Castel del Monte sorge sospeso tra le vette del Gran Sasso e la valle del Tirino. È un autentico gioiello abruzzese. È noto per la sua imponente torre campanaria. Questo borgo medievale, è ricco di storia e, soprattutto è la capitale dei pastori.

Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Alla Scoperta del Borgo
- Porta San Rocco
- Palazzo del Governatore
- Tra Panorami e Chiese
- Madonna del Suffragio
- Piazzetta delle Mura
- Gli Sporti
- Santa Caterina
- Chiesa Matrice di San Marco
- Taverna Matrice
- La Capitale dei Pastori
- Leggende
- La Gastronomia di Castel del Monte
- Quando Visitare Castel del Monte
- Cosa Non Perdere a Castel del Monte
- Come arrivo a Castel del Monte
- Info
- San Vito Chietino: l’alba ai Trabocchi sull’Adriatico
- Un suggestivo itinerario a Pacentro
- Santo Stefano di Sessanio, il borgo presepe
- Popoli, alle sorgenti del Pescara
- Scanno, il borgo dei cazzillitti
Spunti di Visita
La mia visita risale all’estate, ma voi immaginate Castel Del Monte innevata, nei mesi più freddi dell’anno. Potremmo definirlo un paese “Presepe”. Quello che ci appare davanti agli occhi, invece, è un borgo che resiste, con le sue tradizioni e architetture, al tempo e ai terremoti. Fenomeni naturali che qui hanno segnato profondamente il luogo e i suoi abitanti. A tutto questo aggiungete che a monte del borgo si estende l’incredibile scenario di Campo Imperatore. Un altopiano che muta col cambiare delle stagioni. Steppa brulla o deserto ghiacciato ma anche paesaggio western. Della zona si innamorò Il regista Sergio Leone che qui ambientò alcuni set dei suoi film. Immaginando tutto questo, iniziamo la visita a Castel del Monte.
Alla Scoperta del Borgo

Il centro storico di Castel del Monte è un intreccio di vicoli ripidi e suggestivi. Le case-torre hanno risolto il problema degli spazi architettonici del luogo. Ma soprattutto erano un tempo una soluzione difensiva efficace. Quello che colpisce sono gli archi di passaggio. O meglio, gli sporti portali in pietra finemente lavorati e scorci che raccontano secoli di vita comunitaria.
Si accede al borgo da Porta San Rocco che un tempo faceva parte delle mura difensive. Siamo anche nella zona della chiesa di San Rocco. L’edificio di culto risale a dopo la peste del 1656. La facciata è rettangolare “a vela”.
Palazzo del Governatore
Lungo via Duca degli Abruzzi incontriamo uno degli antichi forni pubblici. Altro punto cittadino interessante è il Palazzo del Governatore. Venne edificato tra il XV e il XVI secolo. Nel corso dei secoli ha subito modifiche. Ad oggi conserva un magnifico portale cinquecentesco e due eleganti bifore.
Poco distante si possono vedere i resti del Palazzo Colelli. Altro edificio storico di pregio di cui rimangono il loggiato, il torrione. Questo palazzo era caratterizzato da ben cento stanze.

Tra Panorami e Chiese
La nostra visita a Castel del Monte prosegue fino a Porta di Santa Maria. Ammiriamo il paesaggio spettacolare che si apre davanti a noi. Qui la vista spazia tra monti, valli e la chiesetta della Madonna delle Grazie. Questa è una delle poche sopravvissute tra gli edifici religiosi esterni alle mura.
Madonna del Suffragio
Camminando giungiamo alla chiesa della Madonna del Suffragio, edificio quattrocentesco arricchito da decorazioni barocche. Al suo interno si ammira un meraviglioso altare ligneo alto 12 metri, che custodisce una statua della Vergine. E’ vestita con gli abiti tradizionali delle castellane.

Piazzetta delle Mura
Arrivati in Piazzetta delle Mura, siamo in un altro angolo panoramico cittadino. Anticamente questo era il punto di ritrovo delle donne del borgo. Qui si svolgevano attività quotidiane come l’essiccazione del grano e soprattutto il bucato.
Gli Sporti

Proseguiamo verso le vie più alte del paese. Per arrivare attraversiamo affascinanti passaggi coperti. I cosiddetti “sporti”. Questa è stata un’ingegnosa soluzione architettonica per adattare le abitazioni alla morfologia del territorio.
Santa Caterina
Nel cuore del borgo sorge la chiesa di Santa Caterina. Si tratta di un tempio dall’aspetto semplice ma carico di storia. Un tempo questa era la sede della Congregazione della SS. Annunziata. Secondo alcuni documenti nei locali sotto la chiesa avrebbero trovato sede una taverna un locale adibito alla vendita di generi alimentari. Nel 1837 al corpo centrale venne aggiunta la navata di destra. Venne anche aperta l’attuale porta di ingresso. All’interno si possono ammirare una croce, le carteglorie e l’organo, tutte datate tra il 1845 e il 1848, mentre il coro risale al 1867. La chiesa conserva anche una statua a mezzobusto dell’Annunziata di Picciano, che tradizione vuole, venne portata in paese da alcuni pastori transumanti direttamente dal santuario lucano.

Chiesa Matrice di San Marco
Si entra e si attraversa l’antico Ricetto, ovvero il nucleo originario del paese, per arrivare alla chiesa Matrice di San Marco. Questo edificio di culto colpisce per la fusione di stili e materiali. è la più antica e dall’alto domina tutto il paese. La chiesa presumibilmente era nata come cappella annessa al castello. L’impianto originario era rettangolare a navata unica. Lavori di rinnovamento nel 1400 l’hanno trasformata in un edificio a tre navate, con una grande cupola nascosta all’esterno dal tiburio e dalla torre campanaria. L’interno è arricchito da quattordici altari laterali quasi tutti in pietra. Da segnalare “La Natività“, dipinto del XVI secolo.
Taverna Matrice
Prima di proseguire e d’obbligo una sosta alla Taverna Matrice. Qui si assaporano i piatti della cucina locale. Siamo anche al termine del nostro tour alla scoperta di Castel del Monte. Arriviamo alla Porta di Sant’Ubaldo. Una curiosità su questo punto cittadino. Il gioco dei venti d’inverno, mantiene il piazzale libero dalla neve.

La Capitale dei Pastori
Castel del Monte è anche detta la “Capitale dei pastori” perché da sempre l’economia del luogo è legata alla pastorizia. Sin dalla dominazione romana si ha notizia di greggi transumanti. Siamo in zona di tratturi. Un reticolato di sentieri per permettere lo spostamento delle greggi dai pascoli d’alta quota di Campo Imperatore verso il Tavoliere delle Puglie nei rigidi mesi invernali. E viceversa nei mesi estivi.
Leggende
Gli anziani raccontano ancora di antichi riti celebrati sotto i porticati cittadini per scacciare le streghe. Nella Notte delle Streghe la a tradizione vuole ci sia “ru rite de’ re sette sporte” ovvero il rito delle sette arcate scavate nella roccia. Oggi e una rappresentazione teatrale che riprende un’antica tradizione nata dalla credenza paesana delle streghe.

Si narra che quando un neonato si ammalava e deperiva, la causa era da attribuire alle streghe che entrando di notte dagli occhielli delle porte ne succhiavano il sangue. Se nessun rimedio aveva successo restava solo l’ultima opzione. Il rito dei sette sporti. Il bambino veniva vegliato per nove notti. Passato questo tempo, la madrina di battesimo guidava le donne della famiglia in una muta processione che doveva attraversare sette “sporti”.

Arrivati ad un crocevia, i panni del bambino venivano battuti con delle mazze per scacciare il maleficio e poi bruciati. Un rito che si è svolto fino agli anni ’50 del 900. Di questa pratica c’è nei quaderni di Francesco Giuliani. Pastore e artista dei primi del Novecento. Lui si dilettava nella scrittura di argomenti legati al suo paese.
La Gastronomia di Castel del Monte
Castel del Monte e da sempre crocevia di antichi tratturi e transumanze. Ancora oggi conserva una tradizione pastorale d’eccellenza. Su tutte la produzione ovina di alta qualità. Il fiore all’occhiello è il Pecorino Canestrato. Si tratta di un formaggio a latte crudo, ottenuto aggiungendo sale e caglio. Il suo nome deriva dalle impronte lasciate dal canestro in cui viene messo in forma. Può essere gustato sia stagionato almeno 2 mesi, che semi-stagionato o stagionato. La cucina castellana offre anche paste come gli strangolapreti e le laganelle. Quando la pasta è accompagnata con patate, legumi e verdure si trasforma nella tradizionale “minestra”. Un piatto povero ma ricco di sapore. Tra i dolci tradizionali ecco le fragranti “crespeglie” e i golosi “nocciatterrati”, perfetti per chiudere un pasto.
Quando Visitare Castel del Monte
Castel del Monte regala emozioni in ogni stagione. La primavera è perfetta per chi ama le passeggiate tra i vicoli in fiore e le escursioni sulle montagne circostanti. Così come l’estate. Soprattutto perché è il periodo delle sagre come: “Castel d’Estate”, che da luglio a settembre offre un ricco calendario di eventi. Da segnalare il 5 agosto, la Rassegna Ovini di Campo Imperatore per celebrare la pastorizia con la tradizionale benedizione delle greggi, musica e mercati. Il 6 e 7 agosto, la Festa di San Donato, patrono del borgo. Il 14 agosto, la Fiaccolata di Santa Maria Assunta, mentre il 16 agosto dalla Festa di San Rocco. L’evento più suggestivo è “La Notte delle Streghe”, il 17 e 18 agosto. Si tratta della rievocazione tra storia e leggenda che riporta alla luce antiche superstizioni legate al borgo. L’ultima festa è quella dell’8 settembre. Quella della Madonna dei Pastori. Una processione notturna legata ai riti della transumanza. Durante il periodo di Natale si svolge “Borgo Innevato”, che trasforma il paese in un’atmosfera fiabesca tra luci, tradizioni e sapori autentici.
Cosa Non Perdere a Castel del Monte
- La chiesa di San Rocco, risale a dopo la peste del 1656.
- Il panorama da Porta di Santa Maria
- La chiesa della Madonna del Suffragio, edificio quattrocentesco arricchito da decorazioni barocche
- Gli sporti ,ovvero, gli affascinanti passaggi coperti.
- La Notte delle Streghe la festa che nasce tra leggenda e antiche superstizioni
- Il Pecorino Canestrato il formaggio tipico dal sapore unico
Come arrivo a Castel del Monte
Castel del Monte si raggiunge in automobile dall’Autostrada A14, uscita Pescara Ovest, quindi S153 per per l’Aquila fino al bivio per Castel del Monte. Per chi arriva in treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella de L’Aquila. Da qui si prosegue in bus, linea TUA.
Info
Qui il link al sito del Comune di Castel del Monte
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