Una tour nella Milano che non ti aspetti, tra leggende, spesso metropolitane o legate ai monumenti, tra streghe bruciate sulla piazza, Diavolo e Re Magi.

Il nostro tour parte da Via Giuseppe Ripamonti e dalla chiesa di Santa Maria al Paradiso. Qui troviamo una pietra tonda con 13 raggi, un simbolo celtico che rappresenterebbe le 13 lunazioni dell’anno e proprio il numero 13 è legato alla storia della città: il “tredesin de mars” è la festa tradizionale milanese e nasce dal ricordo dell’annuncio del Cristianesimo alla città fatto da San Barnaba il 13 marzo del 51. Alcuni studiosi ritengono che fu proprio il santo a posare questa pietra nella navata centrale della chiesa.
La prima pietra
A proposito di pietre, in un altro angolo cittadino, Via San Vito, si trova un particolare scritta di probabile origine nord-etrusca. Si legge Leponzio (da destra a sinistra) con riferimento al popolo celtico. Inoltre recita: “24 miglia da Mesoliano” Ecco Mediolanum, la terra di mezzo, la terra al centro del mondo. Un mistero.
Il Duomo

Come un mistero resta la leggenda del lago sotto il Duomo di Milano che sarebbe un luogo di ritrovo di una setta e ci si arriverebbe tramite un cunicolo di non facile individuazione. Dal sottosuolo al tetto della cattedrale per scoprire la leggenda di Carlina, la sposa fantasma che apparirebbe in alcune foto di nozze scattate sulla porta del Duomo e che, leggenda vuole, porterebbe bene.
Ma chi è Carlina? Una ragazza della provincia di Como che sposatasi, fece il viaggio di nozze a Milano. L’usanza dell’epoca imponeva alle giovai spose di vestirsi di nero per impedire che i feudatari locali pretendessero lo ius primae noctis.
Per lei non fu così. Prima del matrimonio si concesse ad un giovane straniero e rimase incinta. Durante il viaggio di nozze col marito (ignaro della sua situazione) la coppia visitò la cattedrale e lei salì sul tetto del duomo, era ottobre ed era un giorno di nebbia, voleva chiedere perdono alla Madonnina per il suo tradimento, ma la visibilità non era delle migliori e precipitò. Il corpo non fu mai ritrovato.
San Bernardino alle Ossa
La cappella seicentesca di San Bernardino alle Ossa è uno dei luoghi più suggestivi di Milano. È internamente decorata con ossa e teschi che apparterrebbero alle vittime della peste, altre invece sarebbero quelle dei condannati a morte. Secondo una leggenda, alla sinistra dell’altare, invece, sarebbe sepolto uno scheletro integro che il primo giorno di novembre, giorno di Ognissanti, si rianimerebbe e, assieme a tutti gli altri, dando vita ad una danza macabra.
La colonna del Diavolo
La seconda basilica più nota di Milano è quella di Sant’Ambrogio, il patrono della città. Non molto distante dalla chiesa, ecco una colonna, di epoca romana che veniva utilizzata per le conversioni al cristianesimo degli imperatori pagani. Su questa colonna si notano due fori in basso.

Secondo la leggenda li avrebbe lasciati il demonio dopo una lotta con Sant’Ambrogio. I due si incontrarono una mattina. Satana cerò di convincere il patrono della città a rinunciare al suo compito di vescovo. Sant’Ambrogio ad un certo punto sferrò un calcio al diavolo che sbatté le corna contro la parete, rimanendo incastrato. Rimase lì fino al giorno dopo , quando misteriosamente sparì all’interno di uno dei due fori. La leggenda vuole anche che d’inverno, avvicinandosi alla colonna si senta odore di zolfo.
Il serpente di bronzo
Restando sempre in Sant’Ambrogio, Su un’altra colonna in granito, questa volta all’interno della basilica, si potrà notare un serpente in bronzo: la leggenda dice che sia stato forgiato da Mosè per difendere il suo accampamento dai serpenti del deserto. Arrivato a Milano da Costantinopoli si diffuse la leggenda che chi lo tocca può guarire da malattie intestinali. Questo succederà solo fino al giorno del giudizio. Poi il serpente striscerà via.
La piazza delle streghe
Non solo diavoli, ma anche streghe e a Milano è famosa Piazza Vetra. Questo è il luogo in cui la Santa Inquisizione bruciava le donne accusate di stregoneria. Siamo dietro le Colonne di San Lorenzo, e per accedere a questa piazza, dove fino alla metà del 1800 si tenevano le esecuzioni dei cittadini condannati per vari reati, si doveva passare sul Ponte della Morte che scavalcava il canale della Vetra (oggi sotterrato).
I documenti della Santa Inquisizione, con le prove dei roghi di streghe, untori della peste e tanto altro furono bruciati nel 1788, nel chiostro di Santa Maria delle Grazie.
I Re Magi
Milano non è solo streghe e demoni, nella chiesa di Sant’Eustorgio c’è la tomba dei Re Magi. Almeno qui si troverebbero alcune ossa, tra cui due fibule, una tibia e una vertebra, che sarebbero appartenuti ai Magi. Il sarcofago di pietra è collocato nella cappella a loro dedicata e risale al tardo Impero Romano. Secondo la tradizione, fu il vescovo Eustorgio a farli portare qui perché voleva essere sepolto vicino a loro. La leggenda dice che la chiesa fu costruita nel punto dove i buoi che trainavano il carro che trasportava le sacre reliquie si fermarono e si rifiutarono di andare avanti.
Le reliquie dei Magi furono trafugate dal Barbarossa, che le portò a Colonia. Nel 1904 alcuni frammenti vennero riportati a Milano.
La Dama Velata del Parco Sempione

Anche il Castello Sforzesco ha i suoi fantasmi. Qui hanno vissuto tante donne: Isabella d’Aragona, Biancamaria Scapardone, Bona di Savoia, Bianca Sforza e la strega Isabella da Lampugnano, ma la più misteriosa è la Dama Velata, il fantasma di una donna vestita di nero e col viso velato che quando appare lascia dietro di se un profumo di violetta. Questo fantasma farebbe perdere la testa agli uomini che si innamorerebbero perdutamente di lei e passerebbero la vita a cercala.
Il Ponte delle Sirenette al Parco Sempione
A proposito di amori e innamoramenti, poco distante dal Castello Sforzesco di Milano, nel Parco Sempione scorre un ruscello, sul quale c’è un piccolo ponte noto come il Ponte delle Sirenette, che è considerato un luogo magico. Alle due estremità del ponte si trovano quattro statue, le sirenette appunto, una di queste ha il seno prosperoso. La tradizione vuole che i ragazzi prima di un incontro galante tocchino uno dei seni delle statue come rito propiziatorio. Ma non solo. Si dice che baciarsi sotto queste statue eviti il tradimento del partner.
Come arrivo a Milano
Milano si raggiunge in automobile dall’Autostrada A1, Napoli-Milano, dalla A4 Torino-Trieste, dalle autostrade A8, Varese-Milano e A9, Como-Milano e dalla A7, Genova-Milano. Per chi arriva in treno, la stazione di riferimento è quella Centrale.