A Trieste il culto del caffè è un rito che si perde nella notte dei tempi

Trieste, città dai mille aspetti, dalla storia esemplare è culla di un culto che ci riporta al’700: il caffè. Non solo a Napoli, ma anche nella città giuliana è un vero e proprio momento irrinunciabile da consumare nei locali storici, quelli frequentati non solo dalla borghesia, ma anche dai nomi più importanti della cultura. E se ordinate un caffè, cercate di farlo come farebbero i cittadini di Trieste.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La storia
- La visita
- Caffè Tommaseo
- Caffè Stella Polare
- Caffè degli Specchi
- Caffè Tergesteo
- Caffè San Marco
- Pasticceria Pirona
- Gli altri caffè storici
- Come ordinare un caffè a Trieste
- Cinque motivi per visitare Trieste
- Come arrivo a Trieste
- Audioguida
Consigli di viaggio
Trieste è una città mitteleuropea e un viaggio, una gita vale i soldi spesi. Il capoluogo giuliano dà molti spunti per ottime fotografie, basti solo pensare a Piazza Unità d’Italia, o al lungo viale che arriva fino al porto. Ma questa occasione è diversa: il tour nei caffè storici è una tappa importante per respirare la vera aria triestina. Se poi, entrando nei locali chiedete un caffè come fanno gli abitanti, allora sarà tutta un’altra cosa. Magari in certi locali il caffè sarà un po’ più caro, ma il servizio conta. Anche se non sembra, questa può essere una gita per famiglie, per fare conoscere ai figli luoghi e personaggi del passato che hanno scritto pagine di cultura, non solo italiana.
- 27 gennaio. Giorno della Memoria, visitiamo la Risiera di San SabbaVisitiamo la Risiera di San Sabba a Trieste nel Giorno della Memoria. Ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto
- A Gignod, sulle tracce degli antichi pellegriniUn piccolo borgo sulla strada per il Passo del Gran San Bernardo, solcato dalla via Francigena e dove si pratica la Pétanque
- A Orino sulle tracce del misterioso Sasso NeroUn facile trekking ci porta alla scoperta del Sasso Nero e della Rocca di Orino, in provincia di Varese. Due luoghi pieni di misteri e leggende
- A Pesariis il tempo non si ferma, maiPesariis, in provincia di Udine e la sua antica vocazione per gli orologi
- A piedi fino al Centro geografico d’ItaliaCon un facile trekking andiamo alla scoperta del Centro Geografico d’Italia
La storia
Le prime botteghe di caffè a Trieste furono aperte nella seconda metà del Settecento, sulla scia di quelli veneziani, ma differenziandosi da questi e assumendo un’impronta viennese. Nel giro di poco tempo questi locali si moltiplicarono diventando luogo d’incontro per ufficiali, borghesia, uomini d’affari, scrittori e poeti. Nacquero così anche i Caffè letterari, che nel tempo ospitarono l’intellighenzia triestina: James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba. Oggi questi luoghi sono diventati un itinerario per scoprire un lato curioso di Trieste.
La visita
Visitare i Caffè storici significa incontrare almeno un secolo di storia cittadina, Alcuni di questi locali conservano ancora gli arredi d’epoca, altri sono inseriti nella realtà del XXI secolo.
Un percorso ideale non esiste. Si può partire indifferentemente da uno o l’altro locale. Fermarsi in ognuno e consumare qualcosa sarebbe l’ideale, però scegliamo quello che ci ispira di più, sediamo ai tavolini, immaginando di aspettare l’arrivo degli uomini di cultura che lo hanno frequentato.

Caffè Tommaseo
Il Caffè Tommaseo è situato nell’ex piazza dei Negozianti. Aperto nel 1830 per volontà del padovano Tommaso Marcato, si identificò subito come ritrovo privilegiato per artisti, uomini d’affari e politici. Il nome attuale risale al 1948 e ricorda lo scrittore e patriota dalmata Tommaseo.
Nel 1997 è stato restaurato, ma ha mantenuto l’ambientazione tradizionale dei caffè Viennesi con specchiere originali dal Belgio, sedie di legno curvato e soprattutto le decorazioni, opera del pittore triestino Giuseppe Gatteri.
Curiosità. A questo locale si deve l’introduzione del gelato a Trieste.
Caffè Stella Polare
Nel cuore del borgo teresiano sorge il Caffè Stella Polare. Siamo accanto alla chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione e alle vicine Piazza della Repubblica e Piazza Sant’Antonio. Aperto nel 1867, era il tipico locale austro-ungarico dalle decorazioni con stucchi e specchi (ne resta un esempio). Il Caffè Stella Polare era frequentato da negozianti e intellettuali.
Trasformato in sala da ballo al termine della II Guerra Mondiale, fu luogo per incontri amorosi tra ragazze triestine e soldati americani.
Caffè degli Specchi
Fondato e gestito dal greco Nicolò Priovolo, risale, invece, al 1839 il Caffè degli Specchi. Ospitato al pianterreno di Palazzo Stratti, in Piazza Grande (oggi Piazza dell’Unità d’Italia) è da sempre luogo privilegiato per seguire tutte le vicende cittadine. Nel corso degli anni è stato più volte ristrutturato.
Caffè Tergesteo

In Piazza della Borsa si trova il Caffè Tergesteo. Oggi la sede è all’interno dell’omonima galleria e presenta coloratissime vetrate che riproducono episodi di storia cittadina.
Caffè San Marco
Risale invece al 1914 il Caffè San Marco, punto di riferimento per lettori di quotidiani, ma anche luogo dove si preparavano passaporti falsi per la fuga dei patrioti anti austriaci che cercavano di scappare. Il locale è stato ristrutturato dopo la distruzione degli Austriaci durante la guerra. Negli anni ’20 questo fu il ritrovo d’élite per gli intellettuali triestini come Saba e Svevo.
L’interno riproduce il tipico Caffè austriaco con il bancone di legno intarsiato, tavolini in marmo con la gamba in ghisa, specchiere e affreschi.
Sulle pareti si può ammirare l’ossessiva ripetizione delle foglie di caffè nelle decorazioni.
Pasticceria Pirona

L’ultimo locale storico triestino che menzioniamo in questo post è la Pasticceria Pirona. Il luogo prediletto dallo scrittore irlandese James Joyce. Qui tra un calice di vino pregiato ed un dolce austriaco nacque il suo “Ulisse”. Il locale, che è punto di riferimento per chi vuole assaggiare i dolci tipici triestini, ha conservato gli arredi d’epoca.

Gli altri caffè storici
Il nostro tour alla scoperta dei caffè storici di Trieste prosegue al Bar Torinese. Siamo in Corso Italia. Aperto nel 1919 conserva l’arredamento dell’ebanista triestino Debelli. L’interno ricorda quello di un transatlantico.
Un altro dei locali storici di Trieste è il Bar ex Urbanis, nato nei locali di un’ex pasticceria della prima metà dell’ottocento. Da ammirare un pavimento a mosaico su cui si legge la data di fondazione: 1832.
Come ordinare un caffè a Trieste

Se volete ordinare un caffè in questi locali, adeguatevi ai nomi locali. Per avere un caffè dovete chiedere un nero, il caffè macchiato è il capo, il caffè nero in bicchiere dovete ordinare un nero un B, mentre per un caffè macchiato in bicchiere chiedete un capo in B. Se invece volete un cappuccino allora ordinate un caffelatte.
Cinque motivi per visitare Trieste
Perché è stata l’ultima città a diventare italiana dopo la II Guerra Mondiale
Per ammirare Piazza Unità d’Italia
Per assaporare il caffè nei suoi locali storici
Perché qui ha vissuto lo scrittore irlandese James Joyce
Per le sue tradizioni
Come arrivo a Trieste
Facilmente raggiungibile in auto e autobus, si arriva a Trieste con l’autostrada A4 Venezia Trieste, uscita “Sistiana” e proseguendo sulla panoramica SS.14, oppure casello del Lisert, quindi SS202.
Per chi arriva dalla Slovenia, dopo il confine di Stato (Fernetti), SS 58 passando da Opicina. Qui si può parcheggiare l’auto e raggiungere la città con lo storico tram.
In treno. La Stazione centrale di Trieste si trova in Piazza Libertà, 8.
In aereo. L’Aeroporto più vicino è quello di Ronchi dei Legionari, che è collegato alla Stazione Ferroviaria dall’autobus linea 51.
In nave. Sono diversi i collegamenti navali con le altre città italiane.
RIPRODUZIONE RISERVATA