Sulla sponda lecchese del lago di Como, Corenno Plinio, è un minuscolo borgo medievale degradante sul Lario, dalle vie a gradini
Corenno Plinio è un minuscolo borgo dall’aspetto medievale costruito a picco sulla sponda lecchese del lago di Como. Questo sparuto gruppo di case conta una ventina di abitanti, un solo ristorante (senza prenotazione non si mangia) dalla storia secolare e dalle vie cittadine tutte a gradini. Siamo in uno dei borghi del Lario poco frequentati dai turisti, eppure, questo è un luogo che merita una visita. Oltre alla bellezza del luogo, da qui si hanno scorci panoramici unici sul Lario.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La storia
- La caratteristica
- La visita
- Chiesa di San Tommaso di Canterbury
- Arche Andriano
- Il molo e il belvedere
- Il Castello
- Cinque motivi per visitare Corenno Plinio
- Come arrivo a Corenno Plinio
- Audioguida
- Video
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Consigli di viaggio
Il primo consiglio è quello di prenotare all’unico ristorante del borgo se avete intenzione di pranzare o cenare nel borgo, perché è difficile trovare un posto senza. I prezzi sono nella media. Poi armatevi di sd card di scorta perché si scattano foto a volontà. Inoltre questo non è un posto turistico (a detta di chi ci abita) anche se valorizzandolo potrebbe diventare una delle mete più gettonate della zona e in alternativa a Varenna. Se amate il Kitesurf, abbinate una visita a Corenno Plinio e poi scendete di qualche chilometro fino a raggiungere Dervio. All’altezza del parco vicino al porticciolo si può praticare questo sport. Il vento è ottimo.

La storia
Corenno Plinio è stato costruito sulle fondamenta di un insediamento romano e deve il nome al console Caio Plinio nativo di Como e che qui amava soggiornare. La sua storia lo vede protagonista già 1389, quando la località è menzionata negli Statuti di Dervio. Divenuto comune autonomo nel XV secolo, nel 1791 passa sotto la giurisdizione di Mano. Ma e sotto il Regno d’Italia che diventa comune, prima sotto la provincia di Como, ora di Lecco.
La caratteristica
Sono due le caratteristiche che contraddistinguono Corenno Plinio, le Arche Andriano e i gradini che fungono da vie del borgo e che conducono alle abitazioni e al piccolo porticciolo sul lago. Qui sbarcò Federico Barbarossa e questo avvenimento è ricordato ancora con una celebrazione annuale. I gradini sono tutti intagliati nella roccia. Irregolari, magari scivolosi con la pioggia, creano un bellissimo effetto tra le case adornate di fiori. Per questo oggi Corenno è noto come il Borgo dei mille gradini.

La visita
Visto dalla strada che conduce qui, il borgo e preceduto dalla piazza Giuseppe Garibaldi, uno slargo acciottolato sulla quale si trova il monumento ai caduti e dalla Chiesa di San Tommaso di Canterbury
Chiesa di San Tommaso di Canterbury

Strano nome per un edificio sacro in Italia. Dedicata a Tommaso Becket, viene citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del XIII secolo. La costruzione sarebbe riconducibile al periodo tardo romanico. All’esterno conserva le Arche Andriano e si presenta con una facciata a capanna dal portale mondanato. L’interno ha volte a vela, mentre l’abside che vediamo e stata ampliata nel 1795. I lavori di restauro della fine del secolo scorso hanno portato alla luce diversi affreschi.
Arche Andriano

Sulla facciata esterna della chiesa ecco le Arche Andriano. Si tratta di tre opere di scultura gotica di autore ignoto, probabilmente del XIV secolo. Sono tre arche sepolcrali della famiglia degli Andriani, feudatari di Corenno Plinio nel 1200. Si tratta di costruzioni in marmo, ognuna dalla particolare caratteristica. Quella al lato destro del portale della chiesa è un monumentale sarcofago ricoperto da una volta a botte e riporta l’iscrizione che attesta la sepoltura di Giovanni Maria Andreani, del 1774. La seconda tomba si trova sul lato sinistro del portale ha colonne sostenute da due statue: un leone e un bue. Il terzo monumento, invece, si trova appoggiato alle mura del castello e le colonne sostengono un sarcofago.
Il molo e il belvedere

Al termine della scalinata si arriva al molo dove ancora oggi attraccano le piccole imbarcazioni dei pescatori e percorrendo vi troverete davanti ad una vista impareggiabile sulla sponda comasca del lago. La stessa scena la si può rivivere dal balcone del belvedere che si trova sotto il castello.
Il Castello
Si risalgono le scale su cui si aprono antiche ville e portoni, fino ad arrivare all’altezza del castello. La struttura ha forma quadrangolare e poggia sulla roccia. Le prime notizie di una fortezza a Corenno Plinio riportano al 1040. La famiglia Andreani è citata come “castellana” negli statuti di Dervio del 1389. Dieci anni dopo fu duca di Milano Gian Galeazzo Visconti ad occupare il castello. Saccheggiato durante il passaggio dei Lanzichenecchi sulla sponda orientale del Lario nel 1629 il castello perse definitivamente ogni funzione difensiva. Lo spazio interno fu utilizzato anche per la coltivazione della vite. Durante il 1800 venne anche chiuso il fossato che lo circondava.

Cinque motivi per visitare Corenno Plinio
- Per salire e scendere i mille gradini del borgo
- Per ammirare Arche Andriano
- Per scoprire la chiesa di Tommaso di Canterbury
- Per ammirare il lago di Como da una prospettiva diversa
- Per riviere atmosfere medievali
Come arrivo a Corenno Plinio
Corenno Plinio si raggiunge dall’Autostrada A4 Torino-Trieste uscita Sesto San Giovanni, quindi si prosegue sulla SS36 fino a Dervio, infine sulla Sp 67 fino a destinazione. In alternativa all’auto potete raggiungere questo borgo con il battello della Navigazione Lago di Como. Il porto d’attracco è Dervio, quindi si prosegue a piedi fino a destinazione
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