Scopriamo Civitadicampomarano e i suoi murales, tra cui quello famoso del “Molise non esiste, resiste”
Civitacampomarano è un piccolissimo borgo del Molise, in provincia di Campobasso. Sorge a un’altitudine di 520 metri sul livello del mare. La sua particolarità è legata ad una serie di Murales che si possono vedere nel centro storico. Soprattutto uno, quello più famoso che recita. “Il Molise non esiste, Resiste”.

Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Cosa vedere a Civitacampomarano
- Cimitero Napoleonico
- Antica Porta d’Ingresso al Borgo
- Castello Angioino di Civitacampomarano
- Torre dell’Orologio
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Chiesa di San Giorgio Martire
- Casa del Mercante
- I Murales di Civitacampomarano
- Quando Andare
- Cosa Non Perdere a Civitacampomarano
- La Cucina
- Come Arrivo a Civitacampomarano
- Info
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Spunti di Visita
Il Molise è la Regione che non esiste. Se ne sente parlare poco. Chi transita sull’Autostrada A14 lo supera per andare nelle ben più note località pugliesi, eppure il Molise esiste. Soprattutto a Civitacampomarano. Piccolo borgo che è forse più famoso per un murales, simbolo del luogo. Quello della scritta “Il Molise non esiste, resiste”.

Girando per questa località ho scoperto un borgo che non t’aspetti. Gentile nei modi, tutte le persone che incontri ti salutano, anche se sei forestiero. Un borgo piacevole da visitare, che trasuda della sua storia. Antica. Dove ti senti a casa.
Si arriva qui per i murales, si scopre l’architettura di questo luogo. Le sue chiese. Peccato che in quella di San Giorgio Martire era in corso un matrimonio e non sono riuscito ad entrare. E che dire del suo castello angioino. Visita a pagamento con assistente virtuale che ti spiega vita, morte e miracoli. Meglio di cosi non osavo sperare.
Cosa vedere a Civitacampomarano
Premessa che si arriva qui per i suoi murales, la cosa più interessante è il centro storico. Il borgo è diviso in due dal castello angioino. Civitacampomarano ha infatti, due borgate: Civita di sotto e Civita di sopra. Le due frazioni fino al 1795 erano separate dal fossato del castello. Fu riempito per annullare le distanze. Prima di arrivare nel borgo, però, è possibile fare una sosta al cimitero napoleonico.

Cimitero Napoleonico
Non è molto distante dal centro storico, lo si trova sulla sinistra arrivando a Civitacampomarano. Il Cimitero Napoleonico è un’importante testimonianza storica, che lega la sua nascita alla legge voluta dall’imperatore francese. Napoleone volle infatti, impedire la sepoltura dei defunti all’esterno delle chiese, obbligando alla costruzione di cimiteri al di fuori delle mura cittadine.
La legge entrò in vigore nel 1804 con il codice civile napoleonico. I lavori per la costruzione del Cimitero Napoleonico di Civitacampomarano cominciarono solo nel 1851.
Antica Porta d’Ingresso al Borgo
Premessa. Si arriva, si parcheggia, poi ci si tuffa immediatamente in Corso XXIV Maggio, si imbocca la prima via e si arriva nel nucleo cittadino. L’ideale sarebbe risalire fino a Via Pepe. L’Antica Porta si trova tra i vicoli, quasi non ci si accorge di lei. Era stata costruita a valle del fossato del castello ed era utilizzata a scopo difensivo. La costruzione che vediamo oggi non è l’originale. Sopra l’arco sono stati realizzati dei terrazzi.

Castello Angioino di Civitacampomarano
Da via Pepe ci spostiamo in Piazza del Municipio. Qui sorge il monumento più celebre di Civitacampomarano: il Castello Angioino. La sua particolarità è che per tre lati poggia sul borgo, mentre il quarto è a strapiombo sulla vallata.
La sua costruzione risalirebbe al XV secolo, sotto il regno di Carlo d’Angiò. Forse è stato edificato su un castello precedente risalente al XII secolo.

Il Castello Angioino di Civitacampomarano ha pianta quadrangolare. In origine era separato dal resto del paese dal fossato, che è stato riempito nel 1795. La facciata occidentale è dotata di torri angolari cilindriche collegate tra loro da una cortina muraria. Su di una facciata è presente lo stemma dei Di Sangro. La famiglia ottenne il controllo di Civitacampomarano da parte di Alfonso I d’Aragona per aver tradito gli angioini nella battaglia di Sessano del 1442.
L’accesso al Castello Angioino di Civitacampomarano è sul lato orientale. SI passa un ponte a scala che conduce al cortile. Sul portale in stile catalano-aragonese del XV secolo gli stemmi della famiglia Carafa della Spina e di Paolo di Sangro. Nel cortile si può vedere una curiosa fontana sannita.

Nel castello si visitano la grande cisterna che raccoglieva acqua piovana da un pozzo, il forno, le sale d’armi, le cantine, i granai, le prigioni e le stalle. Al piano superiore ci sono le stanze nobili.
L’ingresso è a pagamento. La biglietteria si trova nel cortile. La visita non è guidata, ma all’ingresso consegnano un tablet che per una visita approfondita della struttura.
Torre dell’Orologio

Poco prima dell’ingresso del castello angioino, l’occhio cade sulla Torre dell’Orologio. Si tratta di una cella campanaria con tanto di campane. Oggi rappresenta una delle porte cittadine. Essa conduce dalla parte più bassa del centro abitato al castello.
In origine era il campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui rimangono solo poche tracce. È stato distrutto da un crollo del costone nel 1903.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
A metà strada tra il Castello Angioino e la Chiesa di San Giorgio Martire troviamo la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Ha una facciata con portale tardogotico. L’interno è due navate. Quella principale è la più antica ed ha pianta rettangolare. Quella minore è invece il risultato di ampliamenti successivi.
Tra gli elementi di spicco della chiesa c’è l’altare del 1779 in marmo. Notevole anche il dossale in legno scolpito che sorregge il dipinto della Madonna con Bambino e Santi. La fonte battesimale proviene dalla chiesa di Santa Maria Maggiore.

Chiesa di San Giorgio Martire
A proposito di edifici sacri, poco distante dal castello sorge la Chiesa di San Giorgio Martire, Siamo nella parte bassa del borgo. Risalirebbe all’epoca tardoromanica. Sul portale si può ammirare una formella in cui è raffigurato San Giorgio a cavallo mentre trafigge il drago.
Da notare il rosone fuori asse. L’interno è a due navate. Il piccolo sentiero che si trova sul fianco destro della chiesa permette l’uscita dal borgo ed è protetto da una torre campanaria.
Sul fianco sinistro c’è uno strapiombo. Peccato che le case che si trovano in questa zona siano ruderi fatiscenti.

Casa del Mercante
Tra i vicoli di Civitacampomarano si trova la casa del Mercante. Si tratta di un edificio settecentesco dalla particolare apertura “a veneziana” sulla facciata. Qui i mercanti esponevano le merci al pubblico. Da notare sulla facciata alcune lapidi in bassorilievo.
Tra le case da visitare ci sono, invece, quelle di due personaggi storici molisani: lo storico Vincenzo Cuoco e il patriota Gabriele Pepe.
I Murales di Civitacampomarano

Li abbiamo lasciati per ultimi, anche perché non c’è un vero e proprio itinerario per ammirare i Murales di Civitacampomarano. Li si incontra osservando bene le vecchie abitazioni, le porte e i muri delle case del centro storico. Spuntano quando meno te lo aspetti.

L’idea di tappezzare il borgo con dei murales risale al 2014. La locale Pro Loco invitò Alice Pasquini, in arte AliCè a creare qualcosa in paese. L’artista, ispirandosi alle fotografie d’epoca del borgo, dipinse diversi soggetti sulle vecchie porte.
Dopo poco tempo nacque il “CVTà Street Fest”. La manifestazione che richiama molti artisti. Ogni anno se ne aggiungono di nuovi.

Tra tutti, quello più celebre è il famoso “Il Molise non esiste, resiste”. Lo si trova percorrendo via Giuseppe Garibaldi.
Quando Andare
Sicuramente il periodo più bello per visitare Civitacampomarano è la primavera. Se capitate in giugno, non perdetevi il CVTà Street Fest, il festival dedicato alla street art. Qui il link ufficiale
Cosa Non Perdere a Civitacampomarano
- I murales. Sono l’anima cittadina. Adorano porte, facciate, vecchi muri trasformandoli in opere d’arte
- Il Castello Angioino. L’imponente fortezza che è anche un punto panormaico sulla vallata
- Le vie del centro storico. Sembrerà di tornare al Medioevo tra vicoli, case in pietra, piazzette nascoste
La Cucina
Se c’è una particolarità di Civitacampomarano è sicuramente la ricchezza di ulivi. Qui l’olio non manca mai. Tra i piatti tipici sicuramente sono da assaggiare le “Screppelle”. Si tratta di rustici fritti con pasta di pane. Oppure le “Carogne”, dolci frittelle ricoperte di miele. O ancora i “Ciell”, biscotti a base di pasta frolla ripieni di mosto cotto, miele e spezie.
Come Arrivo a Civitacampomarano
Civitacampomarano si raggiunge in auto dall’autostrada A14 uscita Vasto Sud – San Salvo. Quindi si prosegue in direzione Fondovalle del Trigno fino a raggiungere il bivio per Lucito. Imboccata la Strada Statale 157 si seguono le indicazioni per Civitacampomarano.
Info
Questo il link del Comune di Civitacampomarano
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