Elva è un piccolo borgo quasi irraggiungibile, nato forse da una leggenda, nasconde un museo alquanto insolito e uno sperone di roccia da brividi
Elva è un piccolo borgo montano e molto isolato, che si affaccia sulla Val Maira a 1.637 metri d’altezza. Secondo quanto riporta Wikipedia è abitato da 77 anime e si raggiunge solo risalendo da Stroppo o scendendo dal colle di Sampeyre per una strada a volte panoramica, in alcuni tratti stretta. Ben 30 le sue antiche borgate e frazioni. Questo luogo ha una caratteristica unica in Italia, ovvero, quella di custodire la memoria di un mestiere nato sui monti della Valle Maira: i raccoglitori di capelli.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Hans Clemer
- Parrocchiale di Santa Maria Assunta
- La Leggenda
- Il borgo
- Museo dei Pels
- Fremo Cuncunà
- La cucina
- Come Arrivo a Elva
- Ascolta l’Audio su Loquis
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Spunti di Visita
Premessa che arrivare a Elva è stata una impresa, percorrendo la strada del colle di Sampeyre, in alcuni punti il navigatore latitava e la buona vecchia cartina stradale era rimasta in …hotel. Però, tra strade sbagliate e panorami eccezionali anche con la pioggia, si arriva in questo minuscolo borgo della Valle Maira. Poche case, qualche locanda, una chiesa, ma un’immensa fortuna, vivere senza il ronzio del traffico e lo stress e la possibilità di respirare a pieni polmoni. Solo questo vale la pena fare un salto fin quassù. L’altro motivo è che il borgo conserva il ciclo di affreschi di Hans Clemer, pittore fiammingo di fine 400 che lavorò nelle vallate del Marchesato di Saluzzo. Ed è da lui che partiamo per raccontare la visita a Elva, Ci sarebbe anche il breve trekking fino al Fermo Cuncunà, ma la pioggia ci ha fermato. Motivo valido per tornare qui.

Hans Clemer
Partiamo proprio da Hans Clemer. Il pittore è nato nelle Fiandre nel 1480, naturalizzato francese, fu attivo nella zona di Saluzzo in Piemonte. Esponente della pittura gotico-fiamminga, l’opera che più celebra questo artista si trova nella parrocchiale di Santa Maria Assunta. Nel presbiterio sono conservati affreschi realizzati nel 1493 da questo pittore che fu soprannominato “Maestro d’Elva”.

Innovativo nelle scelte tecniche, si tratta di un ciclo di affreschi che illustrano momenti della vita della Vergine e di Cristo. Al culmine del ciclo la Crocifissione che occupa l’intera parete di fondo. Fra i volti della folla, al centro, si trova quello che la tradizione vuole sia l’autoritratto del pittore. Le vele della della volta rappresentano i quattro Evangelisti che discutono con i primi quattro Dottori della Chiesa.
Parrocchiale di Santa Maria Assunta

La parrocchiale di Santa Maria Assunta si trova subito dopo il palazzo del municipio e in fondo alla piazza panoramica (vedi foto apertura articolo). Costruita in stile romanico, oltre ai capolavori di Hans Clemer, si fanno notare il portale d’ingresso tardo-romanico, una “Madonna con bambino” nella lunetta sopra il portale e il campanile romanico. Il fonte battesimale in pietra scolpita risale alla fine del XIV, mentre l’acquasantiera porta la data 1463.
La Leggenda
Ma c’è anche un’altra caratteristica che contraddistingue Elva, la leggenda che vuole che questa località sia stata fondata da quattro briganti in fuga, alla ricerca di un posto appartato e di difficile accesso. Appunto. Questo, che è ancora oggi ben difficile da raggiungere. E grazie a questa caratteristica ha preservato forme di architettura scomparse altrove.

Il borgo
Viuzze di montagna immerse nel silenzio ci portano alla borgata centrale: Serre dove si resta affascinati dall’atmosfera antica e autentica di questo luogo. Si passeggia tra case in pietra dove i camini fumanti lasciano immaginare calde ed accoglienti abitazioni. Ed è qui che troviamo un curioso Museo: quello dei capelli, o meglio quello dei Pels.
Museo dei Pels

Qui si celebra un antico mestiere dei valligiani: quello del “Pelassiers”, ovvero o commercianti di capelli. Questa era una singolare attività che veniva svolta durante l’autunno, quando i lavori agricoli rallentavano. Queste persone partivano alla ricerca di qualche donna che per pochi soldi o in cambio di stoffe e foulard, erano disposte a farsi tagliare la chioma. E se per caso le trecce mancavano, i Pelassiers si accontentavano anche dei capelli che arrivavano al pettine. Una volta tornati in paese, il lavoro passava alle donne che dopo aver lavato ed asciugato la materia prima, la trasformavano in parrucche da vendere ai lord inglesi e agli aristocratici di mezza Europa. Il Museo di Pels è situato all’interno della Casa della Meridiana in borgata Serre.
Fremo Cuncunà
Val la pena arrivare sin qui per ammirare anche la Fremo Cuncunà, uno sperone di roccia che si protrae nel vuoto sul Vallone di Elva. Se il tempo lo permette, la sua particolare conformazione offre agli amanti della fotografia la possibilità di scattare immagini di grande impatto. Purtroppo sono arrivato in una giornata di nuvole basse e pioggia. La Fremo si raggiunge in una quarantina di minuti di cammino dalla piazzetta di Elva.

La cucina
Arrivati sin qui, ci possiamo concedere uno sfizio con i piatti della cucina occitana che si possono assaporare nelle locande. Uno dei prodotti da assaggiare è la Toma di Elva. Si tratta del più tradizionale prodotto che viene preparato nei caseifici della zona.
Come Arrivo a Elva
Premessa che il comune di Elva è alquanto isolato, oggi esistono due possibilità di raggiungere questo luogo: si può arrivare dalla Val Maira, ma la strada da Stroppo è stretta e soprattutto piena di curve. L’altra possibilità è quella di percorrere la strada che parte dalla Val Varaita e quindi scendere in Val Maira passando per il colle di Sampeyre
Info
Link al sito turistico del comune di Elva
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