Visitiamo Sabbioneta, in provincia di Mantova, da piccolo borgo a città ideale rinascimentale ideale
Da piccolo borgo fortificato a città ideale secondo Vespasiano Gonzaga che ricostruì Sabbioneta, siamo in provincia di Mantova, secondo canoni rinascimentali tra il 1544 il 1568. Sabbioneta è una città unica che poggia le sue basi nel 1500, perlomeno nella versione che vediamo oggi, di grande modernizzazione urbanistica, ma anche per la disposizione delle strade, della precisione architettonica e per il richiamo culturale che cattura chi visita questo borgo racchiuso tra le mura dal perimetro esagonale e i forti baluardi. Una città ideale secondo Vespasiano Gonzaga che la volle fortemente costruire
Contenuto dell’articolo
- Spunti di visita
- Si accede da una delle due porte
- Palazzo Ducale
- Palazzo Giardino
- La Sinagoga
- Chiesa della Beata Vergine Incoronata
- La cucina tipica
- Come arrivo a Sabbioneta
- In provincia di Mantova lungo le strade del Po
- Ascolta l’articolo su Loquis
- Bellino, il paese delle meridiane
- Con le mani nell’impasto, al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano
- In provincia di Mantova, lungo le strade del Po
- Corniglia, una perla incastonata sulle scogliere delle Cinque Terre
- Al mercato delle Gaite, nella piazza dei dormienti, alla ricerca della tela Bevagna
Spunti di visita
Reflex e mappa della città, poi una guida turistica che vi sappia raccontare tutto di questo luogo di cui si resta affascinati per la bellezza storica e artistica. Non c’è angolo di Sabbioneta che non sia interessante da vedere, uno scorcio si all’interno che all’esterno delle mura. Se disponete di un drone e riuscite a farlo alzare in cielo, allora lo spettacolo sarà sublime. Non ci sono altre parole per descrivere la città ideale dei Gonzaga.
Si accede da una delle due porte
Una visita che ci porta indietro nel tempo, già dall’accesso, in una delle due porte cittadine: Porta Vittoria, la più antica, o Porta Imperiale, risalente al 1579 e rivestita in marmo e dedicata all’Imperatore Rodolfo II D’Asburgo. Ha tre ingressi, un tempo provvisti di ponti levatoi e una facciata rivestita da bugne di marmo bianco. Nella chiave di volta dell’ingresso centrale è inserito un grottesco mascherone. La prima, invece, sopra l’ingresso principale ha lo stemma dei Gonzaga-Colonna e, nel Cinquecento permetteva l’accesso alla città tramite due ponti levatoi.
Fu Vespasiano Gonzaga, nel 1544, ad ordinare la ricostruzione di questo borgo fortificato, dalle possenti mura edificate secondo i precetti vitruviani e quelli dell’architettura militare. Un disegno urbanistico voluto dal Duca realizzato seguendo un preciso ordine armonico che mette al centro Piazza Ducale, sulla quale si affacciano il Palazzo Ducale e la parrocchiale di Santa Maria Assunta, dalla facciata in marmi bianchi e rossi e dalla cupola traforata di Antonio Bibiena risalente al 1778.
Palazzo Ducale

A catturare la nostra attenzione è soprattutto il Palazzo Ducale, costruito tra il 1568 e il 1577 è, forse il più antico degli edifici voluti da Vespasiano Gonzaga che lo utilizzava come sede di rappresentanza, oltre che come abitazione privata. Dalla piazza si ammirano il loggiato a cinque archi e i finestroni del primo piano, mentre all’interno ecco i resti di diversi affreschi, tra cui quelli di Bernardino Campi, Pietro Pesenti e Fornaretto Mantovano. Il palazzo presenta splendidi soffitti in legno, la Sala delle Aquile in cui spiccano quattro statue equestri in legno a grandezza naturale, e la Galleria degli Antenati con i bassorilievi dei Gonzaga.

- Bellino, il paese delle meridiane
- Con le mani nell’impasto, al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano
- In provincia di Mantova, lungo le strade del Po
- Corniglia, una perla incastonata sulle scogliere delle Cinque Terre
- Al mercato delle Gaite, nella piazza dei dormienti, alla ricerca della tela Bevagna
Dalla piazza, proseguendo su via Teatro raggiungiamo il Teatro Olimpico, il capolavoro architettonico di Vincenzo Scamozzi, un allievo del Palladio. Fu realizzato tra il 1588 e il 1590. All’interno ecco la gradinata in legno e la loggia a semicerchio. La struttura venne utilizzata anche come caserma e cinema e parte degli affreschi originari sono andati perduti.
Palazzo Giardino

Dal teatro Olimpico si procede in Piazza d’Armi dove nel parco svetta la statua della piccola Atene, e poco distante il porticato che conduce a Palazzo Giardino, che chiude il lato a sud di piazza Castello. Secondo antichi documenti fu eretto come residenza privata del principe Gonzaga, al cui interno si trovano ricche decorazioni a fresco e stupendi marmi nei pavimenti delle sale. La Galleria degli Antichi è ricca di affreschi, busti e statue. Il parco che precede Palazzo Giardino era stato concepito come uno spazio verde geometrico, ornato da una fontana, tre grotte, giochi d’acqua e statue antiche.
La sinagoga

Tornati in Piazza Ducale, ci aspetta la visita della Sinagoga cittadina, situata in quello che un tempo era il quartiere ebraico di Sabbioneta. Fu costruita nel 1824 nel luogo dove sorgeva un’altra piccola sala di preghiera. Uno scalone in pietra di Verona porta alla sala di preghiera nella parte superiore dello stabile. Costruita al primo piano per rispettare il precetto secondo il quale tutte le sinagoghe non devono avere nulla al di sopra se non il cielo. All’interno sono conservati gli arredi originali ottocenteschi, un candelabro di Hannukkah e un artistico cancelletto di ferro battuto che porta alla zona sacra nella quale si trova l’Aron.
Sulla piazza che affianca la sinagoga sorge l’oratorio di San Rocco che risalirebbe alla metà del secolo XVI e al cui interno si osservano affreschi e tele della Pinacoteca San Luca. Un altro edificio religioso di Sabbioneta è la chiesa della Beata Vergine Incoronata, che si raggiunge, imboccando da Piazza Ducale, la via Leoni.
Chiesa della Beata Vergine Incoronata

L’ultima, ma non meno importante chiesa che visitiamo, è quella dell’Incoronata, al cui interno sono presenti il mausoleo del Duca, è il museo del tesoro di Vespasiano Gonzaga. L’edificio religioso sorge al posto di due preesistenti edifici di culto, quello più antico di San Biagio e quello più recente intitolato a San Nicola. Nella chiesa si trova la tomba-mausoleo del Duca Vespasiano, che fu sepolto qui con il monile del Toson d’Oro, ovvero la Massima Onorificenza che Imperatori e Re di Casa d’Asburgo erano soliti concedere a personaggi meritevoli di onore. Questa onorificenza doveva però essere restituita dopo la morte del cavaliere. Vespasiano non la restituì e così questa rarità può essere ammirata nella sala del tesoro.
La cucina tipica
Siamo nel mantovano, una zona che regala prodotti sublimi tra salumi, gnocchi fritti, tortelli di zucca e stracotti e soprattutto la Sbrisolona, il dolce per eccellenza. Dalle antiche origini contadine, e dal sapore inconfondibile, era realizzato con farina di mais e strutto, e venne impreziosito a corte con vaniglia, zucchero e limone, che hanno dato al questo dolce un sapore inconfondibile.
Come arrivo a Sabbioneta
Sabbioneta si raggiunge dall’autostrada A1 Milano-Napoli, uscita Parma, quindi si segue la SS343 in direzione Casalmaggiore, quindi SS240 direzione Mantova. Dalla Autostrada A4 Torino- Trieste, all’altezza di Verona, si prende la A22, Autobrennero uscita Mantova, quindi SS420 in direzione di Parma.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Abruzzo alba Arezzo Carnia castelli Cinque Terre Dante Alighieri Emilia Romagna fantasma fiume Po fiume Ticino Friuli Venezia Giulia Gonzaga lago di Como lago di Garda lago Maggiore leggende Leonardo Da Vinci Liguria Lombardia Ludovico il Moro Mantova Marche Naviglio di Bereguardo Naviglio Grande Novara Piemonte Roma Sardegna Sicilia Siena Torino Toscana touristainitalia TouristainItalia. Trentino Alto Adige Trieste turismo turismo di prossimità turista a due passi da casa Udine Umbria Val Sermenza Varese vino