Un trekking architettonico culinario alla scoperta di Mantova, tra Palazzo del Te e Sbrisolona
Città Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Mantova è una meta imperdibile per chi ama l’arte e l’architettura. Pensiamo al palazzo del Te e alla Camera degli Sposi. Possiamo ammirare la suggestiva skyline dai tre laghi artificiali che circondano la località. Questa città è anche famosa per la sua cucina. Qui si viene per i tortelli di zucca e per la Sbrisolona. Ma non solo. Con un trekking cittadino possiamo visitare i più importanti monumenti cittadini in una sola giornata.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Palazzo del Te
- Loggia delle Pescherie
- Piazza delle Erbe
- Rotonda di San Lorenzo
- Torre dell’Orologio
- Piazza Sordello
- Cattedrale di San Pietro Apostolo
- Palazzo Ducale
- Castello di San Giorgio
- La Cucina
- Come Arrivo a Mantova
- In Provincia di Mantova Lungo le Strade del Po
- Un’escursione alle Grotte di Cagno, alla scoperta di un tesoro nascosto tra Como e Varese
- Un tufo nelle grotte di Rescia
- Un Trekking da Torno a Montepiatto alla scoperta della Pietra Pendula
- Un trekking cittadino a Mantova tra Palazzo del Te, Sbirsolona e Torelli di Zucca
- Un trekking al Lago di Piano, alla scoperta della misteriosa Castel San Pietro
Spunti di Visita
Tre sono le cose per cui vale la pena andare a Mantova. La visita al Palazzo del Te con la sua Sala dei Giganti è imperdibile. Anche la Camera degli Sposi, che Mantegna ha realizzato al Castello di San Giorgio, merita attenzione. Infine, bisogna provare la Sbrisolona. Effettivamente quest’ultima non ha nulla di artistico. Se pensiamo al nome, non appare artistico. Gli ingredienti vengono spezzettati e sbriciolati per la preparazione.

Però è uno dei motivi per visitare la città sul Mincio. Ce ne sarebbe un quarto. Questo è il tour con il battello sul fiume. È meglio restare in città per 24 ore. Questa città inoltre ci dà modo di trovare suggestivi angoli per scattare foto eccezionali delle architetture più illustri.
A pensarci bene ci sarebbe anche un quinto motivo per una visita a Mantova. I tortelli di zucca sono un’ottima scelta. Tuttavia, qui cadiamo di nuovo nel culinario. E stare tropo a tavola fa ingrassare. D’altronde qui è così! La cucina come i capolavori artistici abbondano.
Le foto di questo articolo le ho ripescate da un vecchio archivio analogico
Palazzo del Te
Visitare la città di Mantova significa avere bene in mente l’itinerario per concentrare la visita su pochi, ma importanti elemento. Si parte dal Palazzo del Te. Diciamo subito che la visita è a pagamento. Qui il link per le info.

Siamo in uno dei luoghi simbolo non solo cittadini, ma italiani. Entrando si scoprono le sue diverse Camere, tra cui quelle Di Amore e Psiche. La Camera Di Amore e Psiche deve il suo nome alla famosa favola tratta dalla “Metamorfosi” di Apuleio. Questa favola è narrata sulla volta e nelle lunette.

La Camera dei Cavalli prende il nome dai ritratti dei destrieri. Questi ritratti sono dipinti a grandezza naturale nella parte inferiore delle pareti affrescate. La Camera dei Giganti offre la vista dell’affresco in cui Giove punisce i giganti. I giganti tentano di sostituirsi agli Dei.

Il palazzo costruito tra il 1524 e il 1534 fu commissionato da Francesco II Gonzaga all’architetto e pittore italiano Giulio Romano, una versatile personalità del Rinascimento e del Manierismo.
Loggia delle Pescherie
La seconda tappa del nostro trekking cittadino alla scoperta di Mantova è la Loggia delle Pescherie. Dobbiamo camminare un po’ prima di arrivare, ma ne vale la pena. Siamo in uno dei luoghi più pittoreschi della città, un tempo sede del commercio ittico. Furono commissionate dai Gonzaga a Giulio Romano nel 1536 ed erano collegate alle Beccherie, ovvero il macello pubblico. Quest’ultima struttura venne demolita nel 1872, creando un passaggio pedonale di cui venne salvaguardata una lunga fila di colonne.
Le Pescherie persero la loro funzione originaria verso la fine del XIX secolo, diventando però il toponimo dell’intera via . Ancora oggi possiamo vedere quel che resta, ovvero i due loggiati che si fronteggiano, ciascuno sormontato da un attico. Se capitate a Manto a di sabato, vicino alla Loggia si svolge il colorato Mercato Contadino del Lungorio.

Piazza delle Erbe
Altro luogo imperdibile della città di Mantova è Piazza delle Erbe. È un po’ il fulcro cittadino. Qui si svolge anche il mercato. Sulla piazza si affacciano importanti edifici come la Basilica di Sant’Andrea, la Rotonda di San Lorenzo e la Torre dell’Orologio. Se la Torre dell’Orologio è aperta, offre la possibilità di salire e ammirare uno stupendo panorama cittadino.

Ma andiamo con ordine. Cominciamo a visitare la Basilica di Sant’Andrea. Si tratta della più grande chiesa di Mantova ed è opera di Leon Battista Alberti. Sorto su un pre-esistene edificio religioso preromanico. Dopo il rinvenimento della reliquia, lo ampliarono. La reliquia è una fiala al cui interno ci sarebbe il sangue di Cristo. La tradizione vuole che la fiala arrivò a Mantova portata da un centurione romano.
La Basilica di Sant’Andrea ha facciata che ricorda un arco trionfale romano, mentre l’interno è a croce latina. La cupola è alta 80 metri ed è una delle più grandi d’Italia. Venne aggiunta nel 1732 da Filippo Juvarra. Il campanile gotico, invece, ospita 5 campane ottocentesche.
La cripta destinata ad accogliere la preziosissima reliquia è della fine del XVI secolo. Inoltre, i Gonzaga realizzarono la cripta per ospitare le sepolture. Ma non venne usata per quest’ultimo scopo.
Tornando alla Piazza. Questo era lo spazio in cui si svolgeva il mercato. Oggi invece, qui sorgono diverse botteghe e locali.
Rotonda di San Lorenzo
Prima di arrivare alla Torre dell’Orologio, si noterà alla sua destra, una costruzione di forma tonda. È la Rotonda di San Lorenzo, ovvero la chiesa più antica della città. Anche in questo caso, se la trovare aperta visitatela. L’edificio risale al 1082 ovvero al periodo in cui Mantova faceva parte dei domini della Contessa Matilde di Canossa.
La chiesa ha pianta circolare e presenta ancora tracce dell’originaria decorazione ad affresco. Gli affreschi dell’XI secolo sono di scuola bizantina. Un editto di Guglielmo Gonzaga la chiese al culto nel 1579 e inglobata in abitazioni private.

Torre dell’Orologio
Pochi passi e siamo davanti alla Torre dell’Orologio. Dalla cima, si può ammirare una meravigliosa vista sulla città. Inoltre, si può osservare il meccanismo del grande orologio astronomico. La toree ha origini nel Rinascimento e fu eretta fra il 1472 e il 1473 dall’architetto Luca Fancelli.
La porta al piano terreno è quella che permette di accedere al palazzo della Ragione.
L’orologio astronomico che si vede sulla facciata è del 1473, opera del matematico mantovano Bartolomeo Manfredi. Oltre a salire fino alla cima, all’interno della Torre è possibile vedere oggetti e ingranaggi utilizzati per l’orologio. La vista è a pagamento. Meglio prenotare. Qui il link
Piazza Sordello

Il trekking cittadino alla scoperta di Mantova ci porta in Piazza Sordello. Questa piazza è la sede del Duomo. Il Duomo è la cattedrale di San Pietro apostolo. Prima di visitare la chiesa, consiglio di passare sotto il Voltone di San Pietro. Si arriva da Piazza delle Erbe. Si tratta di una delle tre antiche porte d’accesso alla città. Da qui si ammira un bellissimo scorcio sulla Piazza.
Cattedrale di San Pietro Apostolo

La Cattedrale di San Pietro apostolo nel corso dei secoli fu ristrutturata anche a seguito di diversi incendi. Quella che vediamo oggi è la ristrutturazione di Giulio Romano. Egli modificò sostanzialmente l’interno, mantenendo intatte la facciata e le pareti perimetrali.
Il Duomo di Mantova è la somma di sovrapposizione di tre stili. La facciata è tardo barocca. Il fianco sinistro è in stile gotico. Il campanile è romanico. L’interno della cattedrale è a croce latina. Tra gli altari delle navate laterali si possono ammirare alcune pale realizzate dai più importanti artisti del manierismo mantovano. Al suo interno la cattedrale di San Pietro apostolo accoglie le spoglie di illustri personaggi cittadini.
Palazzo Ducale
Palazzo Ducale, è stata la residenza ufficiale dei signori di Mantova, i Bonacolsi, e successivamente quella principale dei Gonzaga. La maestosità del palazzo, così come lo vediamo oggi è legata al fatto che ogni duca ha aggiunto un’ala.
Palazzo Ducale di Mantova è una delle regge più estese d’Europa. Ha più di 500 stanze. Ci sono 7 giardini. Inoltre, ci sono 8 cortili (fonte wikipedia).
Nelle diverse sale dell’edificio sono conservate preziosissime opere d’arte di artisti del calibro di Tintoretto, Tiziano, Pisanello (suo il ciclo di affreschi di soggetto cavalleresco arturiano sulla battaglia di Louverzep) e Andrea Mantegna. Da ammirare la Sala del Labirinto, con soffitto a cassettoni e finemente decorata. L’ingresso al Palazzo Ducale di Mantova è a pagamento, qui il link per la prenotazione
Castello di San Giorgio

L’ultimo capolavoro che ci attende di questa lunga giornata mantovana è il Castello di San Giorgio. Il castello è annesso alla Corte Vecchia del Palazzo Ducale (si può acquistare il biglietto cumulativo per la visita). Francesco I Gonzaga commissionò l’opera a Bartonio da Novara nel 1395. L’opera venne ultimata nel 1406. Merita una visita sopattutto per la Camera Picta. La Camera degli Sposi è stata dipinta dal Mantegna tra il 1465 e il 1474.
La Cucina
Quello culturale non è l’unica motivazione che ci ha spinto a Mantova, c’è soprattutto l’aspetto culinario. Siamo infatti nella zona di produzione di due formaggi famosissimi: Grana Padano e Parmigiano Reggiano, rispettivamente a Nord e a Sud del Po. Poi i salumi mantovani, che qui si producono ancora come una volta.
Dalla fine del XVI secolo qui si coltiva una varietà di riso chiamata Vialone nano, ottimo per i risotti. Questa è terra di zucche e meloni (retato mantovano). Le prime finiscono nel piatto con i tortelli. E poi il famoso melone mantovano

Per quanto riguarda i dolci, l’eccellenza è la torta Sbrisolona. Questo dolce è duro ma friabile. Ha origini antichissime. È un vero e proprio toccasana. Poi la torta mantovana a base di i burro, mandorle e pinoli. Tutto questo è bagnato da vini. Includono Garda Colli Morenici e Lambrusco Mantovano. Lambrusco Mantovano è prodotto nella pianura del Basso Mantovano.
Come arrivo a Mantova
Mantova si raggiunge in automobile dall’Autostrada a A4 (Torino-Trieste). Si prosegue fino al bivio con la A22 (Brennero -Modena) in direzione Modena. L’uscita è Mantova Nord. In treno, La stazione di Mantova è sulla linea ferroviaria Verona-Mantova-Modena. L’aeroporto più vicino è quello di Verona.
Info
Link al Comune di Mantova
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