Per salire alla Rocca si può lasciare l’auto vicino alla Basilica di San Girolamo nella frazione di Somasca. Da qui si prosegue a piedi verso il castello dell’Innominato.

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