Un insolito percorso cittadino alla scoperta di angoli nascosti di Aosta
Aosta è una città a misura di turista, di chi vuole scoprire ogni luogo cittadino senza aver a che fare con il traffico. I monumenti principali sono racchiusi nelle mura e nel centro storico che ben si presta a camminate, anche di poche ore, ma che offrono uno spaccato cittadino che dall’epoca romana passa per quella medievale e moderna.
Uno degli itinerari cittadini più curiosi è quello che segue la linea dei più significativi luoghi di culto e che si sviluppa lungo un percorso di circa 2 Km tra vicoli, strade segrete, orti e giardini.
Collegiata dei Santi Pietro e Orso

Punto di partenza è la Torre dei Signori di Porta Sant’Orso. Stiamo per entrare nel Borgo medievale di Sant’Orso che ci porterà ad ammirare la Collegiata dei Santi Pietro e Orso. Un tempio che evoca il periodo paleocristiano, luogo simbolo della religiosità valdostana, ma anche chiesa funeraria privilegiata per secoli da nobili e potenti
Tra i tesori racchiusi in Sant’Orso anche il Quadrato magico. Si tratta di un tappeto musivo risalente all’XI-XII secolo e ritrovato durante una serie di scavi archeologici e ritenuto misterioso. Nel sottotetto, poi si può ammirare un ciclo di affreschi dell’XI sec. d.C. Da visitare anche l’annesso chiostro romanico coi 40 capitelli di marmo istoriati.
Poco distante ecco il Priorato rinascimentale della fine del XV secolo e il campanile romanico. In origine era una torre difensiva. Nelle immediate vicinanze sorge anche la piccola chiesa tardogotica, ma di origini paleocristiane, di San Lorenzo e il percorso sotterraneo che conduce all’area archeologica sotterranea.
Dal cimitero monumentale al Convento di Santa Caterina
Si prosegue lungo via Sant’Orso fino ad incrociare l’antico cimitero monumentale del Borgo di Sant’Orso. È il luogo di riposo per le più importanti personalità della cultura, della scienza e della politica valdostana, quindi andando a destra fino all’angolo nord-est della cinta muraria della Aosta romana, troviamo la torre quadrata dei Balivi. In questo complesso si amministrava la giustizia cittadina e, fino al 1984 era la sede carceraria cittadina.
Raggiungiamo via Guido Rey e il Convento di Santa Caterina del XIII secolo. All’interno dell’area sorgono i resti dell’anfiteatro romano di Augusta Praetoria. Ci accompagna all’entrata del convento un affresco quattrocentesco. Oltre le mura si vede il campanile della cappella, risalente al XIII secolo.

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Il percorso prosegue
Il nostro itinerario alla scoperta della Aosta sacra prosegue in via San Giocondo, tra edifici storici e alberi da frutta. Siamo nel percorso medievale che conduceva al quartiere ecclesiastico. Qui un tempo si godeva del diritto d’asilo.
Procediamo in direzione di piazza Roncas, che prende il nome dall’omonimo palazzo, una tra le più eleganti dimore cinquecentesche della città, di fronte si trova la sede del MAR, il Museo Archeologico Regionale. Questo edificio, ospitò l’ordine monastico delle Visitandine e durante il periodo napoleonico fu trasformato in caserma.
In via Martinet, superato un passaggio a volta siamo sul sagrato della chiesa di Santo Stefano, ovvero nell’area originariamente occupata dalla necropoli. l’edificio di culto ha facciata affrescata risalente alla metà del ‘700 ed è stato costruito utilizzando materiale di ripiego di origine romana.

Raggiungiamo quindi piazza della cattedrale, l’antica sede del Foro, superata la quale imboccata via Lostan, passiamo davanti al palazzo dell’Omonima famiglia, quindi ci incamminiamo verso la chiesetta di San Grato. Questo edifico risale al XIII secolo. Da qui continuiamo verso il Palazzo dell’Amministrazione Regionale, edificio costruito sulle strutture dell’ospedale Mauriziano risalente al 1773.
Dobbiamo adesso seguire via Festaz e ci incamminiamo per raggiungere una chiesetta. Siamo nell’area che un tempo era occupata dal Priorato di Saint-Bénin.
Il nostro tour si conclude poco distante, in piazza Chanoux, davanti al monumentale Hôtel de Ville (oggi sede del municipio), già chiesa gotica dell’Italia nord-occidentale.
Prima di lasciare Aosta ci concediamo un caffè in uno dei bar che animano la piazza principale della località valdostana.

Come arrivo ad Aosta
Aosta si raggiunge in automobile da Milano Autostrada A4 (Milano -Torino) quindi seguire il raccordo per la A5 (Torino-Aosta), casello uscita Aosta Sud. In treno: La stazione ferroviaria di Aosta è collegata con le stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa. In Aereo: L’aeroporto Corrado Gex è situato alle porte di Aosta, nella zona est del capoluogo regionale, e dista 2 km dal centro città.