I Mulini di Piero, un angolo verde di Lombardia, ricco di mulini e di storia
Una passeggiata nella natura ci porta in Valle Veddasca, un luogo incontaminato della provincia di Varese per scoprire i Mulini di Piero. Non si tratta di costruzioni appartenenti ad un singolo proprietario, come si potrebbe essere tratti in inganno dal nome, ma di antiche costruzioni sorte in località Ponte di Piero, una piccola frazione del comune di Curiglia con Monteviasco, in una zona molto lontana dal cosa cittadino.

L’agglomerato
Si tratta di un piccolo raggruppamento di edifici rurali in pietra di epoca medievale, ormai in disuso, anche se anche se alcune di queste abitazioni sono state ristrutturate. Siamo in un luogo dall’atmosfera molto lontana dalle nostre città, dal traffico e dallo smog. Gli unici segni di vita che qui si incontrano sono le mucche che qui pascolano in tutta tranquillità e libertà.
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Indietro nel tempo
I mulini di Piero, risalgono al periodo in cui il grano si macinava a pietra e la presenza del torrente Giona, a pochi metri dalle case, è testimonianza che questo era un luogo adatto a far sorgere i mulini. Infatti, come si nota visitando questo luogo, alcune delle abitazioni hanno ancora il piccolo canale di scorrimento dell’acqua che, arrivando alla pala, permetteva il movimento della macina.

La costruzione dei mulini
L’edificazione dei mulini risale al diciottesimo secolo. Sono rimasti in uso fino ad una quarantina di anni fa, fino a quando il lento e inesorabile declino di questo angolo di Lombardia, e la successiva industrializzazione, hanno portato all’abbandono del luogo. Restaurati nel 1997, oggi i mulini di Piero sono un’attrazione turistica, collegata al sentiero che porta a Monteviasco, un’altra località composta da uno sparuto numero di case, raggiungibile solo con la funivia e da una vecchia mulattiera che con i suoi oltre mille gradini, sembra interminabile.

Verso Monteviasco
Visitati i mulini di Piero, e se l’idea di percorrere una lunga scalinata in mezzo alla natura non spaventa, si raggiunge il sentiero che inerpicandosi, conduce a Monteviasco. Si cammina tra alberi di castagni, noci e faggi.

Arrivati a Monteviasco, ecco le case, poche, rustiche, come i vicoli lastricati in pietra locale, oltre all’immancabile ristorante. Qui vivono una decina di persone. Sono loro a mandare avanti il villaggio, che è situato in una posizione panoramica. Da qui, nelle giornate limpide la vista raggiunge il vicino Lago Maggiore. La discesa verso il parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto può avvenire con la funivia che è l’unico che raggiunge Monteviasco. Qui non circolano auto e non ci sono strade, a parte il sentiero, per raggiungere questa località isolata tra i monti.
Raggiungere i Mulini di Piero non è difficile, una volta arrivati alla località Ponte di Piero. Nei pressi della partenza della funivia per Monteviasco, si supera il ponte sul fiume Giona e si prosegue lungo il sentiero. Dopo una breve camminata di circa 15 minuti, ecco spuntare le prime case.

Cinque motivi per visitare i Mulini di Piero
- Per vivere una giornata a contatto con la natura
- Per riscoprire i vecchi mulini ad acqua
- Per entrare a contatto con un luogo che sembra essersi fermato nel tempo
- Per percorrere il sentiero che porta a Monteviasco
- Perché questo è uno degli angoli più suggestivi della provincia di Varese
Il video dei Mulini di Piero
Come arrivo a Piero
Si arriva in località Piero dall’Autostrada A26, uscita Sesto Calende, quindi proseguendo sulla SP69 verso Luino, quindi si segue la strada che porta a Dumenza, attraversata la quale, si raggiunge Curiglia e si seguono le indicazioni per la funivia.
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