Andiamo alla scoperta delle Pozze di Erve e del suo bellissimo sentiero che raggiunge la fonte San Carlo e prosegue fino alla Capanna Monza
Appena fuori da Lecco, guardando verso le imponenti montagne del Resegone, in località Erve, il torrente Gallavesa forma delle Pozze d’acqua che d’estate sono prese d’assalto dai turisti, ma che in autunno sono l’ideale per un trekking fino alla Capanna Monza, proprio sotto la montagna che sovrasta il ramo lecchese del lago di Como.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di Viaggio
- Cosa sono le Pozze di Erve
- Il sentiero
- La località Gnett
- Cinque motivi per visitare le Pozze di Erve
- Come arrivo alle Pozze di Erve
- Audioguida
- Video
- Le processioni della Pasqua in Italia
- Civita di Bagnoregio, la città che muore
- Nella foresta della Valle d’Intelvi, seguendo il Sentiero delle Espressioni
- Su il sipario, inizia lo spettacolo della Cascata delle Marmore
- Sassoferrato, la città della Battaglia delle Nazioni
Consigli di viaggio

Le Pozze di Erve sono il luogo ideale per chi cerca la frescura, e magari un piccolo bagno nel ruscello, durante la calura estiva, ma che in autunno rappresentano un bellissimo percorso di trekking che permette, agli amanti dei colori, di ammirare il foliage degli alberi della zona. Ma anche un luogo di transito per chi è diretto alla capanna Monza, seguendo il sentiero del CAI numero 11. Natura, paesaggio e montagna, luoghi ideali per qualche scatto fotografico eccezionale.
Cosa sono le Pozze di Erve
Le Pozze di Erve sono delle piccole piscine naturali che si formano lungo il corso del torrente Gallavesa, che si incontrano già all’inizio del sentiero che conduce alla Capanna Monza sul Resegone. Alcune pozze hanno attorno delle piccole spiagge di ciottoli, altre, invece, si formano tra grossi massi, trascinati lì forse un tempo, dalla corrente del torrente nei momenti di piena. Le pozze sono disseminate lungo il tratto che porta dalla periferia dell’abitato di Erve a oltre la fonte di San Carlo situata a 750 metri d’altezza. Questo è un punto di ristoro e di approvvigionamento, dove si può riempire la borraccia d’acqua, prima di proseguire verso la Capanna Monza. Non tutte le pozze sono visibili a occhio umano, a volte per ammirare le più belle ci si deve inoltrare nel bosco seguendo stradine anche impervie.
Il sentiero

Il sentiero delle Pozze di Erve inizia alla periferia del piccolo borgo. Superato un ponticello in pietra si intravedono le prime pozze, sono poco profonde ed ampie. Sono quelle più affollate. Si tratta di uno slargo del torrente Gallavesa.
Altre piccole pozze si incontrano seguendo lo sterrato che sale verso la località Gnet, un pianoro a 633 metri d’altezza, da dove si apre uno stupendo scorcio panoramico sul Resegone. Non sono indicate, ma a volte basta seguire i piccoli sentieri che si inoltrano nel bosco per arrivarci. Per trovare le pozze migliori, quelle scavate nella roccia e più profonde, occorre invece, continuare a seguire il sentiero, che a volte si inerpica.
Seguendo la prima parte dello sterrato, subito dopo alcuni gradoni, cercando, si trova anche una pozza con una specie di scivolo naturale. Ovviamente non è indicata, così come non lo sono le altre.

L’acqua del torrente Gallavesa è trasparente e riflette il colore della natura che la circonda.
Se nella prima parte il sentiero è agevole, nella seconda parte, quella dopo il pianoro di Gnet, le difficoltà aumentano perché lo sterrato presenta qualche difficoltà dovuta alle rocce che emergono dalla terra. Ma nulla di insormontabile. Proseguendo si arriva al Ponte del Bruco, una costruzione voluta dagli Alpini e dedicata ai muli, animali da soma che da sempre accompagnano l’uomo in montagna. Poco dopo ecco la Fonte San Carlo, punto dove sgorga l’acqua da un piccolo pertugio e dove si trova uno spazio (non molto grande) attrezzato con tavolini e panchine. Punto ideale per riempire le borracce e per fare una sosta prima di salire verso la Capanna Monza. Proseguendo lungo il sentiero si trovano le pozze più belle e quelle meno frequentate.
La località Gnett

Proseguendo fino al pianoro in località Gnett, a 633 m, si può ammirare uno scorcio sul Resegone. Questa è una zona pianeggiante, adatta ai piccoli. Anche qui ci si può immergere nell’acqua del torrente, le acque sono poco profonde. In questa zona si trova anche un agriturismo.
Il video
Cinque motivi per visitare le Pozze di Erve
- Per staccare dalla calura estiva
- Perché il torrente Gallavesa è un luogo ideale per un rinfrescante bagno estivo
- Perché da qui si parte per raggiungere la Capanna Monza
- Per un facile trekking nella natura
- Per scoprire un angolo nascosto di Lombardia
Come arrivo alle Pozze di Erve
Erve si raggiunge in auto da Lecco seguendo la strada per Calolziocorte. L’ultimo tratto prima di arrivare nel villaggio è molto suggestivo e la strada è scavata nella roccia. Poco prima dell’inizio del sentiero c’è un parcheggio. In determinati periodi dell’anno però è vietato parcheggiare qui. Si deve lasciare l’auto in apposite zone e usare il bus navetta.
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