Il castello di Agliè, in provincia di Torino, dalla nobile storia dei Savoia alla fiction televisiva Elisa di Rivombrosa
Un castello, i suoi fasti, il decadimento e la rinascita grazie ad una fiction televisiva, è il castello di Agliè che sorge in provincia di Torino, dove negli scorsi anni sono state registrate diverse scene della fiction televisiva Elisa di Rivombrosa.

Parlare del Castello di Agliè, è per chi ama le fiction televisive, ricordare la prima serie di Elisa di Rivombrosa. Sì perché diverse scene sono state girate proprio in questa location che dista circa 40 chilometri da Torino. Per il maniero, questa opportunità è stata la svolta epocale, infatti, l’essere inserito nella storia delle serie televisive lo ha aiutato a rilanciarsi. Una struttura il cui nucleo originario risale al Medioevo e alla famiglia dei San Martino.
Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La particolarità del castello di Agliè
- Un castello dalla grande storia
- Il percorso di visita
- Il parco
- Cinque motivi per visitare il castello di Agliè
- Come arrivo al castello di Agliè
- Audioguida del castello di Agliè
- Audioguida della storia del fantasma
- Video
Consigli di viaggio
Visitare il Castello di Agliè significa fare una piacevole scoperta. Si tratta di un castello atipico nella sua forma, se pensiamo ai classici manieri con torri e merlature. Questo sembra più una lussuosa villa che una fortificazione. Eppure le sue sale sono tutte molto interessanti e diverse tra loro. La particolarità del castello è quella che la visita è guidata, ma non sempre si possono visitare le tutte le sale in contemporanea. Salvo in rare occasioni, la visita comprende solo parte del castello. Quello che si vede, merita il prezzo del biglietto.
La particolarità del castello di Agliè
La differenza tra il castello di Aglié e gli altri è quella della visita. Le sale sono tutte visitabili, ma a rotazione, nel senso che pagando il biglietto per la visita (sempre guidata da un addetto locale, non da una guida turistica) si possono vedere solo alcune delle sale e non tutte. Così, se si vuole ammirare l’intera struttura, occorre visitarlo più volte (secondo un calendario prestabilito). Solo in alcuni casi le stanze sono aperte tutte e contemporaneamente.
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Un castello dalla grande storia
Diciamo subito che della costruzione originaria rimangono solo pochi resti in muratura. Importanti lavori di trasformazione furono realizzati nel 1646, mentre dopo l’acquisto del castello da parte dei Savoia, nel 1763, ecco una riqualificazione affidata all’architetto Birago di Borgaro, che si avvalse della consulenza dei fratelli Ignazio e Filippo Collino per le fontane e dello stuccatore luganese Giuseppe Bolina per i decori. Mentre per il rifacimento del giardino i lavori vennero affidati a Michel Benard. La storia di questo castello ci riporta anche alla dominazione napoleonica. In questo periodo fu trasformato in ricovero per poveri mentre il parco venne lottizzato e venduto a privati. Solo nel 1823, quando i Savoia rientrarono in possesso del Castello, furono completati i lavori di ristrutturazione dell’edificio. Nel 1939 lo Stato acquistò dalla Casa Reale il castello che venne adibito a museo.

Il percorso di visita
Il percorso di visita, che non è libero, ma sempre accompagnato, si snoda tra le molte sale, circa trecento, tra cui il salone da ballo interamente affrescato, le cucine, la quadreria che include una preziosa collezione di reperti archeologici. La Sala delle Colonne è la prima che si visita, è stata adibita a biglietteria. Entrando sulla sinistra si noterà una finta scalinata ottenuta con l’effetto trompe-l’œil.

Tra le stanze più interessanti del castello di Aglié, quella della Caccia con stucchi che raffigurano scene e trofei. Si possono ammirare due tele del pittore francese Berger (1816) del re Carlo Felice e della regina Maria Cristina di Borbone, lo Studio del Duca di Genova, il Salone da Ballo, la Sala Tuscolana, che raccoglie reperti provenienti dal territorio dell’antica città di Tuscolo, presso Frascati e quella delle Dame.
Altre interessanti sale da visitare sono: quella della Musica, quella degli Stucchi, quella Gialla e quella Blu. Nella Galleria delle tribune si trovano i dipinti dei cavalieri dell’Ordine dell’Annunziata: 72 ritratti commissionati dalla regina Maria Cristina tra il 1845 e il 1847, opera per la maggior parte del pittore astigiano Michelangelo Pittatore e dei pittori Frigiolini, Malnate e Pratesi.
Il parco

Il Castello di Agliè dispone di un grande parco che lo circonda su tre lati. Nel 1839 il parco venne sistemato con giardini all’italiana e all’inglese che risultano organizzati in terrazze su tre piani. All’ingresso la fontana settecentesca simboleggia la Dora Baltea che si getta nel Po. L’opera è di Ignazio e Filippo Collino. Intorno al castello sono presenti altri edifici rurali seicenteschi e settecenteschi.
Cinque motivi per visitare il castello di Agliè
- Per ammirare uno dei più interessanti castelli del Piemonte
- Per la bellezza delle sue sale
- Per andare alla ricerca del fantasma
- Per visitare il suo incantevole parco
- Per andare sul set dove sono state girate diverse scene di Elisa di Rivombrosa
Come arrivo al Castello di Agliè
Si arriva ad Agliè in automobile dall’Autostrada A5, uscita San Giorgio Canavese, quindi si prosegue seguendo le indicazioni per Agliè.