La Fontana di Trevi tra cinema, leggende e dolce vita
Monumento storico e uno dei simboli di Roma, la fontana di Trevi è stata al centro di alcune pellicole cinematografiche di grande successo. Ma anche di numerose leggende.
È proprio vero, chi getta una moneta nella fontana più famosa della Capitale italiana, propizia il suo ritorno in città. Lo dice la leggenda. Anni e anni fa io gettai una monetina nella famosa fontana e sono tornato a Roma. Vero o falso che sia, le monetine lanciate da ignari turisti nella fontana di Trevi vengono raccolte e consegnate ad un ente assistenziale (CARITAS) da parte del comune di Roma.

Contenuto dell’articolo
- Consigli di viaggio
- La seconda leggenda
- La fontana al cinema
- La storia
- La fontana attuale
- Cinque motivi per vedere la Fontana di Trevi
- Come arrivo a Roma
- Audioguida

Consigli di viaggio
Uno tra i luoghi più visitati e fotografati di Roma è sicuramente la Fontana di Trevi, monumento storico che risale alla notte dei tempi e alla quale sono legate alcune leggende. Anche il mondo del cinema ha contribuito a renderla celebre. E così, quando si visita la Capitale d’Italia non si può fare a meno di fermarsi davanti a lei. Diventa difficile averla a disposizione per fare degli scatti senza che vi sia gente attorno, così, se volete essere originali, cercate solo i particolari e non l’insieme. Per vederla al meglio senza troppi turisti attorno è forse consigliata la visita notturna, evitando però di ripetere la scena del film “La dolce vita” e immergersi nelle fresche e limpide acque della fontana. E’ vietato e rischiate una multa salata.
La seconda leggenda
Sulla Fontana di Trevi di Roma aleggia anche una seconda leggenda legata alle unioni amorose. Risale al periodo in cui l’acqua della cascata si poteva ancora bere. Si narra che le ragazze innamorate ne facessero bere un bicchiere al fidanzato in partenza. Il bicchiere veniva in un secondo momento frantumato quale simbolo di augurio e fedeltà.
Dicerie a parte, questo gioiellino è una via di mezzo tra lo stile rococò e barocco, è stato anche al centro di diversi film di grande successo, su tutti la “Dolce Vita”.
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La fontana al cinema

Celebre nel mondo la frase di una biondissima Anita Ekberg che nel 1960 invitava Marcello Mastoianni a fare il bagno con lei nelle acque della fontana: “Marcello, come here! Hurry up!”. Fontana di Trevi che grazie a Federico Fellini stampava nell’immaginario collettivo Roma come simbolo della Dolce Vita e alle prese con gli anni del boom economico in Italia. Altri tempi.
Le scene del film di Fellini sono le più celebri tra quelle girate alla Fontana di Trevi. Come non ricordare anche quelle che vedono Antonio De Curtis, allias Totò, protagonista di un maldestro tentativo di vendere il monumento ad un ignaro turista.
Ci riferiamo a “Tototruffa 62”, film del 1961 di Camillo Mastrocinque, in cui Totò oltre a cercare di vendere fisicamente la fontana di Trevi, ne cedeva anche i diritti d’autore per le foto scattate dagli altri turisti. Potete vedere queste esilaranti scene o in tv oppure, se cercate, si trovano su Youtube.
Prima ancora la fontana fu protagonista nel film del 1954, diretto da Jean Negulesco intitolato proprio “Fontana di Trevi”.
Ma la Fontana di Trevi è presente anche in altre pellicole come “C’eravamo tanto amati”, del 1974 di Ettore Scola e in quella “To Rome with love” di Woody Allen del 2012.
La storia

Un monumento questo, strettamente collegato alla costruzione dell’acquedotto Vergine, che risale ai tempi dell’imperatore Augusto.
Fu Marco Vipsanio Agrippa a far arrivare l’acqua corrente fino al Pantheon ed alle sue terme. Il punto terminale dell’Aqua Virgo era sul lato orientale del Quirinale, nei pressi di un trivio (“Treio”, nell’allora linguaggio, da cui si sarebbe preso spunto per il nome attuale). Al centro di questo incrocio fu realizzata una fontana con tre bocche che riversavano acqua in tre distinte vasche affiancate.
La fontana attuale

La fontana attuale è un progetto di Nicola Salvi. Fu lui a vincere il concorso indetto da Papa Clemente XII. Originariamente pensato in stile rococò, la versione attuale ha linee barocche per le aggiunte volute da Giuseppe Pannini nel 1762. La Fontana di Trevi è adagiata su un lato di Palazzo Poli.
Cinque motivi per vedere la Fontana di Trevi
- Perché un viaggio nella capitale d’Italia è come fare un viaggio nella storia
- Per ammirare questo capolavoro
- Per stare sul set del film La Dolce Vita
- Per lanciare una monetina nelle acque della Fontana e sperare di tornare a Roma
- Perché è uno dei capolavori dell’architettura italiana

Come arrivo a Roma
Tutte le strade portano a Roma, dice un antico detto. Ed è proprio così. Si arriva nella capitale d’Italia in auto, seguendo da Sud o Da Nord l’Autostrada A1, oppure in treno. La stazione principale è Roma Termini, o in aereo dagli scali di Fiumicino (internazionale) e Ciampino (soprattutto per le compagnie low cost).
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