Le Raviole di Sampeyre, sono una delizia da scoprire, così come questa località della Val Varaita
Sampeyre, a 1000 m di altitudine, ai piedi del Monviso, in Val Varaita, è la base di partenza per diverse escursioni. Lo si visita per la sua storia, per la sua architettura, per salire al Colle in bicicletta e per assaporare le Raviole.

Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Storia
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
- I Palazzi Storici
- Museo Storico Etnografico di Sampeyre
- Santuario della Madonna Nera di Becetto
- Ponte Tibetano di Becetto
- La Baìo, la Cacciata dei Saraceni
- Il Cianto Viol
- Il Colle di Sampeyre
- Le Raviole
- Cosa non perdere a Sampeyre
- Quando andare
- Come Arrivo a Sampeyre
- Info
- Becetto, un Gioiello nelle Valli Alpine
- Gli antichi Mulini di Becetto
- A piedi fino al Centro geografico d’Italia
- Atzara, nel cuore nella Barbagia, tra tessuti e il Mandrolisai
- Castagnole delle Lanze, un trekking cittadino nella terra dei grandi vini e inventori
- Cinque Terre, quattro passi sulla Via dell’Amore
- Da Piancavallo al Morissolo, un trekking panoramico sul Lago Maggiore seguendo la Linea Cadorna
Spunti di Visita
È vero. Chi viene a Sampeyre lo fa perché considera questa una base di partenza. Questa zona offre diverse escursioni. Penso alle Lobbie di Viso a quota 3.015 metri sul livello del mare o al ponte tibetano di Becetto, non molto distante. Qui il link all’articolo. Oppure. Per gli amanti del ciclismo, il colle di Sampeyre, una salita con pendenze media di oltre l’8%.

Provate a passeggiare nella grande piazza che si trova davanti alla secolare chiesa, a respirare l’atmosfera nei giorni di mercato, fare quattro passi tra le vie del centro. Troverete solo tranquillità e positività. È vero, Sampeyre non è come quei borghi che hanno tanto da offrire ma vale la pena visitarlo. Anche e soprattutto per assaporare un gustoso piatto locale: le Raviole.
Storia
Abitato in origine dai liguri Montani e poi dai Galli. La dominazione romana è certificata dal rinvenimento di alcune monete d’argento presso l’antichissima chiesa di san Chiaffredo.
Questa fu terra di conquista per i Goti, per i Franchi e soprattutto dei Saraceni nel X secolo. Una suggestiva festa ricorda la cacciata di questi ultimi e si celebra ogni cinque anni. Nei secoli questi territori furono tra i possedimenti dei Marchesi di Saluzzo.
Sotto dominazione francese, nel 1580 subì il saccheggio degli Ugonotti. Fu riportato ai piemontesi da Carlo Emanuele che lo incorporò tra i possedimenti dei Savoia.
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

L’elemento architettonico di pregio di Sampeyre è la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Si tratta di un gioiello di stampo Romano-gotico risalente al XV secolo. L’edificio sacro ha subito rimaneggiamenti nel 1800. All’esterno spicca il portale strombato in pietra verde.

L’interno è a tre navate. Di notevole interesse il fonte battesimale realizzato dalla bottega degli Zabreri di Pagliero di San Damiano Macra risalente al 1482. Alle pareti si possono ammirare affreschi del XV secolo, eseguiti dai fratelli Biazaci di Busca. Ritraggono episodi tratti dalla Bibbia, dal Vangelo e da vangeli apocrifi.
I Palazzi Storici
Passeggiando nel centro storico di Sampeyre si incontrano diversi palazzi storici come casa Clary. Si tratta del tipico esempio di casa nobiliare risalente al 1400. Casa Agnesotti, abitazione dell’omonima famiglia. Fu la casa della stirpe di pittori sacri itineranti che operarono nell’area di Sampeyre e del cuneese tra XVIII e XX secolo.

Museo Storico Etnografico di Sampeyre
Il Museo Storico Etnografico è un’esposizione permanente per riscoprire, tramite gli oggetti antichi, il passato di Sampeyre. Il museo è aperto tutti i giorni nei mesi di Luglio, Agosto e durante le festività. Negli altri mesi su prenotazione.
Santuario della Madonna Nera di Becetto
Vale la pena salire fino alla frazione di Becetto per visitare, il Santuario della Madonna Nera. Risale agli inizi del XIII secolo. È meta di pellegrinaggi dal 1200. All’interno presenta affreschi ottocenteschi e un altare maggiore del 1629.
Ponte Tibetano di Becetto

Dopo la visita al Santuario, chi arriva nella frazione di Becetto, raggiunge il Ponte Tibetano. Una struttura sospesa dove la vista è mozzafiato. Ne parliamo in questo articolo. In un percorso che intreccia quello del ponte, si possono riscoprire gli antichi mulini.
La Baìo, la Cacciata dei Saraceni
Uno dei riferimenti storici del borgo di Sampeyre è la Cacciata dei Saraceni. È una festa che si celebra ogni cinque anni nel mese di febbraio. La Baìo è una rievocazione in cui storia e leggenda si intrecciano. Si tratta di una raffigurazione unica del suo genere. Più di 300 personaggi in costume animano questa festa tutta al maschile. Alle donne spetta il compito di confezionare i costumi variopinti.
Il Cianto Viol
Un altro degli appuntamenti della tradizione di Sampeyre è quello che si svolge ogni anno l’ultima domenica di agosto. Una passeggiata sui sentieri con canti e balli tradizionali che si prolungano per tutta la giornata e denominata Cianto Viol.
Il Colle di Sampeyre

Chi ama il ciclismo viene a Sampeyre anche per salire in cima al Colle di Sampeyre con la bicicletta. Si tratta di un percorso di circa 26 chilometri realizzato attorno al 1740 dall’esercito piemontese. oggi è una strada (stretta per il passaggio dei veicoli) con pendenza media dell’8% che porta in cima al colle. Quando la giornata è limpida il panorama è eccezionale.
Le Raviole
E veniamo alle Raviole, ovvero il piatto tipico della zona. Sono gli gnocchi della Val Varaita. Si tratta di uno dei più gustosi piatti della valle cuneese. Vengono chiamati anche Ravioles de Melle per la presenza nell’impasto del tomino di Melle, la tipica formaggella che si produce in zona. Dalla caratteristica forma affusolata, le Raviole vengono lessate in acqua bollente, quindi condite con una fonduta preparata con formaggio raschera, burro e panna fresca. Prima di arrivare in tavola viene aggiunto del burro alla nocciola. Un piatto così importante deve essere accompagnato da uno dei vini della zona: Chatus, Barbera, Quagliano e Pelaverga, tipici delle colline saluzzesi. Oppure dal vino comunitario di Sampeyre.

Cosa non perdere a Sampeyre
- La Chiesa di San Pietro e Paolo, un autentico gioiello risalente al XV secolo
- Il Museo Storico Etnografico, per scoprire le tradizioni locali.
- Il Ponte Tibetano di Becetto per vivere un’esperienza adrenalinica in tutta sicurezza
- Il Santuario della Madonna Nera di Becetto, un luogo ricco si spiritualità
- Il Colle di Sampeyre, con la sua salita e la cima panoramica
- Le Raviole, gli gnocchi locali conditi con burro di nocciola
- Tra gli eventi da non perdere
- Il Baìo, la festa secolare che si tiene ogni cinque anni
- Il Cianto Viol, la passeggiata con canti e balli tradizionali
Quando andare
La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per visitare Sampeyre, quando il clima è mite e i colori della natura sono più intensi. In esatte si gode del fresco tipico dei borghi montani.
Come Arrivo a Sampeyre
Si arriva a Sampeyre dall’autostrada A6, uscita Marene, quindi si segue la Sp662 per Savigliano, quindi la Sp 156 per Costigliole Saluzzo. Da qui si risale la valle seguendo la Sp8 fino a destinazione. In treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Saluzzo, quindi si prosegue in autobus. L’aeroporto più vicino è quello di Torino-Caselle.
Info
Qui il link del Comune di Sampeyre
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