Callabiana, piccolo borgo in provincia di Biella, famoso per il suo presepe meccanico, qui nel 1944 nacque Radio Libertà
Callabiana è un piccolo borgo diffuso della provincia di Biella, noto perché nel periodo delle feste si anima con centinaia si presepi disseminati tra le case e nei boschi. Ma in questo luogo è nata la prima radio libera durante la Seconda Guerra Mondiale.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- Il presepe meccanico
- Gli altri presepi
- Le fonti d’acqua
- Radio Libertà
- Cinque motivi per visitare Callabiana
- Come arrivo a Callabiana
- Ascolta l’articolo
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Consigli di viaggio
Meta adatta ai bambini, Callabiana e frequentatissima nel periodo delle feste di fine anno per gli oltre cento presepi che vengono allestiti tra le diverse frazioni di cui e composto il comune e che attira decine di “spettatori” per ammirare uno dei must del Natale. L’occasione, visto che questi presepi sono disseminati lungo due percorsi, è buona per fare i classici quattro passi per smaltire l’abuso di cibo di questo periodo dell’anno. Ma qui c’è anche uno dei presepi meccanici più interessanti d’Italia. Un altro si trova a Sutrio, in provincia di Udine. Armatevi di macchina fotografica e pazienza, se avete bambini. Perché, la maggior parte di questi presepi valgono il viaggio e sono tutti da vedere.

Il presepe meccanico
Il presepe meccanico di Callabiana è una installazione che si può ammirare (gratuitamente, se volete potete lasciare un’offerta) nel piccolo oratorio di San Carlo. Siamo nella frazione Nelva. Si tratta di un’opera realizzata da due cittadini che hanno allestito un presepe scenico all’interno di questo luogo che non è più utilizzato per il culto. L’opera, perché di ciò si tratta, è ispirata al paesaggio montano biellese. Lo sfondo, infatti rappresenta i monti che sovrastano Callabiana.

Il presepe occupa una superficie di 80 metri quadrati ed è diviso in due sessioni. Il plastico conta di 100 casette e oltre 150 statue, molte delle quali sono animate meccanicamente e rappresentano, oltre ai personaggi tipici del presepe, anche gli antichi lavori, come ad esempio il materassaio. Tanti personaggi, ma anche corsi d’acqua, animali che pascolano. Tanti personaggi, ma anche corsi d’acqua, animali che pascolano. C’è un cane che abbaia e il proprietario della casa esce a sgridarlo. Movimenti semplici e complessi che fanno di questo presepe una meraviglia da visitare.

Gli altri presepi
Da Nelva si può salire fino alla frazione Trabbia, per ammirare, tra le case, altri presepi originali, alcuni sono classici, altri molto originali. Da qui, tornando al punto di partenza si può scegliere tra i due percorsi che si muovono tra i boschi del circondario per ammirare altri capolavori dell’arte della realizzazione del presepe.

Se ne trovano di ogni tipo e dimensione: da quelli realizzati all’interno di una carriola o di una valigia, a quelli nella corteccia degli alberi. Da quello su una bicicletta a quello realizzato usando i rami o i vasi, o ancora le caffettiere, come a ricordare che poco distante da Callabiana si producevano queste primordiali macchine per fare il caffé.

Le fonti d’acqua

Un particolare che capisce di Callabiana è la presenza di molte fonti presenti nelle varie frazioni. Qui si può dire che l’acqua non manca. Questo borgo è noto anche come il borgo delle fonti. È stato creato anche un percorso che porta a visitare le più importanti. Fonti d’acqua che qui significano anche lavatoi.
Radio Libertà

Callabiana è anche nota per una emittente radiofonica nata durante la Seconda Guerra Mondiale e che ha una storia molto particolare. Nata il 14 dicembre 1944 nella frazione Trabbia, grazie ad un trasmettitore giunto sin qui dall’aeroporto militare di Cameri (in provincia di Novara). Lavorando in gran segreto, un gruppo di amici lo utilizzo per fare trasmissioni per informare la popolazione sull’andamento della guerra, per lanciare messaggi in codice per i partigiani che si nascondevano tra i monti, ma anche musica. Le trasmissioni duravano solo mezzora, poi le apparecchiature venivano smontate e nascoste, per essere rimontate il giorno dopo.
Radio Libertà restò a Callabiana fino al 1945, poi venne spostata a Sala Biellese, dove le trasmissioni furono portate ad un’ora al giorno.
Le sue trasmissioni terminarono il 23 aprile del 1944, quando le apparecchiature furono intercettate dai tedeschi e distrutte. Due giorni più tardi, Radio Libertà però tornò in onda da Biella dopo la liberazione dai fascisti. Per le trasmissioni vennero utilizzate le apparecchiature di Radio Baita, abbandonate dai tedeschi in fuga.

Cinque motivi per visitare Callabiana
- Per scoprire uno tra i presepi meccanici più belli d’Italia
- Per passare una giornata bella natura
- Per ammirare questo borgo diffuso in provincia di Biella
- Per scoprire il paese delle fonti
- Per rivivere la storia di Radio Libertà
Come arrivo a Callabiana
Callabiana si raggiunge in automobile dall’autostrada A4, uscita Carisio, quelli di seguire la SS230 in direzione di Biella. Da qui si prende la strada per seguire Andorno Micca, quindi verso Callabiana, Pettinengo, Valle Mossa.
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