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Rocca di Anfo, vista sull'Osservatorio- Turista A Due Passi Da Casa

E’ paragonabile ad un trekking, ma è molto di più, è la visita alla Rocca di Anfo, la più grande fortezza di epoca napoleonica esistente in Italia

Un tour guidato ci porta alla scopetta della Rocca d’Anfo, una maestosa fortezza situata sulle rive del suggestivo Lago d’Idro, in provincia di Brescia. Visto dalla strada questo imponente sistema di fortificazioni, sembra mastodontico, infatti si estende su una superficie di circa 50 ettari. Oggi rappresenta uno dei tesori storici e paesaggistici più significativi d’Italia.

Contenuto dell’Articolo

  1. Spunti di visita
  2. La Rocca di Anfo
  3. I percorsi
  4. Si parte
  5. La Batteria Veneta
  6. Caserma della Gola o Grande e Piazza d’Armi
  7. L’Osservatorio
  8. Batteria Belvedere
  9. Batteria Rolando
  10. Batteria Statuto
  11. Batteria Tirolo
  12. Torre avanzata della Lunetta
  13. Saliente della Lunetta e Casamatta del Saliente
  14. La Rocca Vecchia
  15. Come arrivo alla Rocca di Anfo
  16. Il Video

Spunti di Visita

Visitare la Rocca di Anfo, è come fare una bella passeggiata in montagna, tanto si deve salire e tanti gradini ci attendono per arrivare all’osservatorio, che sembra appunto di fare un trekking. A prescindere la nota di “fatica”, stiamo per scoprire una delle bellezze storiche di cui è fatta l’Italia, un luogo dove la storia si percepisce, si respira, si tocca con mano. Di tanto in tanto, sbuffando per le continue salite, ci possiamo fermare ad ammirare i panorami stupendi che si aprono sul lago d’Idro e sulle montagne circostanti.

Rocca di Anfo, il Museo - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo, il Museo – Turista A Due Passi Da Casa

E’ proprio una giornata spesa bene quella che ci ha portato alla Rocca di Anfo. L’unico consiglio è quello di fare scorta d’acqua se andate d’estate, perché il caldo è veramente assillante e lungo il percorso non ci sono rubinetti o sorgenti naturali. Se poi volete unire l’utile al dilettevole, dopo la visita, potete passare il resto della giornata su una delle spiagge del lago. Relax totale.

La Rocca di Anfo

Rocca di Anfo - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo – Turista A Due Passi Da Casa

Prima di dedicarci alla spiaggia, c’è da visitare la Rocca di Anfo. Il tour è guidato e chi ci accompagna spiega nei dettagli ciò che andremo a visitare. La Rocca ha le sue origini nel XV secolo grazie alla volontà della Repubblica di Venezia, ebbe nuova vita durante l’epoca Napoleonica, quando fu ampliata, diventando così un simbolo tangibile della storia militare e politica della regione. Tra caserme, polveriere e batterie militari, è costituita da 34 manufatti principali in cui ci si immerge nel passato e grazie a questi testimoni possiamo esplorare le vicende che hanno segnato l’evoluzione dell’Italia, dalle epoche veneziane fino ai giorni nostri.

I percorsi

La Rocca d’Anfo era divisa in due sezioni distintive, la parte bassa controllava il confine e la strada con l’ausilio di ponti levatoi, mentre la sezione superiore era dedicata alla difesa. Per raggiungere il secondo livello, i visitatori dovevano superare un dislivello roccioso attraverso una serie di scalette che si snodavano tra le imponenti pareti a strapiombo. Questo percorso, noto come le “Mura Venete”, ancora oggi serpeggia tra le rocce, creando quasi un corridoio separato dal resto del versante montano. Ma non è il percorso proposto oggi ai visitatori.

Rocca di Anfo - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo – Turista A Due Passi Da Casa

Oggi ci sono due possibilità: una più facile e adatta a tutta la famiglia è quello denominato “Regno d’Italia” dove, dalla Caserma Zanardelli si visitano la Batteria Veneta e la Batteria Tirolo, per poi fare ritorno alla base. Il secondo, noto come “Percorso Napoleonico, è più complesso e completo. Oltre alla parte veneta, si possono ammirare i sotterranei e l’osservatorio, che si trova in cima alla fortezza. Attraverso camminamenti panoramici, scalinate scolpite nella roccia e suggestivi percorsi ipogei, si possono ripercorrere e toccare con mano le gesta degli eroi e le battaglie che hanno plasmato il destino della nostra nazione.

Si parte

Base di partenza per entrambi i percorsi è la Caserma Zanardelli, siamo nel Palazzo del Comando. Fu edificato verso la fine del XIX secolo. Si tratta di un imponente edificio, situato a metà strada tra la Batteria Rocca Vecchia e la Batteria Statuto e si estende lungo la linea fortificata, parallela statale che costeggia il lago. Era stato concepito per ospitare i servizi direzionali, oggi è ingresso principale alla Rocca d’Anfo.

Rocca di Anfo, incisione nel muro - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo, incisione nel muro – Turista A Due Passi Da Casa

La Batteria Veneta

La prima struttura che si raggiunge è la Batteria Veneta. Risale al periodo della Repubblica della Serenissima e, grazie alla posizione, aveva lo scopo di controllo di una parte significativa della Valle. Gli edifici della parte alta erano destinati a una funzione difensiva e fornivano anche alloggio alle truppe di stanza. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne dotata di ampie feritoie e di una snella torre adiacente, che fu costruita con l’intento di mimetizzarla, facendola apparire come un innocuo campanile e il complesso della Rocca come un’abbazia. Anche lungo le mura che collegano la Batteria Venezia alle rocce sovrastanti furono costruiti diversi tabernacoli con l’intento di sviare il nemico.

Caserma della Gola o Grande e Piazza d’Armi

Rocca di Anfo, dormitorio militari - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo, dormitorio militari – Turista A Due Passi Da Casa

Si sale fino alla Caserma della Gola o Grande, che rappresenta uno dei capisaldi delle difese napoleoniche. La Batteria della Gola o Grande si distingue per la sua disposizione orizzontale lungo la sponda del lago. Venne progettata e costruita con l’aspetto di un elegante palazzo residenziale parigino, al suo interno ospitava alloggi e stanze destinate ai soldati. Sotto la Piazza d’Armi, una cisterna capace di contenere oltre duecento mila litri d’acqua garantiva un rifornimento essenziale per la sopravvivenza e la difesa della guarnigione.

L’Osservatorio

Rocca di Anfo, Osservatorio, interno - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo, Osservatorio, interno – Turista A Due Passi Da Casa

Dalla Caserma della gola parte il ungo tunnel, o meglio la lunga scalinata sotterranea che porta fino all’Osservatorio. Con non poca fatica, tra stretti e, a volte bui corridoi, si arriva all’interno della costruzione più alta della Rocca di Anfo. Anche in questo caso lo scopo era di controllo del territorio, ma la particolare costruzione permetteva a chi era all’interno di posizionare armi che all’occorrenza avrebbe usato per fermare il nemico.

Batteria Belvedere

La Batteria Belvedere è un altro dei manufatti risalente al periodo Napoleonico. Il suo scopo era quello di controllare la porzione settentrionale della Valle. Il mastice della batteria permetteva di monitorare gli approcci e lo scarpamento della parte del Tirolo, nonché l’installazione di altre strutture difensive rivolte verso questa direzione, come la Batteria Tirolo e la Casamatta (ovvero la Batteria Rolando). Il progetto originario di Liédot risale agli inizi del XIX secolo, ma la struttura della Batteria Belvedere venne completata solo verso la fine del secolo.

Rocca di Anfo - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo – Turista A Due Passi Da Casa

Batteria Rolando

Sotto la Batteria Belvedere si trova la Batteria Rolando, che insieme alla Batteria Tirolo costituisce una parte fondamentale della linea difensiva rivolta verso il Tirolo. Si tratta di edifici interconnessi dal punto di vista militare con scopi prettamente di avvistamento e di difesa del territorio circostante. All’interno della struttura si trovano i ricoveri per gli uomini, gli alloggi degli ufficiali, ma anche la cucina, i magazzini per i viveri, le riservette, i locali per il caricamento dei proiettili, le sale per la preparazione delle cariche e le latrine. Il tutto a testimonianza della complessità e dell’importanza logistica di questa postazione difensiva.

Batteria Statuto

La Batteria Statuto venne eretta verso la fine del XIX secolo, nel contesto del rinnovamento delle difese promosso da Giuseppe Zanardelli. Simile alla Batteria Rocca Vecchia, fungeva da ostacolo sulla strada principale, con ponti levatoi che, anziché sollevarsi per combaciare con i portoni, venivano spinti da argani nascosti in loculi protetti da robuste porte in ferro. La presenza di entrambe le batterie assicurava una copertura difensiva estesa, proteggendo la zona bassa del lago e la strada di accesso alla fortezza.

Rocca di Anfo - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo – Turista A Due Passi Da Casa

Batteria Tirolo

Anche la Batteria Tirolo fa parte della linea difensiva rivolta verso il Tirolo. Costruita durante il periodo Napoleonico, inizialmente fu solo parzialmente usata. Fu concepita con l’intento di mimetizzarsi nel terreno circostante, con casematte di altezze contenute e tetti a falda, offrendo così una difesa efficace alla strada sottostante. La copertura a forma arrotondata offre una protezione aggiuntiva, consentendo alla batteria di sfuggire alla vista, mimetizzandosi nella montagna e preservando così la sua efficacia difensiva.

Torre avanzata della Lunetta

Sulle pendici del monte Censo, la vetta della montagna Parlessi è stata trasformata sotto la guida dell’ingegnere del Genio di Napoleone Bonaparte per ospitare una fortezza imponente, sebbene rimasta incompiuta. Al culmine di questa imponente struttura svetta una torre, camuffata dal colore della roccia circostante, e mimetizzata al punto da sembrare parte integrante del paesaggio. Funzionale sia come sentinella che come punto strategico per i cannoni, questa torretta domina la valle sottostante, rendendo difficile l’accesso alle forze nemiche.

Rocca di Anfo, La cucina - Turista A Due Passi Da Casa
Rocca di Anfo, La cucina – Turista A Due Passi Da Casa

Saliente della Lunetta e Casamatta del Saliente

Il Saliente della Lunetta e la Casamatta del Saliente sono posti alla base della Torre avanzata della Lunetta. Avevano duplice funzione strategica: frantumare la montagna e minacciare la strada sottostante. Queste strutture sono ulteriormente protette da casematte, rendendo di fatto la parte alta della Rocca d’Anfo virtualmente imprendibile. In passato, la Lunetta era connessa all’Eridio, l’antico nome del Lago d’Idro, tramite gradini e rampe di legno che richiedevano una costante manutenzione. Gli accessi conducevano poi a un piccolo porto, dove le zattere dei soldati erano ormeggiate per vigilare sul lago.

La Rocca Vecchia

Durante il dominio della Repubblica della Serenissima, sorgeva un complesso di edifici dalla vocazione non prettamente militare ma dall’importanza strategica: la Batteria Rocca Vecchia, il Corpo di Guardia e il Deposito Polveri. Distribuiti lungo la strada, avevano il compito di controllare i flussi commerciali e di difendere l’accesso verso il Tirolo. La Rocca Vecchia rappresentava il primo punto d’incontro per chi giungeva ad Anfo. Edificata tra il 1500 e il 1600, custodiva storie di traffici e scambi lungo i suoi corridoi, testimoniati dalle catene dei ponti levatoi in ferro e dalle mensole di granito che adornavano la sua facciata. Un incendio nel 1924 segnò la fine di questa struttura.

Come arrivo alla Rocca di Anfo

La Rocca di Anfo si raggiunge dall’Autostrada A4 uscita Brescia Est, quindi SS45bis fino a Villanova sul Clisi, poi SS45ter fino a Vobarno, infine, Sp237

Info

Sito ufficiale per prenotare la visita alla Rocca di Anfo

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