L’itinerario per la scoperta delle opere aretine di Piero della Francesca, grande pittore rinascimentale italiano ci porta in provincia di Arezzo, in Toscana per ammirare alcune delle opere più significative di questo artista.
Piero di Benedetto de’ Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (12 settembre 1416 -12 ottobre 1492), fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.

Il percorso inizia dalla città di Arezzo per proseguire verso Monterchi, borgo natio della madre, e si conclude a Sansepolcro, luogo di nascita del pittore e matematico.

Storia della Vera Croce
Il punto di partenza del nostro tour è la Basilica gotica di San Francesco ad Arezzo, al cui interno è custodito il ciclo della “Storia della Vera Croce”. Lo si può ammirare nella Cappella Maggiore. L’opera, iniziata dall’artista fiorentino Bicci di Lorenzo, venne in seguito completata da Piero della Francesca tra il 1452 e il 1466, facendola diventare uno dei capolavori della pittura rinascimentale. Nella Cattedrale è presente anche un altro capolavoro del pittore aretino, ovvero l’affresco raffigurante Maria Maddalena. Si trova in fondo alla navata sinistra.
La città di Arezzo merita una visita, ma ci occuperemo di questo in altra occasione, ora, seguendo le tracce di Piero della Francesca, imbocchiamo la SS73 per dirigerci a Monterchi dove si trova un altro capolavoro del celebre maestro: la “Madonna del Parto”.
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La Madonna del Parto

Altro capolavoro del pittore rinascimentale è l’affresco dedicato alla “Madonna del Parto” che si trova in un museo costruito appositamente nel comune di Monterchi.
L’opera datata attorno al 1455, era stata pensata per essere ospitata nell’antica chiesa di Santa Maria di Momentana, un piccolo edificio di culto alle pendici della collina di Monterchi, era venerata soprattutto dalle donne partorienti, che si recavano fino alla chiesetta in pellegrinaggio. Nella seconda metà del 1700 il luogo venne trasformato nel cimitero della località aretina. Dagli anni ’90 del secolo scorso, La “Madonna del Parto” è collocata in un apposto museo creato in una ex scuola alle porta del borgo antico.
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Monterchi è un piccolo borgo che val la pena di essere visitato. Ne approfittiamo per fare un giro nella zona storica, il cui accesso si trova a pochi metri dal museo.

Borgo fortificato, che deve la sua fondazione al Castello di Mons Herculis, ovvero Monte Ercole, è dotato di una cinta muraria ancora esistente. Quello che vediamo oggi è opera di ricostruzione dopo alcuni terremoti. Nel nucleo storico ammiriamo la pieve romanica dedicata a San Simeone è stata ricostruita, ampliata e infine riedificata intorno al 1960. Al suo interno sono custodite diverse opere d’arte tra cui un Ciborio del tardo Quattrocento attribuibile ad Andrea Sansovino ed una Presentazione al Tempio di Durante Alberti.
Da ammirare, fuori dal borgo la cappella di santa Maria de Momentana (o de silva), già menzionata nel duecento e completamente riedificata nella seconda metà del 1900, mentre in località Le Ville, invece, si può visitare la chiesa di sant’Apollinare alle Ville risalente al XII secolo che conserva affreschi del XV e XVI secolo.
Anghiari
Lasciata Monterchi, e prima di arrivare a San Sepolcro, luogo natio e dove morì Piero della Francesca, raggiungiamo Anghiari, altro borgo fortificato arroccato sulla collina e famoso per una battaglia che qui si combatté nel 1440.

Si tratta di uno dei borghi più belli della provincia di Arezzo e merita senz’altro un visita.
Arroccato sulla collina, dalla piazza dedicata al capitano di ventura Baldaccio di Anghiari si raggiunge la prepositura di Santa Maria delle Grazie, edificata nel XVIII secolo e che conserva opere di pregio come una “Deposizione dalla Croce” del fiorentino Domenico Puligo, del 1515 ed una “Ultima Cena” di Giovanni Antonio Sogliani.

In Piazza del Popolo si affaccia il trecentesco Palazzo Pretorio che conserva la mole del Cassero, mentre da vicolo della Piazzola si raggiunge la Badia di San Bartolomeo Apostolo, edificio che ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli.
Nel quartiere Borghetto hanno sede il Palazzo Taglieschi, che ospita le sale del Museo Statale e la chiesa di Sant’Agostino di fine XII secolo, dalla facciata in arenaria e al ci interno si possono ammirare pregevoli stucchi quattrocenteschi.
Sansepolcro

Da Anghiari, percorrendo una lunga strada rettilinea, si raggiunge a Sansepolcro, luogo natio di Piero della Francesca, dove al Museo Civico si trovano quattro opere dell’artista: il Polittico della Misericordia (dipinto su tavola), San Ludovico (affresco), San Giuliano (affresco) e la Resurrezione (affresco).
Cinque motivi per fare questo percorso
- Per scoprire autentici capolavori di un maestro della pittura italiana
- Per riscoprire alcuni luoghi dove ha vissuto e lavorato Piero della Francesca
- Per vivere la Toscana autentica
- Per conoscere località uniche in Italia
- Per assaporar le prelibatezze enogastronomche della provincia di Arezzo
Come arrivo ad Arezzo
Arriviamo ad Arezzo dall’autostrada A1, Milano-Napoli, uscita Arezzo, mentre da Firenze o da Roma ci sono frequenti corse dei treni che fermano nella città aretina.
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