Acqualagna, non è solo la capitale del tartufo, è il luogo natio di Enrico Mattei, il borgo delle Pietre d’Autore e della Gola del Furlo
Situata presso la confluenza del torrente Burano e del Candigliano, lungo l’antica via Flaminia, Acqualagna, in provincia di Pesaro-Urbino è un piccolo borgo, baciato dalla storia e cullato dalla natura. Noto nel mondo come la “Capitale del Tartufo” ed anche per essere il luogo di nascita di Enrico Mattei. Ma non solo. Questa è anche la località delle “Pietre d’autore” e la via migliore per visitare le Gole del Furlo.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di visita
- Il Nome
- Enrico Mattei
- Piazza Enrico Mattei
- Casa Museo Enrico Mattei
- Museo del Tartufo
- Chiesa di Santa Lucia
- Museo Antiquarium Pitinum Mergens
- La Pietra d’Autore
- Santuario Madonna del Pelingo
- Abbazia di San Vincenzo al Furlo
- Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
- Come arrivo ad Acqualagna
- Info
- La Cartolina del Sabato – Acqualagna, tra tartufi, storia e le Gole del Furlo

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Spunti di visita
Pensi ad Acqualagna e subito ti vengono in mente i gustosi piatti a base di tartufo, che qui, più che una tradizione è un modo di vivere. Arrivare qui significa vivere un’esperienza gustosa che affonda le radici nella passione e nella dedizione degli abitanti per questo straordinario tubero. Qui si viene soprattutto per gustare i piatti a base di tartufo e in centro si trovano diversi negozi che vendono questo tubero, ma anche ristoranti che propongono invitanti piatti a base di tartufo.
Ma Acqualagna non è solo una semplice meta per gli amanti del tartufo, è anche il luogo natio di Enrico Mattei, imprenditore e dirigente pubblico italiano morto in circostanze misteriose, ne parleremo nel paragrafo a parte. Acqualagna però non è solo vivere il centro storico, è andare a scoprire le vicine gole del Furlo, luogo incontaminato adatto per fare delle piacevoli passeggiate nei percorsi che ci permettono di scoprire come la bellezza selvaggia della natura si fonde armoniosamente con la ricchezza della storia. Scoprire Acqualagna significa scoprire il vero cuore dell’Italia.
Se poi volete restare a contatto con la natura, uscendo dal borgo, all’altezza dell’abbazia di San Vincenzo al Furlo, trovate una locanda e uno spiazzo attrezzato dove fare un bel picnic. Ma attenzione, non portatevi i panini da casa perché il sito è di pertinenza di un ristorante. Voi vi piazzate lì e al cibo ci pensano loro.
Il Nome

Nome strano quello di Acqualagna. Nomen omen che racconta la sua storia. Il toponimo sarebbe derivante da “Aquelame”, che significa “acqua melmosa” o “acqua pantano” e sarebbe la conseguenza degli acquitrini che un tempo caratterizzavano l’area di confluenza tra il Burano e il Candigliano.
Enrico Mattei
Prima di occuparci dei tartufi, è bene ricordare la figura storica più importante di Acqualagna, ovvero Enrico Mattei, di cui qui si può visitare la casa natale del famoso dirigente pubblico, che è anche un esempio di museo multimediale. Ma chi era Enrico Mattei e perché la sua morte è ancora avvolta dal mistero? Enrico Mattei è nato il 29 aprile 1906 ad Acqualagna ed ha incarnato lo spirito dell’innovazione e della determinazione fin dalla giovane età. Nel dopoguerra è stato incaricato dallo Stato italiano di smantellare l’Agip, compito che segnò l’inizio di una rivoluzione nel settore energetico.
Mattei diede vita nel 1953, all’ENI, di cui l’Agip divenne la struttura portante. Rivoluzionò le perforazioni petrolifere nella Pianura Padana, avviò la costruzione di una rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano e aprì la strada all’energia nucleare. il tutto sfidando l’oligopolio delle ‘Sette sorelle’ che dominavano l’industria petrolifera mondiale dell’epoca.

Nonostante il suo impatto rivoluzionario, Mattei non perse mai il legame con la sua terra natale. La sua prematura morte il 27 ottobre 1962, in un misterioso incidente aereo, ha lasciato un vuoto nell’anima di Acqualagna e dell’intero Paese. Solo molti anni dopo, grazie a nuove evidenze, è stata stabilita la natura dolosa dell’incidente, confermando la tragica fine di quest’uomo che fece tanto per il suo Paese.
Piazza Enrico Mattei
La figura di Enrico Mattei ci ha portato nella piazza principale del paese che è dedicata proprio a lui. Una piazza ampia sulla quale si affacciano alcuni importanti palazzi, tra cui la Casa Natale di Enrico Mattei, il Municipio, il Palazzo Conti che oggi è la sede del Museo del Tartufo e il Monumento ai Caduti. Se volete acquistare i tartufi, qui sorgono le botteghe specializzate nella vendita di questo tubero.

Casa Museo Enrico Mattei
Come già ampiamente detto, sulla piazza principale di Acqualagna sorge la Casa Museo Enrico Mattei. Si tratta di un percorso visivo e narrativo attraverso un contenitore di cimeli e memorabilia appartenuti ad uno dei personaggi più importanti del Novecento. Si possono vedere effetti personali come gli occhiali, diversi documenti e la sua scrivania, nonché l’ultima firma dell’ingegnere fatta prima di essere ucciso. Il museo conserva anche il tappo della bottiglia di champagne stappato nel febbraio 1953 dopo la firma di approvazione e fondazione dell’ENI. La casa museo Enrico Mattei è aperta solo il sabato e la domenica. Qui un link (non ufficiale) per info
Museo del Tartufo
Restano sempre in Piazza Enrico Mattei ecco Palazzo Conti del Gusto, sede del Museo del Tartufo, mecca degli appassionati del prelibatissimo tubero. Nelle diverse sale si può approfondire ogni aspetto del cibo. Il Museo del Tartufo di Acqualagna è aperto il sabato e la domenica. Qui il link per gli orari
Chiesa di Santa Lucia
In un angolo di Piazza Mattei sorge la Chiesa di Santa Lucia. Si tratta di un gioiello architettonico risalente tra il periodo Medievale e il Rinascimento. L’edificio di culto ha una facciata molto sobria e un campanile in mattoni e bugne in pietra locale, ma al suo interno si nasconde un tesoro di arte e spiritualità.

La chiesa è ad una singola navata con sei cappelle semisferiche, impreziosite da affreschi della scuola umbra del XV secolo, che narrano storie antiche e misteri sacri. In particolare l’abside è circondato da un’aura di mistero e devozione. Infatti qui si può ammirare l’altare scolpito in pietra viva, rischiarato da una monofora ornata da vetri istoriati.
Museo Antiquarium Pitinum Mergens
L’Antiquarium Pitinum Mergens, inaugurato nel 2002, celebra l’antica città romana omonima che sorgeva a Pian di Valeria, in località Pole, lungo l’antica via Flaminia. Il museo offre ai visitatori un viaggio affascinante nella vita quotidiana di una fattoria romana dall’età repubblicana ai primi secoli dell’impero.

La Pietra d’Autore
Girando per Acqualagna si scopre anche che questo borgo marchigiano è famoso per le sue botteghe dette della “Pietra d’Autore”. Sono nate grazie alla maestria degli antichi scalpellini del Furlo. Ogni scultura, ogni manufatto che si ammirano, raccontano una storia unica. Gli artigiani attraverso le loro creazioni trasmettono al mondo la bellezza eterna della pietra, scolpita con amore e rispetto per la tradizione.
Santuario Madonna del Pelingo
Se la passeggiata al borgo medievale di Acqualagna termina in una delle botteghe per acquistare il pregiato tartufo e nei ristoranti per assaporare i Maccheroncini di Campofilone, subito dopo si può proseguire verso il Santuario Madonna del Pelingo. La cui storia è molto curiosa.

Abbandonato dopo un terribile terremoto, questo luogo sacro ha ripreso vigore grazie alla scoperta di un’antica icona della Madonna, venerata per le sue presunte guarigioni miracolose. Al suo interno si trova l’affresco della Madonna della Misericordia con il Bambino, mentre accanto alla chiesa ecco “la Casa del Pellegrino”, un rifugio accogliente che ospita i fedeli durante le celebrazioni, specialmente il 8 settembre, in occasione della Natività di Maria.
Abbazia di San Vincenzo al Furlo
Poco distante dal Santuario, lungo la via Flaminia eccoci arrivare all’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, nota anche come “di Petra Pertusa”. Si tratta di una antica chiesa che affonda le sue radici alla fine del X secolo. L’abbazia benedettina sorge sulla riva sinistra del fiume Candigliano e si mostra con la sua semplice ma maestosa facciata a capanna, con il portale ad arco e l’architrave in pietra scolpito. Ma è l’interno che stupisce.

La cripta rialzata da 15 stretti gradini in pietra custodisce affreschi del ‘400 tra cui la “Madonna col bambini, San Vincenzo e i Santi” e un dipinto della “Madonna del Latte”. Oltre ad aver ospitato le sacre reliquie del vescovo di Bevagna, san Vincenzo, martire nel 303, l’abbazia di San Vincenzo al Furlo ha una storia piena di vicissitudini. Danneggiata da un incendio nel 1246 fu coinvolta nello scisma d’Occidente tra il 1378 e il 1417. Accanto alla chiesa si ergeva il chiostro del convento, di cui oggi resta la residenza del cappellano.
Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
Dopo aver esplorato le meraviglie storiche e culturali di Acqualagna, si può completare la giornata coni una piacevole passeggiata attraverso la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo. Questo vasto territorio, solcato dal fiume Candigliano, offre non solo uno spettacolo mozzafiato di natura selvaggia e paesaggi incantevoli da fotografare, ma anche un momento per stare a contatto con la natura.

Nel cuore della riserva si può salire fino al Castello del Monte Pietralata, risalente all’XI secolo, che domina l’orizzonte. Se proprio siete pigri, passeggiate lungo la strada sul tratto riservato ai pedoni, anche solo fino alla galleria. È un’esperienza da vivere.
Come arrivo ad Acqualagna
Acqualagna si raggiunge in automobile dall’autostrada A14 uscita al casello di Fano, quindi si segue lungo la superstrada in direzione di Roma, fino all’uscita per Furlo-Acqualagna. L’alternativa è l’Autostrada A1 fino a Orte e poi si segue la superstrada E45 verso Fano.
Info
Qui il link dell’ufficio del turismo di Acqualagna
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