Un trekking sul monte Morissolo seguendo la linea Cadorna, sui monti che circondano il Lago Maggiore
Un trekking poco impegnativo che raggiunge il Morissolo e segue la linea difensiva voluta dal Generale Cadorna. Siamo a Piancavallo, una piccola frazione nel Verbano sui monti che circondano il Lago Maggiore
Sono passati oltre 106 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Per non dimenticare il sacrificio di migliaia di uomini, abbiamo deciso di andare sulle tracce dei luoghi dove i soldati hanno combattuto per creare un ideale di Patria, nei luoghi dove i nostri nonni hanno imbracciato le armi contro il nemico o lavorato per evitare che lo stesso invadesse le nostre città.
Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Linea Cadorna
- I tratti visitabili
- Il percorso
- La prima postazione militare
- La prima galleria
- L’illuminazione delle gallerie
- Il punto di osservazione visto dall’interno
- Audioguida trekking Morissolo
- Le Carbonaie
- La carbonaia
- Il funzionamento della Carbonaia
- Oltre la carbonaia verso le postazioni del Morissolino
- Cinque motivi per visitare il monte Morissolo
- Come arrivo a Piancavallo
- Audioguida Carbonaie Morissolo

Consigli di Viaggio
Una giornata ben spesa, quella che ci porta al monte Morissolo e alla scoperta di un tratto della Linea Cadorna, la linea difensiva fatta costruire dal generale Luigi Cadorna. Si scoprono gallerie scavate nella roccia, punti di osservazione, si ammira un panorama stupendo sulla riva lombarda del lago Maggiore, ma si resta pe una giornata lontano dal traffico e dallo smog delle città. Non è un trekking difficile ed è ben segnalato. occorre fare attenzione solo ai punti più esposti. Se siete armati di reflex, qui non mancano gli spunti per stupende fotografie. Lungo il percorso si raggiunge anche la zona delle Carbonaie, luoghi in cui veniva creato il carbone. Come? potete leggerlo nell’articolo. Per questo trekking adatto anche alle famiglie con i bambini, sono consigliati i bastoni. Ma solo per prudenza. Il tratto è quasi tutto in piano. Un altro consiglio è quello di rispettare il luogo.
La Linea Cadorna
In questo contesto si inserisce la Linea Cadorna, il sistema difensivo ideato dal comandante dell’Esercito italiano per proteggere la pianura Padana creando una serie di trincee, posti di osservazione, gallerie su Alpi e prealpi di Piemonte e Lombardia.

I tratti ancora oggi visitabili
A ricordo di quanto costruito tra il 1915 e il 1917, restano diversi tratti della Linea Cadorna che ancora oggi sono visitabili, come quello che nella zona del Verbano-Cusio-Ossola, sul Lago Maggiore, sponda piemontese, parte dalla località Piancavallo per toccare la vetta dei monti Morissolo e Morissolino, in un percorso facile, senza particolari pendenze che se affrontato nelle giornate limpide risulta altamente panoramico.
- Bellino, il paese delle meridiane
- Con le mani nell’impasto, al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano
- In provincia di Mantova, lungo le strade del Po
- Corniglia, una perla incastonata sulle scogliere delle Cinque Terre
- Al mercato delle Gaite, nella piazza dei dormienti, alla ricerca della tela Bevagna
Il percorso
Il percorso del trekking al monte Morissolo parte dal piazzale antistante l’Istituto Auxologico di Piancavallo per immettersi sulla strada che lo costeggia posteriormente. Non si può sbagliare. Sul posto ci sono dei pannelli indicativi, posti proprio all’inizio del tracciato. Noi seguiremo quello contrassegnato come Numero 1 col simbolo bianco e rosso.

Imboccata subito la panoramica strada militare, passo dopo passo, appena superati gli alberi ci appare il primo fantastico scorcio sulla sponda piemontese e su quella lombarda del Lago Maggiore.
Si continua a camminare fino a raggiungere una curva con due panchine. Siamo al bivio della strada secondaria di arroccamento e al sentiero che scende verso Cannero, passando dall’Alpe Ronno e da Oggiogno.
Decidiamo di sostare per qualche minuto per ammirare ancora una volta il panorama che si apre davanti a noi prima di continuare la nostra marcia di avvicinamento al Monte Morissolo, anche se da questo punto cominciamo a intravedere la cima della montagna che dobbiamo raggiungere e che sarà solo la nostra prima meta.
La prima postazione militare
Riprendiamo a camminare continuando ad ammirare il Lago Maggiore fino a raggiungere una fontana con acqua non potabile. Qualche passo dopo ecco la prima postazione militare. Si tratta di due piccole gallerie scavate nella roccia che affiora dal terreno. Non sono visitabili, Purtroppo qualche imbecille irrispettoso le ha utilizzate come bagno pubblico. Non c’è proprio rispetto per la storia e per gli uomini che si sono sacrificati per la nostra libertà. Evitando di fare ulteriora polemica, ci incamminiamo seguendo la strada.

La prima galleria
Incrociamo alcuni cartelli che indicano diverse direzioni. Torneremo in un secondo momento. Adesso dobbiamo andare verso le gallerie e seguire la strada (in pratica sempre dritto) fino ad un pannello indicatore e ad un cancello: siamo arrivati davanti alla prima galleria scavata dall’uomo. Sembra chiuso, proviamo ad aprirlo e magicamente ci invita ad entrare. superiamo la prima breve galleria scavata nella roccia, ne troveremo diverse da qui in avanti. Il percorso prevede di proseguire fino a giungere a un punto estremamente panoramico, dove sono state poste tre croci. Seguendo la strada siamo arrivati ad un punto di avvistamento che si trova poco lontano dall’ultima galleria.
L’illuminazione delle gallerie
Meglio avere con se una pila perché questo tratto è completamente al buio e, abbiamo notato, nel punto finale si trovano diversi cavi della corrente che penzolano dal muto umido. Quindi può essere estremamente pericoloso.
Procediamo con cautela e arrivati in fondo a quest’ultimo tunnel, si svolta a destra (le rocce qui sono state rivestite di cemento) si esce dal cancello e si prosegue salendo la scalinata che porta al punto di osservazione. Immancabile segnalare che qui il panorama è stupendo. Peccato aver trovato una giornata con foschia, la vista non è appagata al massimo.
Il punto di osservazione visto dall’interno

Saliamo la scala, apriamo la porticina ed entriamo in questo posto di osservazione scavato nella roccia. Oggi è un punto panoramico. Dalle quattro finestrelle si ha una visuale sul lago e sulle montagne della Val Grande.
Le carbonaie
A questo punto torniamo sui nostri passi fino alla fontana e seguiamo l’altro sentiero, quello che parte da sopra la fontana. Ci immergiamo in una selva di faggi per proseguire verso la località di Colle. Nel bosco umido è forte il profumo di funghi (che comunque non abbiamo trovato e visto) l’attrattiva più interessante qui è la carbonaia.

La carbonaia
Camminando scopriamo un’altra attrattiva di questa zona: la carbonaia del monte Morissolo che nulla ha a che vedere con la linea Cadorna, ma che ci piace ammirare. Si tratta di una struttura con cui veniva creato il carbone vegetale. Attività ormai estinta. Ma come funzionava?

Il funzionamento della carbonaia
Dopo la procedura di preparazione, l’accatastamento della legna attorno ad una specie di camino conico rivestito di un materiale non traspirante, la carbonaia veniva accesa fino alla carbonizzazione della legna.
La procedura veniva monitorata da persone esperte attraverso il colore del fumo che fuoriusciva dal camino.

Oltre la carbonaia verso le postazioni del Morissolino
Superata la carbonaia, continuiamo a camminare fino a raggiungere un bivio. Prendiamo il sentiero di sinistra e, dopo pochi passi ci troviamo al parcheggio di Colle.
Siamo ad un bivio. Se deviamo a sinistra seguendo le indicazioni raggiungeremo la cima del Morissolino. Si oltrepassano cinque postazioni militari e si raggiunge la cima in circa 35 minuti. Dalla vetta la vista abbraccia il Montorfano, il Massone, il Proman, lo Zeda e il Morissolo.
Noi optiamo per tornare al parcheggio. Seguiamo la strada asfaltata fino al punto di partenza. Nell’ultimo tratto prima di arrivare a parcheggio si apre una panoramica sulla valle interna. Spettacolare!
Cinque motivi per visitare il Monte Morissolo
- Per scoprire una pagina di storia legata alla Prima Guerra Mondiale
- Per ammirare un tratto della Linea Cadorna
- Per scoprire le carbonaie e il suo significato storico
- Per ammirare uno stupendo panorama sul lago Maggiore
- Per vivere un giorno immersi nella natura
Come arrivo a Piancavallo
Con l’automobile seguendo l’Autostrada A26 direzione Gravellona Toce, uscita Stresa-Baveno, quindi seguendo le indicazioni per Verbania e per Piancavallo percorrendo la strada per Premeno. Attenzione perché in alcuni punti la via è stretta e due vetture passano a fatica. Da Piancavallo si prosegue fino all’Istituto Auxiologico (sul tragitto si trovano alcuni cartelli).
Si può optare anche per la combinazione treno-bus. La stazione più vicina è quella di Verbania Fondotoce. Da qui si prosegue in bus. Linea per Premeno/Piancavallo con il bus della linea VCO trasporti.
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