Viaggio nel regale passato: Esplorando le Residenze Reali dei Savoia in Piemonte

Andiamo alla scoperta delle residenze dei Savoia in un tour, virtuale che collega queste stupende dimore

Benvenuti a bordo di un emozionante viaggio nel regale passato, mentre ci immergiamo nelle meraviglie delle Residenze Reali dei Savoia nel cuore del Piemonte. Questo itinerario unico ci condurrà attraverso un’epoca di splendore e grandiosità, svelando i segreti delle dimore reali che hanno ospitato i potenti sovrani della dinastia Savoia.

Spunti di visita

Da maestose regge barocche a sontuosi castelli, scopriremo le testimonianze di un’era in cui l’arte, la cultura e l’opulenza si fusero in un perfetto connubio. Cammineremo tra i corridoi imponenti e gli affreschi sontuosi, ammirando la ricchezza e la magnificenza di queste dimore reali. Attraverso le storie e le leggende che avvolgono questi luoghi, potremo rivivere le passioni, le ambizioni e gli intrighi che animavano la corte sabauda. Un viaggio indimenticabile che ci porterà indietro nel tempo, immergendoci nella vita dei regnanti piemontesi e lasciando una traccia indelebile nel nostro cuore. Preparatevi a essere catturati dall’incanto e dalla grandezza delle Residenze Reali dei Savoia nel Piemonte.

Non un percorso stabilito

Idealmente si potrebbe dividere il tour in tre o quattro tappe. La visita può cominciare dagli edifici Sabaudi di Torino e da Palazzo Reale, la residenza ufficiale della famiglia Savoia fino al 1865, quindi xon calma visitare tutti gli altri.

I palazzi di Torino: Palazzo Reale

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Palazzo Reale sorge nella Piazzetta Reale, siamo nella centrale Piazza Castello, ed è il simbolo del potere reale. Progettato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento da Ascanio Vittozzi, e restaurato a più riprese nel corso dei secoli, ha una facciata che presenta una parte centrale affiancata da due ali più alte. Nelle sale del piano nobile si possono vedere le immagini allegoriche che celebrano la dinastia reale, realizzate dalle mani di diversi artisti.
Risale ai miglioramenti firmati da Filippo Juvarra nel Settecento, la Scala delle Forbici costituita da doppie rampe e il Gabinetto Cinese decorato da affreschi settecenteschi che portano la firma di Claudio Francesco Beaumont. Altri lavori di restauro furono compiuti nell’Ottocento, affidati a Ernesto Melano e Pelagio Palagi. Soprattutto quest’ultimo realizzò la grande cancellata con le statue di Castore e Polluce, che chiude la piazza antistante il Palazzo, mentre lo scalone Scalone d’Onore fu invece progettato da Domenico Ferri. Dopo il trasferimento della Capitale italiana da Torino a Roma, Palazzo Reale divenne un Museo pubblico.

Palazzo Madama

Altro importante edificio dei Savoia in città è Palazzo Madama, luogo scelto come sede della Pinacoteca Regia e della Corte di Cassazione. La costruzione di questo manufatto situato nella centrale piazza Castello ( patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO) risale all’epoca della dominazione romana. Era una delle porte cittadine, Porta Decumana, avendo il lato esposto verso il fiume Po. Nel tempo venne trasformato in edificio facente parte del sistema difensivo, quindi palazzo vero e simbolo del potere dei duca di Savoia. Il nome è dovuto alle due Madame Reali che lo abitarono. Riqualificato dall’architetto di Casa Savoia, Filippo Juvarra, la facciata di Palazzo Madama domina la piazza omonima. Nel corso del 1900 subì diversi restauri e divenne sede del Museo civico d’arte antica nel 1934. Dal 2007 il museo ospita importanti opere d’arte.

Palazzo Carignano

L’ultimo edificio cittadino di proprietà dei Savoia a Torino è Palazzo Carignano, il sito del primo Parlamento Subalpino. È considerato uno dei più pregevoli esempi di architettura barocca è costituito da due corpi di fabbrica. Emanuele Filiberto il Muto, commissionò i lavori all’architetto Guarino Guarini nel 1679. Dal 1694 fu la dimora dei Principi di Carignano. Questo palazzo diede i natali ai sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.
Nel 1848, l’edificio divenne la sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino, mentre nel 1861, con l’apertura del primo Parlamento italiano, il salone ellittico dove venivano ospitati i lavori venne ampliato perchè risultò troppo piccolo. La capitale d’Italia intanto venne trasferita a Firenze (1864). La grande aula, destinata ad ospitare il nuovo Parlamento italiano, non venne mai utilizzata. Oggi Palazzo Carignano ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano.

La Palazzina di caccia di Stupinigi

La Palazzina di caccia di Stupinigi (vedi foto in apertura) è stata ideata da Filippo Juvarra ed edificata nel 1733 su quello che anticamente era un antico castello che faceva parte di un sistema difensivo. Vittorio Amedeo II di Savoia trasforma l’edificio in un complesso ad uso e consumo dei reali di Casa Savoia. In questa struttura soggiornò anche Napoleone Bonaparte, prima di recarsi a Milano per cingere la Corona Ferrea.
La pianta dell’edificio è a quattro bracci a croce di Sant’Andrea, con il nucleo centrale costituito da un grande salone a pianta ovale, da cui si diramano quattro bracci a formare la croce di Sant’Andrea. Un sontuoso giardino e un lungo viale conducono alla palazzina.

La Reggia di Venaria

Un altro dei luoghi storici dei Savoia che merita una visita è la Reggia di Venaria, il magnifico complesso architettonico edificato nel XVII secolo come residenza estiva dei reali di Savoia. La reggia rappresenta un capolavoro dell’architettura barocca. La sua imponente facciata, con maestosi giardini all’italiana, testimonia il prestigio e la grandiosità della corte sabauda. All’interno, gli splendidi saloni e le sale affrescate offrono una testimonianza di grande ricchezza e opulenza.

Parco della Mandria

Gli appartamenti reali di Borgo Castello nel Parco della Mandria sono un complesso dalla storia antica e valorizzato da Vittorio Emanuele II che ne fece la sua residenza. Passato di mano, il parco recintato ha ospitato una tenuta di caccia, un tentativo di trasformarlo in parco agricolo e campo da golf. Oltre ad una pista di collaudo per automobili.

Castello di Racconigi

Fu la moda della villeggiatura a far nascere alla Corte l’idea di acquistare residenze in campagna, allo scopo di trascorrere diversi periodi in queste accoglienti strutture immerse nel verde, come lo sono gli Appartamenti Reali di Borgo Castello e il Castello di Racconigi. Per lo stesso scopo, a fine Settecento furono acquistati anche i castelli di Govone e Agliè e nell’Ottocento la Tenuta Reale di Pollenzo.

Govone, il castello - Turista A Due Passi Da Casa — Govone, il castello – Turista A Due Passi Da Casa

Pollenzo

Fu Carlo Alberto a intuire le potenzialità agricole della località in provincia di Cuneo, creando una azienda agraria con vigneti e cantine per la sperimentazione di tecniche di vinificazione. E fu sempre Carlo Alberto, a voler ridisegnare la Pollenzo medievale, incaricando Xavier Kurten per progettare i giardini e creare una immagine neogotica del borgo. Ancora oggi si possono vedere i risultati di questo lavoro nella piazza, nella chiesa, nella torre e soprattutto nella cascina Albertina. Oggi il castello di Pollenzo è sede dell’Università di Scienze Gastronomiche.

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