Andiamo alla scoperta di uno dei laghi di alta montagna più belli della Carnia Friulana, il Lago di Bordaglia, ci arriviamo con un trekking spettacolare
Il lago di Bordaglia è uno tra i laghi in quota più belli del Friuli. È situato a quota 1750 metri sul livello del mare. È incastonato fra le vette del Monte Volaia e del Monte Fleons, ai piedi della Creta di Bordaglia. È raggiungibile tramite un percorso di trekking ad anello, lungo ma non difficile. La fatica sarà ripagata dalla bellezza del posto.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Il Percorso
- Si Parte
- Casera Bordaglia di Sotto
- Si Continua
- Casera Bordaglia di Sopra
- I Numeri del Percorso
- Come Arrivo a Forni Avoltri
- A Pesariis il tempo non si ferma, mai
- Tra le leggende e i misteri di Cividale del Friuli
- Aquileia, la seconda Roma
- Muggia, l’ultimo lembo d’Italia
- Illegio, il borgo dei mulini e della Pieve di San Floriano
Spunti di Visita
Uno dei laghetti di alta montagna della Carnia Friulana che è uno spettacolo della natura. Il Lago di Bordaglia è una di quelle mete imperdibili per chi si vuole concedere una giornata in alta montagna. È perfetto per chi è alla ricerca di qualcosa di unico. È vero, non è facile arrivarci. Ci sono dei punti difficoltosi, ma non insuperabili da affrontare. Ne vale la pena.

In tarda primavera o in estate e in autunno, questi i periodi migliori per raggiungere il lago di Bordaglia. Se volete provare un’esperienza diversa, in inverso ci si arriva con le ciaspole. Ogni stagione ci regala dei panorami differenti, colorati, unici.
Se decidete di affrontare il percorso non scordatevi la reflex. Si può raggiungere il lago con un sentiero ad anello. Si può anche percorrere solo una parte dello stesso e tornare per la stessa strada. È quello che ho fatto io (per mancanza di tempo). 11 chilometri, ma ne è valsa la pena.
Il Percorso
Arrivare al lago di Brodaglia è, da un alto estremamente piacevole. Dall’altro lato è faticoso per il dislivello e la lunghezza del percorso. C’è un tragitto ad anello di 14 chilometri. Si può letteralmente accorciare seguendo una parte del sentiero e tornando sullo stesso versante.

Così il percorso si accorcia a 11 chilometri. Si perderà un po’ di spettacolarità, ma godete lo stesso della giornata in quota. Il sentiero è classificato di media difficoltà, è ben segnalato e non presenta punti esposti. Per affrontarlo serve un minimo di allenamento. Noi ci siamo riusciti anche con un cane di piccola taglia al seguito. Lui si è divertito un mondo.
Si Parte
Parcheggiamo l’auto nella zona dello stabilimento acque “Goccia Di Carnia”. Seguiamo la strada sterrata che costeggia a sinistra le cave di marmo. Incontreremo un ponte di legno sul torrente Degano e si seguono le indicazioni per il sentiero CAI 142. Siamo su una carrareccia nel sottobosco.

Per circa quattro chilometri, ci permette di camminare senza problemi. Il percorso include leggere salite e qualche falsopiano. Durante questo tratto ci accompagna il rumore del torrente Rio Bordaglia che scorre al nostro fianco.
Casera Bordaglia di Sotto
Pian piano saliamo fino a quota 1410 metri e arriviamo ad un bivio. Seguiremo il sentiero che sale verso sinistra, ovvero CAI 142. Qui la pendenza si fa sentire, il respiro, a tratti diventa difficile. Saliamo infatti verso quota 1565 per raggiungere la Casera Bordaglia di Sotto e la cappella San Giovanni Bosco. Ci fermiamo ad ammirare questa chiesetta e a riprendere fiato.

Si Continua
Riprese le forze continuiamo a camminare. Si sale ancora di quota. Cambia anche il paesaggio intorno a noi. Adesso seguiamo il sentiero che risulta abbastanza impegnativo. La strada in alcuni tratti è stretta. Le pendenze e le difficoltà del tratto saranno ben compensate.

Dopo circa 30 minuti siamo davanti ad una fontana risalente ai tempi della Grande Guerra. È stata ristrutturata dal Gruppo degli Alpini di Forni Avoltri. Qui facciamo scorta d’acqua prima di proseguire la salita.
Casera Bordaglia di Sopra

Si sale ancora per arrivare alla Casera Bordaglia di Sopra. Siamo a quota 1823. La nostra meta è vicina. Il Lago di Bordaglia si scorge più in basso. Per raggiungerla dobbiamo scendere per un centinaio di metri tagliando la vallata. Non c’è un vero e proprio sentiero, ma quando ci sono stato, l’erba era molto bassa. Dopo le classiche foto di rito, ripercorriamo a ritroso il sentiero per tornare al parcheggio.
I Numeri del Percorso

Questi i numero del percorso che ho effettuato. È quello che dal punto di partenza sale a destra della foto qui sopra. Si ritorna dallo stesso sentiero.
- Lunghezza: 11 Km
- Altitudine minima 1060 m
- Altitudine massima: 1823 m
- Dislivello: 763 m
- Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Come arrivo a Forni Avoltri
Si arriva al punto di partenza del trekking solo in automobile. Da Udine, si prende l’autostrada A23 fino all’uscita Carnia. Poi si prosegue sulla SS52 fino a Villa Santina. Infine si segue la SR355 fino a Forni Avoltri. Infine si raggiunge la località Pierabech di Forni Avoltri. Qui si trova lo stabilimento Gocce di Carnia. Vi è anche il parcheggio per l’auto. Siamo a quota 1050 metri sul livello del mare.
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