Un tour alla scoperta di Civita di Bagnoregio, “il paese che muore”
Definito Il “paese che muore” o “la città che muore” Civita, frazione del Comune di Bagnoregio, nell’alto Lazio, in provincia di Viterbo, è considerato uno dei borghi più interessanti d’Italia.
Contenuto dell’articolo
- Spunti di visita
- I turisti che visitano Civita di Bagnoregio
- Civita di Bagnoregio e la valle dei calanchi
- Cosa vedo a Civita di Bagnoregio
- Dentro le mura
- Come arrivo a Civita di Bagnoregio
- Ascolta questo l’articolo
- Il video
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Spunti di Visita

Prima di visitare Civita di Bagnoregio mi sono chiesto se ne valesse la pena. L’idea di vedere un borgo che lentamente muore perché la roccia tufacea su cui e costruito si sfalda, può essere una scusa, ma non la priorità. Prima di vedere la fine di questo borgo, penso, dovrà passarne del tempo. La seconda spinta è arrivata dal fatto che questa località è stata in un certo qual senso scoperta dai giapponesi (vedi sotto) e noi che l’abbiamo in casa la stavamo per dimenticare. Motivazioni a parte, Civita di Bagnoregio è un borgo che si deve visitare per la bellezza del posto, per provare l’ebrezza di arrivarci passando su un ponte che la unisce al resto del territorio, ma anche per ammirare lo stupendo panorama dei calanchi. Chi ama la fotografia può tornare a casa con splendidi scatti. Basta trovare il punto giusto e il gioco è fatto.
I turisti che visitano Civita di Bagnoregio
Sembrerà strano, ma girovagando per le vie di Civita di Bagnoregio, si incontrano più turisti giapponesi che italiani, questo perché il regista Miyazaki ha immortalato l’incantevole cittadina in un suo film d’animazione e i cittadini del Sol Levante l’hanno subito adorata.
Civita di Bagnoregio e la valle dei calanchi
Civita di Bagnoregio sorge su una roccia tufacea che si sta sgretolando rapidamente (c’è chi sostiene di 7 centimetri l’anno) e si trova al centro della Valle dei Calanchi, in quella che un tempo era la via d’accesso che, dalla valle del Tevere, portava al Lago di Bolsena.
Cosa vedo a Civita di Bagnoregio
Di origine etrusca, Civita di Bagnoregio conserva oggi il fascino del periodo medievale e rinascimentale dei suoi edifici.

Anticamente dotata di cinque porte d’accesso, oggi l’unico modo per entrare a Civita è quello di percorrere il lungo viadotto che dalla collina conduce a Porta Santa Maria. L’accesso a Civita è a pagamento.

Suggestiva la statua che all’inizio del viadotto saluta Civita dall’altro lato della profonda valle. All’esterno di Porta Santa Maria si ammirano splendide decorazioni di leoni che schiacciano figure umane, sono il simbolo degli abitanti di Bagnoregio che schiacciano i tiranni.

Dentro le mura le abitazioni di epoca medievale abbracciano gli stretti vicoli che si inerpicano sul colle. Qui si possono vedere le dimore delle storiche famiglie locali: i Colesanti, i Bocca e gli Alemanni. in particolare, Palazzo degli Alemanni ospita il Museo geologico e delle frane.
Dentro le mura di Civita di Bagnoregio

Civita ruota attorno a Piazza san Donato, dove sorge la chiesa principale, rarissimo esempio di architettura cinquecentesca viterbese, che custodisce un crocifisso in legno di scuola fiamminga, risalente alla fine del XVI secolo.
Uno dei punti più spettacolari del centro di Civita è il Belvedere, si tratta di una piazzetta affacciata direttamente sullo strapiombo dei calanchi a Nord del paese: da qui il panorama sulla valle è sublime.

Dal tunnel scavato nella roccia e noto come “Bucaione” si può raggiungere la valle dei calanchi.
Il centro di Civita ospita alcuni locali tipici dove assaggiare la cucina locale e quando si parla di cucina, qui vige un piatto unico: i piciarelli conditi con sugo di interiora di pollo. Ottimi anche i salumi come prosciutti, salsiccia, pancetta. Per quanto riguarda i dolci, qui si gustano quelli a base di nocciole e farina di castagne.
Il video di Civita di Bagnoregio
Come arrivo a Civita di Bagnoregio
Dall’Autostrada A1, Milano-Napoli, uscita Orvieto, quindi seguire la strada provinciale 12 e la Sp6 fino a destinazione. Raggiunta Bagnoregio, si parcheggia l’auto in via Bonaventura Tecchi e si prosegue a piedi fino all’inizio del viadotto. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Orvieto e Viterbo, da dove si possono prendere gli autobus delle linee COTRAL con destinazione Bagnoregio
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