Nascosta tra l’Appennino Ligure e quello Tosco-Emiliano, Pontremoli è una città dall’aspetto medievale. E’ considerata la porta d’accesso alla Lunigiana. Situata lungo la via Francigena, conserva un centro storico di notevole interesse. Così come la sua ricca cucina che la pone come una tappa imperdibile per chi ama la buona tavola, tra i famosi testaroli e il goloso Amor. Qui ogni anno si assegna il premio Bancarella. Dante Alighieri cita questo luogo nella Divina Commedia

Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Itinerario di visita a Pontremoli
- Il Duomo di Pontremoli
- Castello del Piagnaro e Museo delle Statue Stele a Pontremoli
- Oratorio di Sant’Ilario
- Il Campanone
- Ponte del Giubileo di Pontremoli
- Porta dei Seratti e Ponte del Casotto
- Villa Dosi Delfini
- Pontremoli, città del libro
- La Cucina di Pontremoli, tra Testaroli e Amor
- Cosa Non Perdere a Pontremoli
- Quando Andare a Pontremoli
- Come Arrivo a Pontremoli
- Info
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- San Quirico d’Orcia
Spunti di Visita
Quello della Lunigiana è un territorio affascinante e ancora poco esplorato dal turismo di massa. La fortuna per chi arriva qui è quella di trovare la Toscana autentica. È vero, siamo quasi al confine con la Liguria e a tavola, i sapori si possono anche mischiare, come i testaroli al pesto, ma scopriremo più avanti che è solo apparenza. Chi ama il trekking può sbizzarrirsi seguendo i sentieri della Via Francigena, la storica strada che collegava Canterbury, in Inghilterra a Roma e che transita proprio da qui.
Chi, percorrendo l’ autostrada della Cisa, non ha mai pensato al cartello con l’uscita Pontremoli? Una volta tanto, imboccata la vita che porta a questa località, ci siamo imbattuti in un luogo meraviglioso e inaspettato. Il centro storico è un po’ caotico perché aperto alle auto, ma è stata una scoperta. Ricco di monumenti, sapori e scorci panoramici, qui il tempo sembra essersi fermato. Ogni angolo cittadino racconta una storia antica.

Itinerario di visita a Pontremoli
Il nostro trekking cittadino si concentra sul centro storico, che a Pontremoli è inserito tra i due fiumi che bagnano la città e che all’altezza del parco si uniscono. Lasciata l’auto al parcheggio, la nostra visita inizia dal Duomo.
Il Duomo di Pontremoli

Siamo nel cuore del centro storico: in piazza Duomo sorge la concattedrale di Santa Maria Assunta risale al Seicento. Le sue forme sono in stile barocco, mentre l’ imminente facciata è ottocentesca. I lavori di costruzione risalgono all 1636. La chiesa sorse al posto dell’antico oratorio di S. Maria della Piazza, che fu demolito. All’interno la Cattedrale ospita preziosi affreschi e stucchi. Da notare la cupola decorata, ma anche le cappelle laterali. Diverse le opere. Da segnalare quelle di Ferretti, Meucci e Bottani. La piazza che si apre davanti alla chiesa è il punto perfetto per immergersi nell’atmosfera di questo. borgo.
Castello del Piagnaro e Museo delle Statue Stele a Pontremoli

Un altro punto fondamentale di Pontremoli è il Castello del Piagnaro. Lo si raggiunge imboccando una via in salita che parte a pochi passi dalla concattedrale. Salendo si scopre tutto il fascino autentico di questi luoghi, le case in pietra ci riportano ad un’epoca antica e suggestiva. L’antica fortificazione medievale domina la città. Deve il nome alle “piagne“, le lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti. Il castello è stato a lungo utilizzato con funzioni militari, quindi come scuola e abitazione privata. Dall’alto del Castello del Piagnaro il panorama è stupendo. Varcate il portone, ammirare la struttura e il cortile.

Il complesso attuale è caratterizzato dall’imponente mastio che risale agli inizi del XV secolo. Di fronte ecco il corpo di fabbrica, utilizzato in passato come caserma. La restante parte della costruzione è caratterizzata da strutture difensive sei-settecentesche. Oggi le sue sale ospitano il Museo delle Statue Stele Lunigianesi. Si tratta di affascinanti reperti archeologici dell’Età del Bronzo. La visita è un tuffo nella preistoria della Lunigiana. Queste figure scolpite appartengono a misteriose civiltà e ci parlano di culti antichi.
Oratorio di Sant’Ilario
Superato il castello, solo pochi passi per trovarci davanti all’oratorio di Sant’Ilario. Siamo nei pressi della porta che introduceva al borgo arrivando dalla vecchia strada del Brattello. L’edificio è di costruzione neoclassica. Iniziato nel 1883 e stato ultimato nel 1893. L’anno successivo venne collocata al suo interno la statua di Sant’Ilario. La chiesa di modeste dimensioni ha una navata unica, ma è ricca di stucchi ed affreschi da lasciare a bocca aperta.
Il Campanone
Tornando verso il centro, avrete notato, nei pressi del Duomo, una torte distaccata. Si tratta del Campanone di Pontremoli. È la torre simbolo della città. La sua costruzione risale al 1322 per volere di Castruccio Castracani degli Antelminelli La torre era la parte centrale di una vera e propria fortezza. La campana che si vede è stata posta qui fin dall’origine. Serviva per avvisare i cittadini di eventuali pericoli. Oggi il Campanone domina Piazza della Repubblica.
Ponte del Giubileo di Pontremoli
Pontremoli è attraversata dal fiume Magra che si divide in due. Sono diversi i ponti cittadini che uniscono le due zone del borgo. Passeggiando raggiungiamo quello del Giubileo che unisce i quartieri di Imoborgo e Castelnuovo. La struttura ha una notevole rilevanza storica. Il ponte Originariamente il ponte fu costruito in legno, in epoca medievale venne riedificato più volte a causa delle piene del fiume. Quello che vediamo oggi è la ricostruzione dopo la piena dell’anno 2000.

Porta dei Seratti e Ponte del Casotto
Scendendo verso il parco si trova una delle porte cittadine, ovvero Porta dei Seratti. Era collegata al ponte del Casotto che univa l’Imoborgo alla sponda occidentale del torrente Verde. Superate la porta e salite sul ponte. Andate fino quasi al termine e godrete dello stupendo panorama sul centro storico di Pontremoli.
Procediamo con ordine. Prima ammiriamo la Porta dei Seratti.

Tra il XI e il XII secolo Pontremoli era protetta da un sistema difensivo che si componeva di mura, torri e ponti fortificati. Una delle porte cittadine era la Porta dei Seratti. Era collegata al ponte del Casotto che univa l’Imoborgo alla sponda occidentale del torrente Verde. Deve il nome alla torre fortificata chiamata “Casotto”. La porta oggi è parte dello stemma comunale.
Superata la porta ecco il Ponte San Francesco
In origine era legato alla costruzione della chiesa di San Francesco. La struttura attuale del ponte è a schiena d’asino con archi in muratura. È il frutto delle ricostruzioni nel corso dei secoli.
Villa Dosi Delfini
Altra tappa imperdibile della visita a Pontremoli è la Villa Dosi Delfini. Si tratta di un capolavoro del barocco pontremolese. Oggi è una residenza privata, ma è visitabile su prenotazione. Nel grande giardino ci sono alberi secolari e statue.
Pontremoli, la città del libro

La cittadina lunigiana non è solo una meta culinaria o turistica, è anche la città del libro per antonomasia. L’Associazione dei librai di Pontremoli assegna il “Premio Bancarella”. Curiosamente il premio consiste in una ceramica artistica raffigurante San Giovanni di Dio, il santo spagnolo che fu anche un venditore di libri. Istituito nel 1952, si dice che vincere questo premio porti fortuna. Il primo vincitore fu Ernest Hemingway con “Il Vecchio e il Mare”. Pontremoli, così come la non molto distante Montereggio (qui il link all’articolo). Quello del libraio ambulante è un mestiere antico per i pontremolesi, che ci riporta a fine ‘800. Da qui partivano per vendere il loro prodotto nel Nord Italia.
La Cucina di Pontremoli tra Testaroli e Amor

Direi che la visita a Pontremoli è completa solo dopo aver assaggiato i piatti tradizionali di questa località. Curiosamente si può fare un pranzo completo se si parte dagli Sgabei, le frittelle salate di pasta. Sono servite con affettati misti della zona. Come primo ecco i Testaroli. E l’antica pasta contadina che viene cotta su “testi” di ghisa e successivamente condita con il pesto. Ma attenzione, quello pontremolese è una variante di quello ligure. È infatti preparato con basilico, olio e Parmigiano Reggiano. Non ci sono pinoli o aglio.
Per finire ecco l’Amor, il dolce tipico del posto. Si tratta di una crema insaporita con burro, buccia di limone, uova, tra due cialde. Detto così potrebbe far spaventare. È da assaggiare. Il tutto può essere annaffiato dai vini ad Indicazione Geografica Tipica che provengono dai vitigni come: Durella, Albarola, Trebbiano e Vermentino per il vino bianco. Oppure Pollera, Ciliegiolo, Groppello e Merlot per i vini rossi.
Cosa Non Perdere a Pontremoli
- La concattedrale di Santa Maria Assunta, la più importante chiesa cittadina che risale al Seicento.
- Il Castello del Piagnaro e il Museo delle Statue Stele, dove ammirare affascinanti reperti archeologici dell’Età del Bronzo.
- Il Campanone, il simbolo cittadino
- I testaroli e l’Amor, due tra i cibi tipici di Pontremoli.
Quando Visitare Pontremoli
Pontremoli non è una meta battuta dal turismo di massa e si può visitare in qualsiasi stagione. In ogni caso se programmate una visita, consiglio la primavera, quando si tiene la “Festa delle Giunchiglie” che si svolge a Maggio o l’estate con la Rievocazione storica medievale “Medievalis”. Quest’ultima si tiene in agosto.
Come Arrivo a Pontremoli
Pontremoli si raggiunge facilmente in automobile dall’Autostrada A15, uno degli svincoli e proprio quello che porta in città. In treno. La stazione cittadina, che si trova poco fuori dal centro storico è sulla linea ferroviaria La Spezia- Parma. L’aeroporto più vicino è quello di Pisa.
Info
Qui il link al comune di Pontremoli
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