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Alla Scoperta di un Comune dal Nome Breve: Re, Un Gioiello nella Val Vigezzo

Re, panorama - Turista A Due Passi Da Casa

Scopriamo Re, visitiamo il suo leggendario santuario e scopriamo uno dei comuni italiani col nome più corto

Immerso tra le montagne verdi del Verbano Cusio Ossola, a circa 700 metri sul livello del mare, eccoci a Re, un piccolo comune che, con i suoi 783 abitanti, rappresenta l’ultima tappa italiana prima del confine svizzero, distante solo 7 chilometri. Siamo in un borgo ricco di storia, devozione e bellezze naturali che merita di essere scoperto in tutta la sua autentica semplicità.

Contenuto dell’Articolo

  1. Spunti di Visita
  2. Toponomastica
  3. Il Santuario della Madonna del Sangue
  4. La Chiesa di San Maurizio
  5. La leggenda del Miracolo
  6. Tra le Vie di un Borgo Autentico
  7. Natura
  8. Curiosità
  9. Come Arrivo a Re
  10. Info
  11. Santa Maria Maggiore
  12. Malesco

Spunti di Visita

Andando alla ricerca dei luoghi storici della Valle Vigezzo, superata Santa Maria Maggiore, ci imbattiamo nel piccolo comune di Re, parcheggiata la macchina, giriamo senza una meta tra le vie del centro storico per scoprire un luogo dove la storia e la natura si fondono in un abbraccio armonioso. Tra i suoi simboli devozionali ecco il Santuario della Madonna del Sangue.

Re, panorama sui monti – Turista A Due Passi Da Casa

Ma Re è anche il punto di partenza per diversi percorsi di trekking che ci portano sul Monte Dissimo. Non a caso, proprio dalla frazione Dissimo, parte un percorso ad Anello che ci porta in cima al Monte Rotondo. Si può passeggiare in riva al fiume Melezzo e godere della natura che circonda questo luogo. Ma anche semplicemente arrivare qui, sedersi ai tavolini di un bar e godere del relax che questa località ci offre.

Toponomastica

Re, santuario, visto da lontano - Turista A Due Passi Da Casa
Re, santuario, visto da lontano – Turista A Due Passi Da Casa

Un paese dal nome strano, solo due lettere, Re, uno dei pochi in Italia. Il nome ha origini toponomastiche che si collegano al termine “Rì”, derivante da “rivus”, in riferimento ad un piccolo torrente che scorre nelle vicinanze e confluisce nel più grande fiume Melezzo. In alcuni documenti antichi, invece, questo toponimo è collegato a “rex” o “regium”, forse con l’intento di nobilitare questo piccolo centro della Val Vigezzo.

Il Santuario della Madonna del Sangue

Re, santuario, interno - Turista A Due Passi Da Casa
Re, santuario, interno – Turista A Due Passi Da Casa

Non possiamo visitare Re senza entrare nel suo maestoso santuario, detto dei Miracoli e dedicato alla Madonna del Sangue. Questa imponente chiesa fu deificata dopo un miracolo avvenuto nel 1494. Un evento straordinario. La tanta devozione popolare portò all’edificazione di un primo santuario a navata unica grazie all’impulso dato dal Vescovo Bascapé dopo la sua prima visita pastorale del 1596.

La costruzione fu alquanto difficoltosa a causa della povertà dei mezzi. Per far fronte alle spese vennero venduti terreni, fatte raccolte fondi in tutta la Diocesi, ma alla fine il progetto venne realizzato, anche se il vescovo Bascapé riuscì a vedere solo una parte del Santuario “in fase già avanzata” nella sua terza visita pastorale del 1609. L’edificio venne consacrato dal Vescovo Volpio nel 1627.

Re, panorama sul borgo - Turista A Due Passi Da Casa
Re, panorama sul borgo – Turista A Due Passi Da Casa

L’attuale forma risale al 1958. La Basilica di stampo neobizantina, progettata dall’architetto Edoardo Collamarini di Bologna. È stata costruita quasi interamente in pietra locale e insignita da Pio XII col titolo di basilica minore. Si tratta di una basilica imponente. La sommità della cupola con la gigantesca croce raggiunge i 51 metri d’altezza. All’interno è sostenuta da 16 colonne. Si può accedere dal grande portale centrale e da altri quattro minori laterali con porte in bronzo. A completare il tutto ben 31 finestre di stile gotico, mentre altre 40 sono disposte in cerchio sulle due balconate nel tamburo della cupola.

La basilica è decorata da vetrate istoriate, realizzate da Costantino Ruggeri. Da ammirare gli stucchi della volta di S. Maurizio che fanno da cornice barocca agli affreschi di Carlo Mellerio. Sull’altare l’affresco del miracolo, mentre dietro l’altare si accede alla cripta. Invece dietro al presbiterio il santuario si innesta con la Chiesa di san Maurizio.

La Chiesa di San Maurizio

Connessa al Santuario ecco la Chiesa di San Maurizio. A navata unica, è caratterizzata dalla presenza di tre altari. La facciata dell’edificio sacro è anticipata da un portico, formato da quattro coppie di colonne e protegge gli affreschi dei Santi Maurizio e Giorgio

Accanto al santuario, si trovano la “Casa del pellegrino”, edificata alla fine dell’Ottocento, e un museo diocesano al cui interno sono custoditi preziosi reperti legati alla storia religiosa del luogo.

La leggenda del Miracolo

Si narra che in un tardo pomeriggio del 29 aprile 1494, un evento miracoloso cambiò per sempre la vita della piccola comunità di Re. Tale Giovanni Zucono, noto per il suo carattere impulsivo, scagliò con rabbia una piodella, una pietra, contro un affresco della Madonna del Latte sulla facciata della chiesa parrocchiale, colpendo in pieno l’affresco della Madonna.

Il sasso finì proprio in mezzo alla fronte, provocando una frattura a forma di “X”. Nella notte, due passanti notarono un insolito chiarore, come una candela accesa, provenire dal porticato della chiesa. L’indomani, il sacrestano scoprì che l’affresco della Madonna sanguinava dalla ferita.

La notizia fece il giro dell’abitato e della valle in poco tempo, attirando una moltitudine di persone. Il prodigio del sangue fu interpretato come un segno divino. Qualcuno parlò di un presagio delle calamità imminenti, qualcun altro di un messaggio di speranza e protezione per gli abitanti della valle.

Un evento straordinario per gli abitanti del villaggio che è testimoniato anche da due documenti dell’epoca firmati dai podestà della valle e da diversi notai. Oggi, il miracolo di Re è ricordato come un evento straordinario di fede e devozione e attira visitatori e pellegrini che cercano di rivivere quell’antico momento di grazia divina.

Re, santuario, esterno - Turista A Due Passi Da Casa
Re, santuario, esterno – Turista A Due Passi Da Casa

Tra le Vie di un Borgo Autentico

Visitato il santuario ci concediamo una passeggiata tra le viuzze di Re. Ogni angolo del paese racconta una storia di devozione e tradizione. La visita di questa località si completa con le frazioni di Folsogno, Dissimo e Olgia, che insieme all’abitato principale, contribuiscono a creare un’atmosfera di quiete e autenticità.

Natura

Re, ponte sul Mallione - Turista A Due Passi Da Casa
Re, ponte sul Mallione – Turista A Due Passi Da Casa

Un altro fattore che ci spinge a passare almeno una giornata a Re è la bellezza della Natura. Le montagne che circondano questo comune sono ricoperte da boschi di faggi e pini e sono meta per i cercatori di funghi durante la stagione propizia. Saltuariamente la boscaglia lascia spazio ai prati, dove si pratica ancora oggi il taglio del fieno, trasportato a spalla con gerle, come vuole la tradizione.

Curiosità

Re è uno dei comuni italiani con il nome più corto. Gli altri sono Lu, che si trova in provincia di Alessandria, Ne, in provincia di Genova, Ro, in provincia di Ferrara e Vo’ in provincia di Padova.

Come Arrivo a Re

Re si raggiunge dall’Autostrada A26 Genova- Gravellona Toce in direzione di quest’ultima località, quindi si prosegue sulla Strada Statale del Sempione fino all’Uscita Masera, quindi seguendo la SS337 fino a Malesco, quindi deviazione per Re

Info

Qui il link del Comune di Re

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