Situato nelle Marche, al confine con l’Emilia-Romagna, Gradara si erge su una collina a 142 metri sul livello del mare. Il borgo è famoso per il suo castello circondato da una doppia cinta muraria. Ma è anche il simbolo della tragica storia d’amore di Paolo e Francesca, immortalata da Dante nella Divina Commedia.

Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Itinerario alla scoperta di Gradara
- La Rocca Demaniale di Gradara
- Il Museo Storico e le Grotte Medievali
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Il Giardino degli Ulivi
- I Sapori di Gradara
- Quando visitare Gradara
- Cosa Non Perdere a Gradara
- Come Arrivo a Gradara
- Info
- Le Misteriose Grotte di Gradara
- La Storia di Paolo e Francesca
- Un itinerario alla scoperta dei borghi romagnoli
- Valbruna, ovvero l’Atlantide del Mar Adriatico
- Una giornata alla scoperta di Fano
- Un Viaggio Incantevole attraverso Capolavori Architettonici delle Marche: Un’Avventura tra Medioevo e Rinascimento
- Un trekking cittadino alla scoperta di Urbania, la sua Chiesa dei Morti e il Cimitero delle Mummie
- Un itinerario alla scoperta dei borghi romagnoli, tra Dante, Cagliostro e Giulio Cesare
Spunti di Visita
Visitare Gradara può essere una “toccata e fuga” per vedere la famosa rocca. Oppure, può essere un’intera giornata alla scoperta del borgo a cavallo tra Marche e Romagna. Ciò significa immergersi in un’atmosfera medievale autentica. Basta varcare la prima cinta muraria. Percorrere i suggestivi Camminamenti di Ronda rivela la magia di questo luogo fortificato. È uno dei borghi meglio conservati d’Italia. Si visita il castello, ma se andare nel museo, potrete scoprire grotte misteriose, di cui ancora oggi si ignora l’uso.

Itinerario alla scoperta di Gradara
L’itinerario cittadino alla scoperta di Gradara ci porta a varcare la prima cinta muraria per accedere ai Camminamenti di Ronda. Siamo già all’interno del perimetro del castello, anche se il fulcro arriverà più avanti. I Camminamenti sono lunghi circa 700 metri. (Verificate che siano aperti). Ci permettono di ammirare un paesaggio sulle colline marchigiane che non ha eguali. E se allungate la vista, laggiù ecco il Mar Adriatico.
La Rocca Demaniale di Gradara
Superato l’ingresso e ammirato il paesaggio dai Camminamenti di Ronda percorriamo la strada che conduce alla Rocca. Siamo nel cuore pulsante del borgo e stiamo per entrare in uno dei castelli meglio conservati d’Italia. Il mastio si innalza per 30 metri e domina la vallata. All’interno, invece, con una visita guidata scopriamo gli eventi che raccontano la vita delle potenti famiglie. Queste famiglie governarono Gradara: Malatesta, Sforza e Della Rovere. Ma qui si entra anche per visitare la Sala di Francesca. Qui, leggenda vuole, si consumò il famoso dramma citato nella Divina Commedia. Quello di Paolo e Francesca. Qui il link all’articolo
Il Museo Storico e le Grotte Medievali
Ammirata la Rocca, tornando verso le prime mura, ci imbattiamo nel Museo Storico. Ci affascinano le grotte tufacee più dell’affascinante viaggio nella storia locale. Ci intrigano più della collezione di armi, strumenti di tortura e riproduzioni in scala delle macchine da guerra medievali. Si tratta di cavità risalenti al IV-V secolo d.C. che farebbero parte di un misterioso labirinto sotterraneo. Ve ne parlo in questo articolo. Quelle che si visitano sono solo una piccola parte. Forse non tutte sono state scoperte.
Chiesa di San Giovanni Battista
Prima di dedicarci alla cucina locale, visitiamo la Chiesa di San Giovanni Battista. Fu costruita per volontà di Giovanni Malatesta da Verucchio. Ha una facciata trecentesca. L’interno è stato restaurato dopo il terremoto del XVII secolo. Al suo interno è custodito un crocifisso ligneo del 1500 dono dei Conti Barzi-Mosca molto particolare. Infatti osservandolo attentamente e seguendo i numeri che si trovano sull’altare, è possibile notare ben tre espressioni di Cristo. La prima sembra che il Cristo possa proferire ancora alcune parole. La seconda darebbe l’idea che stia esalando l’ultimo respiro, mentre la terza infonde serenità nel volto.
Il Giardino degli Ulivi
Se volete concedervi un momento di relax, potete visitare il Giardino degli Ulivi. Si tratta di un piccolo anfiteatro in pietra circondato da ulivi secolari.
I Sapori di Gradara
Direi che siamo in una “terra di mezzo”. Siamo al confine tra Romagna e Marche. Qui, i sapori si mescolano tra le due regioni. Su tutti però segnalo i “Tagliolini con la Bomba”. Si tratta di un piatto tradizionale contadino realizzato con ingredienti poveri. Per i vini, c’è solo l’imbarazzo della scelta. tra il romagnolo Sangiovese o il Colli pesaresi Doc
Quando visitare Gradara
Gradara si può visitare tutto l’anno. Il periodo estivo è tra i mesi di luglio e agosto. Potrebbe essere più affollato per la presenza dei turisti delle vicine località balneari. Nel mese di luglio si può partecipare alla spettacolare Assedio al Castello. Uno spettacolo con fuochi d’artificio e altre attrazioni medievali. Qui il link
Cosa Non Perdere a Gradara
- La Rocca Demaniale, per scoprire e vivere la storia di Paolo e Francesca
- Il Museo Storico e le Grotte Medievali, per ammirare le antiche armi di tortura e percorrere qualche metro nelle misteriose grotte
- Il Giardino degli Ulivi, un rilassante anfiteatro per ammirare, da un’altra prospettiva la Rocca Demaniale
- I Tagliolini con la bomba, uno dei piatti tipici della zona
Come Arrivo a Gradara
Per raggiungere Gradara, prendi l’Autostrada A14 e esci a Cattolica-Gabicce Mare. Prosegui sulla SS16 fino a Gabicce Mare. Poi continua sulla SP 47 fino a destinazione. Per chi arriva in treno, Gradara non ha una stazione ferroviaria. Le più vicine sono Cattolica e Rimini. Da qui si prosegue in bus. Da Rimini o Riccione linea 125 o linea 124 fino a Cattolica Stazione FFSS. Quindi si cambia salendo sulla linea 130 o la linea 131. L’aeroporto più vicino è quello di Rimini.
Info
Qui il link del comune di Gradara
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