Chi vive o transita sulle rive del fiume Ticino, a cavallo tra Lombardia e Piemonte, si imbatte in diversi ponti. Alcuni sono moderni, come quelli sull’autostrada A4 Milano-Torino, altri sono vecchi manufatti, altri ancora sono costruiti in ferro e riportano all’epoca preindustriale.

Il passato
Da tempi lontanissimi l’attraversamento del fiume è stata una costante per le popolazioni che qui vivevano.
Già i romani cercarono il sistema di oltrepassare il fiume. Per superare l’ostacolo costruirono ponti di barche che permettessero il passaggio dei loro carri pieni di merci. A Bereguardo c’è ancora un (moderno) ponte costruito con questa tecnica. A volte i romani, per solcare il fiume cercavano varchi nelle secche che di tanto in tanto si formavano. ma non era la soluzione ideale, per passare dovevano aspettare l’eventuale secca del fiume.
Nel medioevo
Il periodo medievale è quello della costruzione dei primi ponti in legno. A Turbigo si può vedere il basamento della struttura presumibilmente databile attorno all’anno 1000. Sarebbe stata inserito nella tratta stradale che da Como transitava per Castelseprio e terminava a Novara.
I ponti in ferro

Tra il XIX e il XX secolo furono costruiti i ponti in ferro. Nel 1870 a Vigevano una simile costruzione permetteva il passaggio dei treni a vapore, mentre andando verso Sesto Calende su altre costruzioni simili transitavano i carri e le prime automobili.
I bombardamenti durante la II Guerra Mondiale
Durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale i ponti in ferro permisero il passaggio di eserciti e mezzi militari. Alcuni di questi ponti sono stati bombardati. A Tornavento di Lonate Pozzolo, nel museo a cielo aperto di via del Gaggio è possibile ancora vedere la scheggia di una bomba che è stata sganciata sul fiume Ticino nei pressi del ponte di Oleggio. Qui il post
La ricostruzione
Alcuni sono stati ricostruiti come quello di Turbigo, il cui progetto risale al 1864. La struttura bombardata dall’aviazione tedesca fu ricostruita nel 1952 così come quello di Sesto Calende. Entrambi sono a travata reticolare.
Stesso disegno per il Ponte di Oleggio, risale attorno al 1874. Aperto nel 1889, subì la stessa sorte di quello di Turbigo e Sesto Calende.

Curiosità
Questi ponti furono costruiti per il doppio passaggio auto e treno. Solo quello di Oleggio non è stato utilizzato a questo scopo.