Andiamo alla scoperta del lago di Antrona, in Piemonte, un invaso nato dopo una frana
Un laghetto artificiale nato dopo una frana con un percorso ad anello nella frazione di Antronapiana del comune di Antrona Schieranco, nel Verbano-Cusio-Ossola, oggi meta di rilassanti passeggiate domenicali.

Il Lago di Antrona è un angolo di natura in provincia di Verbania Cusio Ossola. Siamo ad Antrona Schieranco, un comune nato dall’unione delle due comunità nel 1928 e sede di un laghetto creato artificialmente dopo una frana. Questo luogo è diventato negli anni una interessante meta di passeggiate e di rinfrescanti bagni estivi.
La storia e la nascita del lago

La formazione di questo laghetto artificiale ci riporta alla dominazione spagnola della valle, un periodo segnato anche da molte calamità naturali come quella del 27 luglio 1642.
Prima di allora la valle dove si è formato il lago era attraversata dal torrente Troncone e le due sponde erano ricoperte da prati, campi e boschi.
Il 27 luglio 1642 un’enorme frana che si staccò dal monte Pozzuoli finì sul pianoro investendo alcune abitazioni senza possibilità di fuga per 95 persone, che furono sorprese nel sonno dai detriti.

La massa di roccia franata chiuse la via al passaggio del torrente che pian piano si trasformo nel lago che vediamo oggi. Parte dei massi che si staccò dalla montagna è oggi ancora visibile accedendo al lago. Dal 1926 l’invaso è utilizzato come riserva per la sottostante centrale di Rovesca.
Il lago oggi
Lo specchio d’acqua è circondato da uno sterrato lungo il perimetro ed è stato completato nel 2013 e comprende anche due belle cascate, tra cui quella del Rio Sajon, che possiamo ammirare passando proprio dietro.
Un tratto attrezzato con passerelle sospese ci offre questa grande opportunità. Lo sterrato in alcuni punti dopo la cascata può sembrare accidentato, ma non è pericoloso.
Lungo le sponde del lago di Antrona si possono trovare piccole spiaggette non attrezzate, e anche spazi per picnic.
L’acqua del lago di Antrona è colore smeraldo e riflette le montagne circostanti.
- Le processioni della Pasqua in Italia
- Civita di Bagnoregio, la città che muore
- Nella foresta della Valle d’Intelvi, seguendo il Sentiero delle Espressioni
- Su il sipario, inizia lo spettacolo della Cascata delle Marmore
- Sassoferrato, la città della Battaglia delle Nazioni
Il percorso

Il giro del lago di Antrona è un anello di facile percorribilità ed ha una lunghezza di 3 chilometri. senza soste, lo si percorre in circa un ora. Ma è quasi impossibile perché in diversi punti gli scorci sul lago e sulle montagne che lo circondano sono stupendi, Il panorama e le cascate ci offrono notevoli spunti per fotografie memorabili.
La cascata del Rio Sajont è forse il punto più duro da raggiungere. Si deve salire una specie di scala creata nella roccia prima di raggiungere le passerelle che ci portano ad ammirare da dietro la cascata. Questo è il tratto più affollato dell’intero percorso.
Il dislivello complessivo del percorso del lago di Antrona e di 90 metri, il sentiero non presenta alcuna difficoltà ed è adatto anche ai bambini, che nei tratti più esposti vanno accompagnati.
Il sentiero verso il lago di Campliccioli

Dal lago di Antrona parte anche il sentiero che conduce ad un altro invaso d’acqua artificiale, il lago Camplicciloli. In 45 minuti si sale di quota fino a raggiungere i 1352 metri sul livello del mare per arrivare a quest’altro invaso artificiale immerso nella natura creato negli anni 20 del secolo scorso. Di questo invaso artificiale ne parleremo in altro post.
Come raggiungo il lago di Antrona
Antrona Schieranco si raggiunge dall’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, al termine della quale si prosegue sulla statale del Sempione fino a Villadossola, quindi si segue la strada per la Valle Antrona fino alla frazione Ronco, dove si trovano diversi parcheggi. Dai posteggi al lago la camminata è breve.