Santa Maria Maggiore è la valle dei pittori e degli spazzacamini, ma questo è il luogo dove è nata l’acqua Mirabilis, ovvero l’Acqua di Colonia

Santa Maria Maggiore, piccolo borgo della Valle Vigezzo, al confine del Parco Nazionale della Val Grande e una tra le destinazioni turistiche montane del Piemonte. Siamo nella Valle dei pittori e degli Spazzacamini, ma anche nel luogo dove è nata l’acqua Mirabilis, ovvero l’acqua di Colonia.
Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Scuola di Belle Arti
- Museo dello Spazzacamino
- Casa del Profumo Feminis-Farin
- L’Aqua Mirabilis
- Le Chiese
- Torre de Rubeis
- Villa Antonia
- Casa mandamentale
- Gastronomia
- Cinque motivi per visitare Santa Maria Maggiore
- Come arrivo a Santa Maria Maggiore
- Podcast
- Sulle strade del Natale, i Mercatini del Piemonte

Consigli di viaggio
Tra le più belle località piemontesi, Santa Maria Maggiore e la patria dei pittori. Solo una visita vi farà capire il perché è definita così. Patria degli Spazzacamini è un luogo predetto da chi ama il trekking. Diverse sono le possibilità e i percorsi. Anche la cucina tipica offre prodotti unici come il tipico prosciutto o i formaggi. Questa è una destinazione per tutti, dalle famiglie alle coppie in cerca di tranquillità.
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Scuola di Belle Arti
Un tour ci porta alla scoperta del borgo di Santa Maria Maggiore tra edifici storici come la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” che è nata per la volontà di uno dei numerosi pittori ritrattisti emigrati dalla Valle Vigezzo: Giovanni Maria Rossetti Valentini. L’artista aprì una scuola gratuita per insegnare ai ragazzi le basi del disegno, della pittura e dell’ornato. Oggi la Scuola ospita un vero e proprio tesoro artistico.
Museo dello Spazzacamino

Santa Maria Maggiore e anche la sede “naturale” degli Spazzacamini che qui si danno appuntamento ogni anno per una serie di colorate manifestazioni e non solo. All’interno del parco di Villa Antonia sorge il
Museo dello Spazzacamino che rende omaggio alla memoria di questo antico lavoro. Le sue sale ospitano oggetti e attrezzi di lavoro, abiti e immagini che raccontano la storia dei vigezzini che hanno girato il mondo per praticare questo mestiere.
Casa del Profumo Feminis-Farin
Se si pensa agli Spazzacamini, al loro lavoro, alla fuliggine che si deposita sui loro abiti e nei loro polmoni, la Casa del Profumo Feminis-Farina è invece l’esatto opposto, dà l’idea di pulizia e bellezza. Ed è da qui che partiamo per raccontare la storia dell’essenza più celebre al mondo: l’acqua di Colonia. Porta il nome di un’altra città, una città tedesca, ma di fatto è nata a Santa Maria Maggiore.
Sulla nascita dell’acqua di Colonia, o meglio l’Aqua Mirabilis, aleggiano aneddoti e storie.

L’Aqua Mirabilis
Tutto ci riporta ad un vigezzino, Giovanni Paolo Feminis, nato a Crana, una frazione di Santa Maria Maggiore, nel 1666 che un giorno, per cercare fortuna, lasciò la valle per emigrare in Germania. Prima a Rheinberg, poi a Magonza e infine a Colonia. Qui inventò e cominciò a vendere la sua aqua mirabilis. Inizialmente era ritenuta un antidoto a diversi mali, così come fu riconosciuta efficace da diversi medici del tempo e dalla stessa Università di Colonia. Poi, questa acqua miracolosa divenne un profumo di successo, ricercato in tutto il mondo.
L’Acqua di Colonia ebbe successo anche grazie ad un mercante, Giovanni Maria Farina, amico di Feminis e anch’egli di Santa Maria Maggiore ed anche lui emigrato. A Maastricht, nei Paesi Bassi, che alla morte dell’amico, continuò la commercializzazione del prodotto.
Feminis morì in Germania, ma Santa Maria Maggiore lo ricorda come un benefattore. Diverse opere della valle sono state realizzate grazie anche alla sua beneficenza: dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore alla chiesa di Crana.
Le Chiese
Santa Maria Maggiore non è solo questo. Nel borgo sorgono diverse chiese come la Parrocchiale di Maria Santissima Assunta, ad ampia navata ed affrescata da due importanti pittori vigezzini: Lorenzo Peretti di Buttogno e Giuseppe Mattia Borgnis di Craveggia. È
considerata tra le chiese più belle e grandiose dell’Ossola

Le Chiese di San Giovanni Evangelista e di San Rocco si trovano nella frazione Crana, la prima risale al 1483. Venne riedificata nel 1744 e i costi furono coperti da Gian Paolo Feminis, La pala sull’altare maggiore è del XVII secolo e raffigura san Giovanni Battista e la Vergine, mentre l’affresco della cupola fu dipinto da Giuseppe Mattia Borgnis nel 1745. L’oratorio di San Rocco fu costruito per ex voto dalla popolazione di Crana dopo la peste del 1500.
Risale alla metà del ‘600 la Chiesa di San Lorenzo a Buttogno, piccola frazione di Santa Maria Maggiore. L’affresco del catino absidale raffigurante il trionfo di San Lorenzo, risale al 18p3 ad opera del pittore vigezzino Lorenzo Peretti nel 1803.
Torre de Rubeis
In Piazza Risorgimento si erge la Torre de Rubeis, risale al XIV secolo. Appartenuta alla potente famiglia locale, ospita oggi una collezione privata di 136 disegni che riproducono le antiche case della Valle Vigezzo.
Villa Antonia
Villa Antonia, costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Rossetti, è attualmente la sede del comune. Ispirata agli edifici transalpini, ha tetto spiovente e i tasselli sottogronda decorati. È arricchita da diversi affreschi. Pregevoli i vetri piombati dipinti con motivi naturalistici e realizzati a Zurigo nel 1780. Nel parco della Villa i faggi rossi che fanno contrasto cromatico con le altre essenze verdi.
Casa mandamentale

in piazza Risorgimento si nota la Casa mandamentale, o vecchio municipio. L’edificio è decorato con colori geometrici ed è composto da una torretta laterale, dalle vecchie prigioni, ma anche, nella parte più antica, dalla piccola sala con gli archi a tutto sesto del XVII secolo. Infine la parte rivolta a sud è del XIX secolo.
Gastronomia
Sono diversi i prodotti tipici della gastronomia vigezzina: il prosciutto montano vigezzino, leggermente affumicato e prodotto seguendo un’antica ricetta familiare; i formaggi della Latteria Vigezzina, il capretto tipico vigezzino, e le torte della tradizione: la “pan e lac” e la “fiacia”. Oppure gli “stincheét”, sottili sfoglie di farina e acqua, cotte su piastra e condite con burro d’alpeggio e un pizzico di sale.

Cinque motivi per visitare Santa Maria Maggiore
- Per conoscere la storia dell’acqua di Colonia
- Per visitare il museo dello Spazzacamino
- Per ammirare la Valle dei Pittori
- Per assaporare i prodotti tipici locali
- Per una vacanza rilassante
Come arrivo a Santa Maria Maggiore
Santa Maria Maggiore si raggiunge seguendo l’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, quindi si prosegue sulla Superstrada fino all’uscita Masera-Valle Vigezzo. Imboccata la SS 337 della Valle Vigezzo, superata Druogno si arriva a destinazione. In treno Linea ferroviaria internazionale Milano-Ginevra, oppure Torino-Novara-Domodossola. Infine da Locarno con la Ferrovia Vigezzina-Centovalli.
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