La sesta tappa del Tour alla scoperta della Sicilia Occidentale ci porta a Favignana, andiamo alla scoperta dell’isola in bicicletta tra i giardini ipogei e le favolose spiagge
La si sceglie per la classica gita di un giorno. Oppure per una vacanza interamente dedicata al mare e al relax. L’isola di Favignana, nella Riserva Marina delle isole Egadi, rappresenta un autentico approdo per chi ama le spiagge. Con le sue immense cale c’è solo l’imbarazzo della scelta. E si possono raggiungere in bicicletta pedalando nella natura. Siamo alla sesta tappa del nostro tour alla scoperta della Sicilia Occidentale.
Contenuto dell’articolo
- Spunti di Visita
- La Storia
- L’Isola della Lavorazione del Tonno
- L’Approdo sull’Isola
- La Bicicletta
- I Giardini Ipogei
- Le Spiagge
- Come Arrivo a Favignana
- Info
- Ascolta la Mia Audioguida di Favignana su Loquis
- Tour Sicilia Occidentale, prima tappa
- Tour Sicilia Occidentale Seconda tappa
- Tour Sicilia Occidentale Terza Tappa
- Tour Sicilia Occidentale Quarta Tappa
- Tour Sicilia Occidentale Quinta tappa
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Spunti di Visita
Il nostro tour alla scoperta della Sicilia Occidentale ha fatto tappa a Favignana, isola delle Egadi, tra le più visitate. Ci ha conquistato da lontano, man mano che il porto si avvicinava. I suoi colori brillano. Le sue spiagge sono incantevoli. I suoi giardini ipogei sorprendono. Non c’è un angolo di quest’isola che si meriti di essere tralasciato. Tanta è stata l’ammirazione che talvolta dimenticavamo di scattare foto. Dirò di più. Favignana merita una vacanza, non una gita di un solo giorno. Per quel poco che abbiamo girato abbiamo visto tante possibilità di alloggio, ma vanno prenotate per tempo. Si rischia di trovare tutto completo. E poi l’albergo, il B&b sono meglio del resort. C’è più possibilità di conoscere la gente del posto. Si possono ottenere da loro le dritte migliori su quali spiagge frequentare. Inoltre, loro ci possono far scoprire i locali migliori.
La storia

Abitata sin dalla preistoria (si possono ammirare alcuni graffiti nelle grotte della zona di S. Nicola). Favignana fu, come il resto della Sicilia colonizzata dai Cartaginesi. Finì sotto dominio romano e degli arabi, quindi ecco Svevi, Normanni e Angioini.
L’isola della lavorazione del tonno
In passato l’isola di Favignana venne sfruttata per le sue innumerevoli cave di tufo. Questo fu anche un luogo di lavorazione del tonno. Qui sorgeva infatti la tonnara Florio. Oggi essa è meglio nota come Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica. Questo era un insediamento industriale per la lavorazione del pesce pescato. Oggi è un importante museo.
Ma non è la sola attrattiva che ci porta su quest’isola. Oggi Favignana si presenta agli occhi dei turisti come luogo ideale per vacanze memorabili. L’isola offre mare di colore turchese. Offre anche stupende cale. Questo luogo è diventato una delle mete più ricercate nei mesi estivi. Il pittore Salvatore Fiume osservandone la forma, la rappresentò come una farfalla.
L’approdo sull’isola
Si parte per Favignana con la carica adrenalinica giusta. Imbarco da Trapani. L’aliscafo impiega circa un’ora per raggiungere il porto dell’isola. Il porto è un susseguirsi di colori. Quelli delle mille barchette ormeggiate. Queste barchette creano un’atmosfera suggestiva. L’impatto è notevole da subito.
Dopo lo sbarco, sentiamo il vociare dei pescatori al rientro dopo una battuta di pesca. I pescatori offrono ad abitanti e turisti il frutto del loro lavoro.
A vegliare sul porto è anche la sagoma del castello di Santa Caterina. Il maniero si trova nel punto più alto dell’isola. Dalla sua altezza è possibile ammirare tutte le Egadi e parte della costa Occidentale Siciliana. Peccato non essere saliti fin lassù, ma la nostra, è stata una visita di una sola giornata.

Davanti al porto, invece, si staglia la sagoma di uno dei palazzi più importanti dell’isola: Palazzo Florio.
Edificio in stile neogotico risalente al 1878, residenza estiva della famiglia Florio e oggi di proprietà del comune. Se è aperto merita sicuramente una visita.
La bicicletta
Favignana è una delle mete predilette da chi ama il turismo in bicicletta. In porto ne abbiamo noleggiata una. Volevamo vedere le spiagge dell’isola. Perché no, magari avremmo potuto fare il bagno nelle acque cristalline. Quelle acque hanno riempito di colore i nostri occhi. E allora si parte.
I Giardini Ipogei
Pedalata dopo pedalata ci accorgiamo che Favignana è ricca di una particolare pietra: la Calcarenite. Si tratta di un materiale poroso utilizzato un tempo, in particolare nell’edilizia. Le cave furono sfruttate per secoli, poi le mutate condizioni di mercato entrarono in crisi, vennero chiuse e abbandonate.
Oggi questi luoghi dismessi sono diventati orti e giardini coloratissimi.
Ai bordi delle strade vicine alle cave di tufo, si possono notare piante rigogliose al loro interno. Crescono fichi, mandorli, peri, aranci e fichi d’india. Queste cave oggi prendono il nome di Giardini Ipogei. Avevamo tanta voglia di raggiungere le spiagge. Ci siamo dimenticati la macchina fotografica nello zaino. Non abbiamo potuto documentare queste meraviglie. Peccato.
Le spiagge

Così tra giardini e strade rese polverose dalla calura, non vediamo l’ora di fare un bel bagno in mare.
Sono diverse le spiagge sabbiose. A Favignana c’è solo l’imbarazzo della scelta: dalla famosissima Cala Azzurra, dalle splendide acque cristalline al Lido Burrone. Poi Cala Rossa, nella zona delle cave di tufo e dagli straordinari colori del mare.
Non distante troviamo il porticciolo di Punta Lunga, qui si susseguono una serie di calette rocciose.
Il bello è che diverse sono raggiungibili in bicicletta (o in alternativa per chi è … pigro, col bus che ad orari cadenzati gira per l’isola).
Più appartata e intima è cala Graziosa, fatta di rocce e sabbia.
Nelle vicinanze del porto e di fronte all’imponente colle di Santa Caterina sorge la Praia. Infine cala Rotonda dalle caratteristiche rocce.

Non mancano luoghi tranquilli dove fare il bagno come Punta Faraglioni o cala del Pozzo.
Con la nostra bicicletta potremmo girare tutta la notte per trovare altre ed interessanti spiagge. Vorremmo scoprire luoghi isolati. Potremmo fare tuffi memorabili nelle acque cristalline del mare come Punta Fanfalo, Scalo Cavallo o Bue Marino. Ma si è fatta una certa. Il nostro aliscafo ci chiama e, malinconicamente dobbiamo tornare a Trapani. Abbiamo solo il tempo di una granita da gustare nei bar in Piazza Matrice.
Sicuramente la pedalata giornaliera ci ha fatto scoprire luoghi incantevoli. Torneremo qui per una futura vacanza.
Come arrivo a Favignana
Favignana si raggiunge solo via mare. Sull’isola non esiste un aeroporto.
In nave: Dal porto di Trapani, partono aliscafi e traghetti tutto l’anno. Nella sola stagione estiva, ci sono anche aliscafi da Napoli, Ustica e Marsala.
In aereo: L’aeroporto più vicino è quello di Trapani Birgi, ( qui il link). Da qui, si raggiunge il porto di Trapani in autobus o taxi.
Info
Qui il link della Pro Loco Egadi
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