Un trekking tra la natura e l’archeologia mineraria ci porta alla scoperta delle orchidee selvatiche della Val di Cornia
La Val di Cornia, che si estende nell’estremo lembo meridionale della provincia di Livorno, è una destinazione affascinante per gli amanti della natura e della storia. Ci troviamo anche nel cuore del Parco archeominerario di San Silvestro, un’area ricca miniere e bellezze naturali. I sentieri qui offrono un’opportunità unica per scoprire le miniere, la loro storia ed anche le orchidee spontanee che nascono e fioriscono in questo territorio unico.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Le Orchidee del Parco
- Il Periodo
- La Leggenda
- Il trekking
- Come arrivo a Campliglia Marittima
- Info
- Trekking tra le miniere di San Silvestro
- Vivere un giorno a Tellaro tra mare, natura e la buona cucina ligure
- Viaggio nella Sicilia Occidentale, tappa nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro
- Una passeggiata “romana” al parco Archeologico di Sepino
- Una gita tra le vette alpine all’incantevole Lago di Agaro all’Alpe Devero
- Un’escursione alle Grotte di Cagno, alla scoperta di un tesoro nascosto tra Como e Varese
Spunti di Visita
Per un trekking rilassante o per chi ama la fotografia naturalistica, quello della scoperta delle orchidee della Val di Cornia è un appuntamento da non mancare. Se poi alla “passeggiata” tra la natura aggiungiamo anche la visita al parco archeominerario di San Silvestro, uniamo una pagina di storia al dilettevole. Questo percorso è ideale nel periodo della fioritura di questo particolare fiore, che avviene in due stagioni dell’anno. D’estate, invece è un semplice, anche se un po’ faticoso trekking alla scoperta di questo lembo d’Italia.
Le Orchidee del Parco
Premessa, io ho visitato il Parco archeominerario di San Silvestro d’estate ed è qui che ho scoperto che è noto anche per la sua varietà di orchidee selvatiche, particolarmente visibili durante le escursioni che si snodano tra le pendici del monte Calvi e le colline circostanti. La roccia calcarea di cui è composta la montagna offre un habitat ideale per molte specie, soprattutto orchidee.
Le foto dei fiori di questo articolo non rappresentano le orchidee che si trovano in Val di Cornia, sono solo a titolo d'esempio

Questo tipo di fiore è affascinante per la sua bellezza e per i segreti biologici che nasconde. Queste piante bulbose hanno sviluppato sofisticate strategie adattative e riproduttive. Alcuni di questi fiori riescono ad imitare l’addome degli insetti per attirare gli impollinatori, mentre altri li richiamano con i loro colori vivaci.
Il Periodo
Quando ammirare la stupenda fioritura di queste orchidee? Il periodo migliore, ovvero la finestra temporale per la fioritura di ogni specie è molto breve ed è compresa tra la fine dell’inverno e gli ultimi giorni di maggio. In questo periodo le orchidee della Val di Cornia mostrano tutta la loro bellezza.

Se vi siete persi la fioritura primaverile, in autunno esiste un’altra opportunità, quando i delicati fiori bianchi della Spirantes spiralis sbocciano all’inizio della stagione autunnale. Si tratta di un evento raro per la zona.
La Leggenda
Le orchidee del monte Calvi da sempre ispirano storie e leggende locali. Una in particolare, quella della giovane Ubertenga, risale all’epoca delle incursioni saracene in Val di Cornia. Racconta la storia della giovane figlia del vasaio Admut. In un tragico mattino d’autunno, i pirati saraceni sbarcarono sulle spiagge di fronte al monte Calvi, seminando distruzione nei villaggi. Ubertenga e suo padre furono uccisi vicino alla loro casa, ma dalle gocce di sangue della giovane nacquero fiori mai visti prima, regalandole un’immortalità floreale.

Una storia che probabilmente ha preso ispirazione dal fascino delle orchidee che si trovano lungo le pendici del monte e che chi ha la fortuna di ammirare resta estasiato. Non pensate a questo fiore, ai suoi colori paragonandolo a quello che viene venduto nei vivai. Non c’entra assolutamente.
Il trekking
Al punto di informazioni del Parco archeominerario di San Silvestro, potrete trovare tutte le info sui percorsi che partono da qui e conducono alla scoperta non solo di una ricca varietà di flora, ma ci permettono, se abbinata alla visita delle miniere, di fare un viaggio nel tempo, tra natura e storie antiche.

Uno dei percorsi alla scoperta delle orchidee della Val di Cornia inizia da Campiglia Marittima. Nel centro del Borgo medievale si può visitare la Rocca che domina la Val di Cornia. Proprio davanti alla Rocca inizia il sentiero N.50. Tre chilometri di saliscendi che portano a ridosso della vetta del monte. Imboccate la strada a sinistra e poi subito quella a destra per raggiungere il sentiero n.3 la cui salita vi porta sulla vetta del monte Calvi. Siamo a 646 metri sul livello del mare.
Per questo trekking sono consigliate scarpe da trekking, bastoni e soprattutto acqua.
Come arrivo a Campliglia Marittima
Campiglia Marittima si raggiunge dalla A12 Genova- Rosignano e proseguendo lungo la Variante Aurelia, la SS1, in direzione San Vincenzo, quindi la Sp 20 fino a destinazione. La stazione ferroviaria più vicina è quella di San Vincenzo sulla linea Livorno-Roma. Da qui si prosegue in bus. (CTT nord Livorno ) L’aeroporto più vicino è quello di Pisa.
Info
Parte delle info di questo articolo sono prese dal sito ufficiale dei Parchi della Val di Cornia.
RIPRODUZIONE RISERVATA
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