Una visita a San Benedetto Po, e al complesso monastico Polironiano
San Benedetto Po, è una località in provincia di Mantova, nota per il suo complesso monastico Polironiano, che si può visitare anche con un tour guidato che ci aiuta a comprendere meglio questo luogo sacro articolato in diversi edifici che si aprono sulla piazza principale del borgo.
Contenuto dell’articolo
- Spunti di visita
- Un monastero di vecchia data
- Il monastero bello visto da fuori, interessante all’interno
- Com’è articolata la visita
- Come si conclude la visita
- Il video
- Come arrivo a San Benedetto Po
- In provincia di Mantova lungo le strade del Po
- Ascolta l’articolo su Loquis
- Bellino, il paese delle meridiane
- Con le mani nell’impasto, al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano
- In provincia di Mantova, lungo le strade del Po
- Corniglia, una perla incastonata sulle scogliere delle Cinque Terre
- Al mercato delle Gaite, nella piazza dei dormienti, alla ricerca della tela Bevagna
Spunti di visita
Bastano poche parole per descrivere questa località sulle rive del fiume Po, tranquillità, monastero e cucina. un’isola felice. Quando si arriva nella piazza dove sorge il monastero, si percepisce che qui la vita è scandita dai tempi giusti, blandi, ma non toppo, tempi dettati da secoli dall’ordine monastico fondato dai Canossa e che oggi domina, non solo l’enorme piazza, ma anche tutto il paese. Consigliatissima la visita (guidata) alla struttura monastica per scoprire i capolavori custoditi al suo interno. Se poi ci si ferma a pranzo o cena, qui si consuma cibo a chilometro zero. San Benedetto Po è circondato dalla campagna che offre le migliori verdure e la frutta.
Un monastero di vecchia data

Per impegno religioso, politico e culturale, il Monastero fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa (nonno della celebre contessa Matilde) ebbe un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo fino al momento della soppressione, da parte di Napoleone Bonaparte nel 1797.
Il monastero bello visto da fuori, interessante all’interno

Chi arriva in bicicletta a San Benedetto Po, o anche il semplice turista, si deve fermare per ammirare, non solo l’esterno di tutto il complesso, ma anche, grazie ad una visita guidata, ciò che racchiude al suo interno, come i tre chiostri, quello dei Secolari, quello di San Simeone e quello di San Benedetto, ma anche il Refettorio monastico, le Cantine cinquecentesche e il Museo Civico.
Com’è articolata la visita

La visita parte dal chiostro dei Secolari, destinato all’accoglienza dei pellegrini e dei poveri al piano terra, mentre il piano superiore era dedicato agli ospiti illustri.
Attraversando lo scenografico scalone Barberiniano, si accede al Museo Civico Polironiano, che con oltre 13.000 oggetti costituisce un importante documento storico sulla cultura popolare padana.

Sul retro della Basilica ecco il Chiostro di San Simeone, che anticamente ospitava l’infermeria, la biblioteca, la dimora dell’abate e le celle-dormitorio dei monaci. L’attuale aspetto risale al periodo fra il 1458 e il 1480. Da ammirare gli affreschi nelle lunette con le Storie di San Simeone, realizzati da artisti forse di scuola fiamminga.
La visita prosegue nella sala del Capitolo, ovvero il centro direttivo del cenobio, che conserva resti resti di tombe di abati del ‘500.
Il chiostro più grande è quello di San Benedetto, ricostruito intorno al 1450 durante lavori di ristrutturazione della chiesa abbaziale.

Il Refettorio monastico, invece fu costruito nel 1478. Al suo interno si trovava una tela del veronese Girolamo Bonsignori “Ultima Cena” (oggi conservata nel Museo Civico di Badia Polesine – Rovigo) e il giovane Antonio Allegri, detto il Correggio, che, invece, affrescò l’architettura dipinta in cui il Cenacolo si immaginava inserito.
Sotto il Refettorio si possono ammirare le suggestive Cantine cinquecentesche, il cui interno è occupato da una collezione storico-archeologica del Museo e dalla collezione di antichi carri agricoli.

Come si conclude la visita
La visita al Monastero Polironiano di San Benedetto Po si chiude ammirando la Chiesa Abbaziale, riedificata tra il 1540 e il 1545 da Giulio Romano, includendo le vecchie strutture romaniche e gotiche. Statue di santi arredano le navate e ornano gli ingressi delle cappelle laterali.

Notevoli anche il coro e la sacrestia, mentre nell’ambiente posto tra il transetto e la sagrestia si trova la tomba di Matilde di Canossa, mente le spoglie della contessa, dal 1633 sono state trasferite nella Basilica di San Pietro a Roma.
All’interno della Basilica si trova anche l’Oratorio di Santa Maria databile tra la fine del XI secolo e la metà del XII secolo.
Il video del Monastero di San Benedetto Po
Come arrivo a San Benedetto Po
San Benedetto Po si raggiunge dall’Autostrada A22 Modena-Brennero (uscita Mantova Sud o Pegognaga). Chi si sposta in treno, linea Suzzara-Ferrara delle Ferrovie dell’Emilia Romagna
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