Andiamo alla scoperta delle limonaie osannate da Goethe, del borgo di Limone sul Garda e della Ciclopista sul lago
Seguendo la strada Gardesana andando verso Sirmione, siamo sulla sponda lombarda del lago di Garda, il primo paese che incrociamo provenendo dal Trentino è Limone sul Garda, località in provincia di Brescia, nota per essere il punto più a Nord dove si coltiva il limone.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Nome e curiosità
- In giro per il borgo
- Le limonaie
- La Chiesa di San Rocco
- Gli antichi mestieri
- Il Museo del Turismo
- La Ciclopista Gardesana
- Cinque motivi per visitare Limone sul Garda
- Come arrivo a Limone sul Garda
- Audioguida
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Consigli di viaggio
Seguendo le indicazioni di Johann Wolfgang von Goethe e del suo viaggio in Italia, facciamo tappa a Limone sul Garda per scoprire una cittadina che ha fatto, oggi del turismo, il tuo punto focale, ma che un tempo era laboriosa e soprattutto era nota per la sua produzione di limoni. Da qui il nome? Certo è che senza la costruzione della strada nota come “gardesana”, Limone sul Garda sarebbe stato raggiungibile solo via lago. Oggi la si può raggiungere anche in bicicletta, pedalando sulla Ciclopista costruita sull’acqua. Ma ciò che colpisce di questo borgo è il centro storico: un susseguirsi di viuzze, portici, scale e scalette che collegano le varie zone. Tra le case spuntano piante e fiori. Poi l’immensità della Limonaia del Castel e le sue chiese. Su tutte quella di San Rocco. Questo è un punto tra i più amati dai fotografi perché il tempio è situato in una zona altamente panoramica.

Nome e curiosità
È curiosa la storia del nome di questo luogo che, secondo la tradizione popolare deriva dal nome dell’agrume già citato, anche se più realisticamente potrebbe essere una derivazione dal latino “limen”, ovvero confine. C’è un’altra curiosità legata a Limone sul Garda: il suo quasi completo isolamento fino al 1932, quando venne realizzata la strada Gardesana. Fino ad allora questa località era raggiungibile solo da Sud, o via barca dal lago. Oggi è una delle più rinomate cittadine della costa lombarda del Garda.
In giro per il borgo

Limone sul Garda si eleva dal lago verso la montagna e la si scopre con una piacevole passeggiata tra i vicoli del centro storico, ammirando le case in pietra, la Chiesa di San Rocco, dalla cui terrazza il panorama è stupendo, la Limonaia di Castel, l’unica aperta e visitabile.
Le limonaie settecentesche colpirono anche Goethe che nel 1786 si fermò in questo luogo durante il suo viaggio in Italia.
Oggi la coltivazione di questo agrume è stata abbandonata e Limone vive più di turismo. Chi cerca i limoni coltivati qui può tranquillamente entrare in un negozio di frutta e verdura. Il lungolago, invece, oggi è una via moderna dove abbondano i locali pubblici.
Le limonaie
Limone sul Garda oggi è conosciuta per le particolari limonaie, che si arrampicano sulla montagna. Si tratta di serre realizzate in pietra e legno risalenti al Settecento. Furono costruite per proteggere le piante dal gelo durante l’inverno. Una di queste è visitabile ancora oggi, si tratta della “Limonaia del castel”. Quella che visitiamo non è più la costruzione originale. Nei secoli ha subito diverse migliorie, Una sola cosa è certa, ovvero una data: 15 aprile 1786 che ancora si legge sua un pozzetto di raccolta dell’acqua. Potrebbe trattarsi dell’anno di costruzione, o del periodo in cui vennero adeguate le canalette nelle cole. Così come nei secoli lavori di miglioria interessarono pilastri e piani della limonaia. Di proprietà di diverse famiglie, il 19 giugno 1926 la limonaia fu acquistata da Giuseppe Segala, un minatore di ritorno dall’America. Alla sua morte, nel 1995 è stata acquisita dall’Amministrazione comunale, che ha fatto ulteriori opere di miglioria della limonaia.

La struttura produttiva del limone era ben più vasta di quella che vediamo oggi. Il giardino, che ha una superficie di 1.633 metri quadri, è diviso perpendicolarmente in due parti. Quella centrale funge da collegamento tra i vari terrazzi ed oggi è un centro museale-didattico. In tutte le còle ci sono delle canalette per l’irrigazione delle piante; l’acqua proveniva dal torrente San Giovanni attraverso la condotta della Calmèta, risalente al primo Settecento. Nella limonaia vengono ancora oggi prodotti diversi agrumi, tra cui cedri, limoni, aranci, chinotti, pompelmi, mandarini e kumquat.
L’ingresso alla Limonaia del Castèl è a pagamento. Il costo è di € 2.00
La Chiesa di San Rocco
La Chiesa di San Rocco risale alla prima metà del XVI secolo e venne edificata a ringraziamento dei limonesi scampati alla peste. L’edificio di culto è inserito in un favoloso contesto paesaggistico tra la roccia, il lago e le limonaie. Questo è uno dei luoghi prediletti da chi ama la fotografia. La chiesetta fu completata solo nel XVIII secolo con la costruzione del campanile. Subì ingenti danni durante la Prima guerra mondiale. Durante lavori di restauro nel 1957 vennero alla luce pitture risalenti al 1500.
Gli antichi mestieri
Limone sul Garda non è noto solo per la produzione del limone, ma il particolare clima favorisce anche la crescita l’ulivo e di altre piante esotiche. Oggi si può visitare il Museo dei Pescatori e all’Oleificio. Si accede dall’interno dei giardini comunali di Villa Boghi (sede comunale). Nella parte Nord del giardino si trova il busto di San Daniele Comboni. Un missionario e vescovo nativo di Limone che fondò gli istituti dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Pie Madri della Nigrizia. All’interno del Museo dei Pescatori rivivono la storia e la tradizione dei vecchi mestieri. Un piccolo sentiero conduce all’oleificio dove è allestita una mostra a tema. Il microclima del Garda favorisce l’olivicoltura che qui si sviluppò nel Medioevo. Il Garda è una delle zone più a Nord dove viene coltivato l’olivo.

Il Museo del Turismo
Situato nell’ex palazzo municipale, il Museo del Turismo raccoglie immagini storiche dello sviluppo del turismo a Limone del Garda si trova dietro la sede della Polizia Locale.
La Ciclopista Gardesana
Un giro spettacolare è quello che porta lungo il tratto cittadino della Ciclopista a sbalzo sul Garda. Il percorso parte dall’ufficio informazioni situato in piazzale Alcide de Gasperi e prosegue verso il Lungolago Marconi, prosegue verso il Porto Vecchio fino all’Imbarcadero e termina al monumento che ricorda i caduti durante la costruzione della strada Gardesana negli anni ‘30 del secolo scorso.
Cinque motivi per visitare Limone sul Garda
- Per scoprire le limonaie più a Nord dell’Italia
- Per percorrere al spettacolare Ciclopista della Gardesana
- Per ammirare uno dei più bei borghi del Lago di Garda
- Per visitare il Museo dei Pescatori e dell’Oleificio
- Perché questo è uno dei luoghi prediletti dai fotografi
Come arrivo a Limone sul Garda
Limone sul Garda si raggiunge dal Trentino seguendo la strada Statale 45bis in direzione di Limone. Per provenienze da Milano, Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Brescia est, quindi si prosegue seguendo la tangenziale direzione Lago – Madonna di Campiglio – Salò. Da Salò si segue la SS45bis fino a destinazione. Per chi arriva in treno, le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Desenzano del Garda e Rovereto. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bergamo e Verona.
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