Moncalvo, sulle colline astigiane, è la città più piccola d’Italia, questa è terra di buon vino
Moncalvo, è un piccolo borgo situato in provincia di Asti. O meglio sarebbe il caso di dire città. Anzi è la località più piccola che si fregia del titolo di città. Situata a metà strada tra Asti e Casale Monferrato, la sua storia riporta all’epoca romana. Di proprietà della chiesa di Asti, ma anche del Marchese del Monferrato prima a quello di Saluto, poi. La storia Di Moncalvo passa anche dai Gonzaga, a quella dei Savoia. Fu proprio Vittorio Amedeo III di Savoia a dichiararla Città, riconfermando il titolo che era già stato attribuito dal Duca di Mantova Ferdinando Carlo Gonzaga il 23 marzo 1705.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Cosa vedere a Moncalvo
- I palazzi
- Il Castello
- Il Museo Civico
- Le chiese di Moncalvo
- Le due piazze collegate
- L’enoteca di Moncalvo
- Cinque motivi per visitare Moncalvo
- Come arrivo a Moncalvo
- Audioguida
- Video
Consigli di viaggio
Moncalvo è un piccolo borgo, anzi, la più piccola città d’Italia, ma vanta una produzione vinicola d’eccellenza, essendo situata a metà tra il Monferrato e le colline astigiane. Quindi chi arriva qui deve mettere in conto che prima o poi finirà in “cantina”. E qui l’enoteca è veramente speciale perché è il luogo dove si trova la produzione dei vitivinicoli della zona. Se poi la visita coincide con la Fiera del Tartufo Bianco, di ottobre, è il top. Il periodo ideale per una visita è l’estate, quando il caldo è assillante, qui si respira aria fresca grazie alla posizione collinare del borgo. Anche la cucina, è quella tipica piemontese con carni, formaggi tipici. I prezzi, ovviamente, per tutte le tasche. Si può mangiare bene anche spendendo poco. Il borgo è situato in una zona panoramica eccezionale e dal colle di Montegaurdo o dai bastioni, si possono scattare fotografie eccezionali.
Cosa vedere a Moncalvo

La città più piccola d’Italia offre un dedalo di vie nel centro storico che sono un susseguirsi di palazzi ed edifici storici, di chiese e piccole botteghe, il tutto intriso di un’atmosfera retro, come via XX settembre, l’antico cuore commerciale della città. L’altra particolarità del borgo è quella di avere ben due piazze confinanti. Poi l’enoteca, un lungo tunnel, già camminamento di ronda dei soldati, dove degustare la produzione vinicola locale.
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I palazzi

La visita a Moncalvo può cominciare andando alla scoperta dei palazzi storici cittadini, come la casa dei Marchesi del Monferrato, edificata attorno alla metà del XV secolo, ed esempio di architettura tardo medievale, dai particolari soffitti lignei intagliati. Palazzo Testa Fochi della prima metà del ‘500 o il Palazzo Mancorda, uno dei pochi esempi di architettura rinascimentale tuttora visibile a Moncalvo. Casa Montanari ha la particolarità di avere la terrazza sopra la sacrestia della chiesa di Sant’Antonio Abate. Uno dei palazzi più suggestivi è Casa Lanfrancone, che ha un aspetto ottocentesco, anche se è di costruzione più antica. Del suo aspetto gotico restano ormai solo pochissime tracce. Interessante l’insegna storica scritta con tratti dorati.
Il Castello
Il castello di Moncalvo risale ai primi anni del Trecento e venne realizzato sul colle dal quale si potevano vedere i confini tra i confini tra i comitati di Torresana-Monferrato e di Asti. Inizialmente era un edificio residenziale per i Marchesi del Moferrato. A metà del 1500 la sua funzione fu modificata, trasformandola in una struttura difensiva. Perse via via importanza e sotto la dominazione dei Savoia venne parzialmente smantellato. Ridotto a semplice rovina, Napoleone nel 1812 lo concesse in parziale uso al Comune, il quale lo acquisterà nel 1858 per la somma di 4000 lire. Dopo 20anni fu decisa la parziale distruzione dei resti per dare spazio ad una piazza da adibire a mercato e con un ampio porticato.

A testimonianza dell’antico castello oggi restano i due imponenti torrioni che si affacciano sulla piazza Carlo Alberto, collegati dai camminamenti. Il primo dei due torrioni ospita La Bottega del Vino di Moncalvo mentre l’altro è utilizzato per altri scopi. I due torrioni sono uniti dal camminamento di ronda. Sopravvissuti agli assedi avvenuti durante la guerra franco-spagnola del XVII secolo, i torrioni sono il punto panoramico più affascinante di Moncalvo.
Il Museo Civico
La più piccola città italiana conserva ricchissime opere d’arte nel Museo Civico cittadino dove si possono ammirare importanti capolavori firmati, tra gli altri, da Giorgio Morandi, Modigliani e Chagall e molti altri pittori del Novecento. Nelle sale ospitate nel convento che fu delle Orsoline sono esposte anche opere di arte africana e una raccolta di arte giapponese.
Le due piazze collegate
Non capita spesso di trovare due piazze unite, a Moncalvo, Piazza Carlo Alberto è adiacente a piazza Garibaldi. Sulla prima si affaccia la Sinagoga appartenuta ad una delle comunità ebraiche più antiche ed influenti del Piemonte. Piazza Garibaldi, invece è sede dello storico teatro risalente al 1878
Le chiese di Moncalvo
Il più antico edificio di culto esistente a Moncalvo è la Chiesa della Madonna delle Grazie, già sede parrocchiale nel periodo dal 1536 al 1623. L’edificio è l’unica opera del Magnocavalli ad essere stata completata secondo il progetto originale risalente al periodo 1756-58. Il tempio è stato costruito sull’area di una precedente chiesa. L’interno è ad aula e si apre su quattro cappelle laterali, mentre il presbiterio è sopraelevato di due gradini e delimitato da una balaustrata del 1761 in marmi policromi. Notevole la decorazione a stucco che riveste tutto l’ambiente.

In via XX settembre sorge la Chiesa di Sant’Antonio Abate, e fu edificata dove prima del 1459 esisteva un oratorio dedicato al santo. La chiesa subì diversi rimaneggiamenti e venne ricostruita nel 1623. La sacrestia risale al 1700, il campanile, fu ultimato nel 1744. Ha una scala in pietra del 1882. L’interno è ad aula e conserva diversi dipinti.

Sul rilievo di Monteguardo ecco la Chiesa di San Francesco. Fu edificata dai Minori Conventuali attorno al 1272. L’attuale facciata risale al 1932 su progetto dell’architetto Vittorio Mesturino, che riprese i disegni antichi. L’interno e a tre navate. Interessanti gli affreschi di Mario Micheletti in cui vengono rappresentati il Cantico delle Creature nella cupola centrale e le Storie della Salvezza nell’abside. In sacrestia si può ammirare la tela “Madonna in trono col Bambino e i SS. Martino e Rocco” di Bartolomeo Bonone.
L’enoteca di Moncalvo
A metà strada tra Asti e Casale Monferrato, in terra di vini, non poteva mancare l’enoteca, che si trova all’interno di uno dei torrioni trecenteschi. Si tratta di un locale molto particolare che si sviluppa all’interno di un lungo tunnel, un tempo camminamento per i soldati. Qui si può assaporare un buon bicchiere di vino rosso dei produttori della zona di Moncalvo.

Cinque motivi per visitare Moncalvo
- Per scoprire la città più piccola d’Italia
- Per assaporare l’ottimo vino prodotto dai viticoltori della zona
- Per perdersi nel dedalo di viuzze del centro storico
- Per ammirare uno stupendo panorama dall’alto del castello
- Per ammirare gli stupendi capolavori nel Museo Civico
Come arrivo a Moncalvo
Moncalvo si raggiunge in automobile dall’autostrada A26 Genova Gravellona Toce, uscita Vercelli Ovest, quindi si prosegue sulla Sp 455 e sulla Sp 457var fino a destinazione.
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