Castelletto, frazione di Cuggiono, breve percorso tra una villa con 365 finestre e un ponte in pietra sul Naviglio Grande
Castelletto, frazione di Cuggiono, in provincia di Milano, è una piccola località tra la campagna lombarda, il Naviglio Grande e il fiume Ticino, meta di piacevoli passeggiate lungo l’alzaia del canale risalente al 1200, ma anche luogo che nasconde tesori di inestimabile valore storico e una leggenda legata a Leonardo da Vinci.

Castelletto di Cuggiono merita una visita anche semplicemente per ammirare Villa Annoni e il suo meraviglioso parco o il museo cittadino, che conserva importanti reperti storici, ma prima concediamoci una piacevole passeggiata lungo il Naviglio.
Il punto di partenza

Il punto di partenza è il ponte in pietra, da qui, notiamo tra gli alberi due torrette, sono quelle di Villa Clerici che originariamente dev’essere stata un piccolo castello o un fortilizio medievale, nato come avamposto per il controllo del fiume Ticino, divenuta nel tempo una importante villa come ci spiega la guida culturale di Cuggiono, Enrico Rainoldi: “Effettivamente noi chiamiamo il castello di Castelletto, in realtà è la villa del 1680. Questa che era una villa di delizia della famiglia Clerici, quando è stata costruita, perlomeno nel 1680 lì c’era un’altra abitazione di un’altra famiglia importante, i Crivelli. Personaggio più famoso è stato Urbano III, il Papa Urbano III.”
- Le processioni della Pasqua in Italia
- Civita di Bagnoregio, la città che muore
- Nella foresta della Valle d’Intelvi, seguendo il Sentiero delle Espressioni
- Su il sipario, inizia lo spettacolo della Cascata delle Marmore
- Sassoferrato, la città della Battaglia delle Nazioni
Villa Clerici
Nel 1700 la famiglia Clerici (ricchi banchieri) inglobando alcuni edifici, ampliandone la metratura, la trasformarono in un edificio imponente al punto che per ostentare la ricchezza inserirono nella Villa ben 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno e dodici balconi, uno per ogni mese dell’anno. Ma c’è di più.

“All’interno ci sono degli affreschi della scuola del Tiepolo”, ci dice Enrico Rainoldi.
Il celebre pittore, invece, fu impiegato dalla famiglia Clerici nella decorazione del loro palazzo di Milano.
Villa Clerici venne arricchita anche con un giardino a terrazze degradanti verso il fiume, viali e statue e soprattutto una maestosa scalinata barocca che arrivava a lambire le acque del Naviglio.
Caduta in rovina la famiglia Clerici, la villa fu venduta. Prima del definitivo abbandono fu usata anche come filanda. Attualmente Villa Clerici è di proprietà privata. In passato fu immortalata dal regista Ermanno Olmi nel film: “L’albero degli zoccoli”.

Il ponte in pietra
Torniamo al punto di partenza ovvero il ponte a schiena d’asino che congiunge le due sponde del Naviglio. Una costruzione nata nella zona dove intorno al 1544 sorgeva il porto e che nel tempo ha subito diversi rifacimenti. Sentiamo Enrico Rainoldi: “Il ponte c’è sempre stato già da quando è stato costruito nel 1200 il Naviglio Grande. Nel 1544 i proprietari terrieri decisero di rifare il ponte, che nel frattempo era crollato ed era in legno. Nel 1574 gli stessi proprietari hanno dato mandato al ingegner Lonati per la costruzione di un ponte in pietra, che nel 1630 è stato rialzato. Aveva delle arcate troppo basse e non permetteva l’attraversamento di carichi voluminosi, quali la legna che veniva portata a Milano”.

La leggenda di Leonardo
La leggenda dice che il ponte è stato ideato da Leonardo da Vinci. Ma è così?
“La leggenda che Leonardo abbia avuto l’idea e comunque il progetto di questo ponte chiaramente non può essere, in quanto le date non coincidono, perché Leonardo è arrivato a Milano nel 1492 e se n’è andato nel 1500, quindi in tempi ben diversi dalla costruzione del Ponte stesso”. così ci racconta la guida culturale di Cuggiono, Enrico Rainoldi
Poco distante dal ponte, ma sua riva opposta ecco lo splendido lavatoio di origine medievale, mentre procedendo sull’alzaia in direzione di Bernate Ticino, si potrà notare una torretta levarsi tra gli alberi. Appartiene al Villaggio Rubone, un’area archeologica oggi chiusa al pubblico.
Cinque motivi per visitare Castelletto di Cuggiono
- Per passare una splendida giornata sul naviglio Grande
- Per ammirare, dall’esterno, Villa Clerici e la sua splendida scalinata sul fiume
- Per vedere un ponte storico sul Naviglio Grande
- Per ammirare un lavatoio medievale
- Per fare una piacevole passeggiata estiva
This content is also available in ENGLISH
Come arrivo a Castelletto di Cuggiono
Castelletto di Cuggiono si raggiunge dall’Autostrada A4 uscita Marcallo-Mesero, quindi Superstrada per la Malpensa, uscita Cuggiono Sud, poi Sp 117. In paese si segue via Annoni fino ad arrivare al ponte in pietra.