La nuova tappa alla scoperta della Sicilia Occidentale ci porta da Selinunte per la visita dell’Area Archeologica più estesa d’Europa, a Menfi
Siamo a metà del nostro cammino. Questa nuova tappa del tour alla scoperta della Sicilia Occidentale ci porta tra le rovine dell’antica città greca di Selinunte. L’area archeologica si trova sul territorio di Castelvetrano. Dopo, ci concederemo un bagno nella vicina spiaggia. Infine, partiremo per Menfi.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Area Archeologica di Selinunte
- Acropoli
- Agorà
- Gaggera
- Spiagge
- Menfi
- Il Centro Storico
- Tour della Sicilia Occidentale, prima tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, seconda tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, terza tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, quarta tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, quinta tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, sesta tappa
- Tour della Sicilia Occidentale, settima tappa
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Spunti di Visita
Questa tappa del tour della Sicilia Occidentale ci porta alla scoperta di una delle più belle aree archeologiche dell’Isola. Quella di Selinunte. Passeremo buona parte della giornata per visitare la vasta area che conserva diversi reperti dell’antica città greca e della necropoli. Il consiglio spassionato è quello di portare sufficienti scorte di batterie della reflex o power bank per il cellulare. Ovunque vi giriate c’è qualcosa da fotografare.

Per finire, ci regaleremo un bel tuffo in mare. La spiaggia dell’ex porto antico di Selinunte si raggiunge dal vicino comune di Triscina. Vi assicuro che vedere in lontananza i templi è qualcosa di impagabile. Se capitate in spiaggia in una giornata in cui c’è poca gente, ve la godrete al massimo.
Area Archeologica di Selinunte
Non voglio rubare il lavoro alle guide turistiche locali. Vi consiglio di contattarle per una visita completa all’area archeologica di Selinunte. Siamo nel parco archeologico più grande d’Europa. Conserva l’antica città greca con le mura, le vie principali con le abitazioni, ma anche templi e santuari.

Il tour all’interno del parco archeologico di Selinunte dura circa due ore. Qui il link al sito ufficiale per prenotare il biglietto. La visita si effettua a piedi. Consigliate scarpe comode, cappello, l’immancabile scorta d’acqua e naturalmente la reflex.
Il Parco Archeologico di Selinunte ha un’estensione di circa 377 ettari in cui si vedono i resti della grandiosa città, gli edifici pubblici e quelli privati, ma soprattutto si intuisce l’organizzazione urbanistica della città messa a punto dai Greci dal momento della colonizzazione del luogo
Acropoli
Da non perdere l’Acropoli, con il grande santuario che sorge sulla parte meridionale del promontorio. L’abitato è suddiviso in isolati, tutti definiti dalle strade principali (Plateiai) e da quelle secondarie (Stenopoi). Imponenti anche le mura di fortificazione che risalgono al periodo ellenistico-punica.
Agorà

L’Agorà si trova a nord dell’Acropoli. È considerato il centro politico e sociale della città. Sulla Collina Orientale si trova un altro santuario. Questa zona è caratterizzata dalla presenza di tre monumentali templi (noti come E, F, G).

Gaggera
Ad ovest, ecco la Gaggera. Ospita l’importante Santuario di Demetra Malophoros, il Santuario di Zeus Meilichios, il Tempio di Hera Matronale e il Tempio M.

Nell’Area Archeologia di Selinunte è possibile vedere anche il Battistero Bizantino. Si trova presso la foce del fiume Modione, ad ovest dell’Acropoli. Per completare la visita si può visitare il Baglio Florio dove sono conservati diversi reperti archeologici. Infine ecco il i resti del tempio Y, ovvero dell’antica architettura dorica.
Spiagge

Dopo la visita all’Area Archeologica di Selinunte a Castelvetrano, non ci resta che fare un bel bagno in mare. Possiamo approfittare delle spiagge della zona. A Selinunte ci sono spiagge dalla sabbia dorata come quella della Riserva Asinello, alla foce del Fiume Belice. Poco più avanti ecco quella della foce del Fiume Belice. È lunghissima e caratterizzata da sabbia bianca.

La Pineta si trova nei pressi di Marinella di Selinunte, poco lontano da Menfi e con una bellissima vista delle rovine dell’antica città.. Anche in questo caso sabbia chiarissima. Si accede da un sentiero. La Spiaggia Scalo di Bruca, invece, è la più frequentata, sorge vicino ai porticcioli della Marinella di Selinunte.
Menfi
Dopo un bagno ristoratore il viaggio alla scoperta della Sicilia Occidentale ci porta a Menfi. Una città pesantemente colpita dal terremoto che nel 1968 sconvolse il Belìce. La città merita comunque una visita. Noi ne abbiamo approfittato per pernottare.

Il Centro Storico
Fulcro di Menfi è Piazza Vittorio Emanuele III dove si affaccia Palazzo Pignatelli. Fu eretto nel 1638 per volere di Diego Aragona Tagliavia. Occupa l’area del Castello di Federico II di Svevia. Il castello sorse su un precedente insediamento islamico.
Il Castello Svevo e la Torre Federiciana furono costruiti nella zona di caccia del basso Belìce.
La torre è stata ricostruita dopo il sisma.
Da visitare sicuramente la Chiesa Madre o Chiesa Sant’Antonio di Padova che fu ultimata nei primi anni del 1700. Ha pianta a tre navate ed è ricca di opere d’arte. Meritano uno sguardo anche la Chiesa di San Giuseppe e la vicina chiesa di Gesù e Maria. Si tratta di un elemento settecentesco che ha invece resistito al sisma del 1968

Tra gli altri edifici cittadini, il Palazzo Ravidà è esempio di neoclassico. È stato realizzato in pietra arenaria alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Ravidà Ferrantelli come residenza estiva. Casa Planeta, già di proprietà della famiglia Bivona, che alla fine dell’Ottocento venne ampliato e ristrutturato.
Tra e altre chiese ecco il Collegio di Maria SS. Annunziata dei primi dell’Ottocento. Fu costruito con lo scopo di istruire le fanciulle di Menfi. La Chiesa della Beata Maria Vergine della Consolazione o Chiesa del Purgatorio ci riporta al 1700. La statua lignea della Madonna della Consolazione, cui è dedicata oggi la chiesa, è conservata sull’altare maggiore.
Infine ecco la Porta del Sole. Si trova all’ingresso Nord di Menfi ed è l’emblema della nuova città.
Qui il link per saperne di più su Menfi
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