Andiamo alla scoperta di San Gimignano, tra palazzi storici, chiese, piazze e le sue cento torri, tra cui quelle “gemelle” e quella del “Diavolo”
Borgo tra i più caratteristici della campagna Toscana, San Gimignano, in provincia di Siena è nota per le sue torri ( non a caso è chiamata la città delle cento torri) il Duomo e le sue piazze. Questa cittadina sorge su un’altura nella Val d’Elsa e il primo nucleo risale al periodo etrusco come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici.
Sulle pendici del Poggio, invece, si trovano i resti di Castelvecchio, un villaggio di epoca longobarda, mentre nel Medioevo la città si trovava su una delle direttrici della via Francigena.

Un tuffo nel passato
Girare per questa cittadina dallo stampo medievale è come fare un tuffo nel passato. Luogo ricco di storia, buona parte degli edifici risale al periodo a cavallo tra i duecento e il trecento, ma anche esempio di organizzazione urbana dell’età comunale.
Il nome San Gimignano sarebbe una derivazione da quello del santo vescovo di Modena, che avrebbe difeso il villaggio dall’occupazione di Attila.
La prima cinta muraria (del 998) comprendeva anche il poggio di Montestaffoli, dove già esisteva una rocca sede di mercato di proprietà del vescovo di Volterra, e il poggio della Torre con il castello vescovile.
La visita di San Gimignano
Lasciata l’auto al parcheggio della Bagnaia, si raggiunge Porta San Jacopo, una delle porte della città (le altre sono quelle di san Martino, delle Fonti e di San Giovanni) superata la quale il cammino ci porta in Piazza Sant’Agostino, dove ha sede l’omonima chiesa appartenente ai monaci agostiniani. Sul lato opposto si trova una piccola chiesa, quella di San Pietro, risalente al XII secolo, una delle più antiche di San Gimignano.

Non molto distante, si raggiunge la porta di San Matteo che si apre sulla seconda cerchia di mura. La costruzione è del XII secolo. Questo era uno dei sette accessi alla città.
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Il Duomo

Uno dei monumenti più interessanti di San Gimignano è la Collegiata di Santa Maria Assunta. Si accede al duomo cittadino salendo un’ampia scalinata. L’edificio si fa notare soprattutto per la facciata spoglia, frutto della sistemazione duecentesca, mentre l’interno si presenta a tre navate divise da colonne.
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Palazzo Comunale
Alla sinistra del Duomo sorge il Palazzo Comunale, edificio risalente al 1288, già sede del governo di San Gimignano, venne ampliato nel 1323. Successivamente il palazzo divenne sede municipale. Nelle sale è ospitato il Museo civico con importanti opere d’arte di scuola fiorentina e senese dal XIII al XVI secolo.
Palazzo Salvucci

Altro edificio con ingresso dalla piazza è palazzo dei Ghibellini Salvucci, (acerrimi nemici dei Guelfi Ardinghelli che, invece, avevano le case nella piazza contigua), una costruzione famosa per le due torri, dette anche “Torri Gemelle. Questa famiglia, tra le più potenti della città, per mostrare alla popolazione la propria forza, fece costruire due torri dall’aspetto massiccio e imponente. Inizialmente si elevavano verso il cielo fino a superare l’altezza di 51 metri della Torre Rognosa, altro punto di riferimento cittadino dell’epoca. Per evitare l’espansione verso l’alto degli edifici, una legge del 1255 vietò espressamente di superare quell’altezza, quindi le torri furono abbassate. Le due torri gemelle hanno base quadrata e pochissime aperture. I portali d’ingresso sono strettissimi.
Sul lato opposto della piazza sorge il vecchio Palazzo del Podestà con la torre detta Rognosa che, fino a tutto il ‘300, fu usata come prigione.
Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe è il luogo che un tempo avrebbe ospitato il mercato ortofrutticolo (da qui forse il nome). Dalla forma triangolare, si chiude salendo verso la rocca. Dalla piazza si innalzano le già citate torri “gemelle” della famiglia Salvucci. Il lato sinistro la piazza è delimitato dalla torre campanaria e dalla fiancata della Collegiata.
Piazza Cisterna

Piazza della Cisterna è invece, l’antica sede di botteghe e taverne e deve il nome al pozzo in travertino dalla forma ottagonale collocato nel centro. Su una pietra del pozzo si trova lo stemma del Podestà Guccio dei Malavolti.
Anche su questa piazza si affacciano diversi palazzi come il palazzo Tortoli, dalle eleganti bifore trecentesche, la torre mozza detta dei Pucci, il palazzo Ridolfi e le torri e le case dei Becci e Cugnanesi; il palazzo Pellari e, con le sue due torri, il palazzo Ardinghelli.

Sull’altro lato della piazza ecco palazzo Lupi con la leggendaria torre del Diavolo. Si narra infatti che il proprietario, tornato da un viaggio la vide più alta rispetto a quando era partita e che attribuisse il lavoro di innalzamento al demonio.
Rocca di Montestaffoli
La Rocca di Montestaffoli sorge nel luogo anticamente occupato dal castello del longobardo Astolfo, divenuto poi un convento dei Domenicani. Oggi dall’unica torretta della Rocca rimasta agibile si gode una vista straordinaria sulle torri del centro della città e un magnifico panorama a 360° della Valdelsa.

San Domenico
Alla fine di Via del Castello si arriva al grande edificio di San Domenico. Si tratta di un ex castello del Vescovo di Volterra passato ai frati Domenicani, i quali lo trasformarono in convento. Lasciato dai monaci verso la fine del ‘700, fu trasformato in carcere femminile prima e maschile poi.
Le antiche fonti
Ultima tappa del tour cittadino di San Gimignano è la zona delle antiche fonti pubbliche. Siamo nel luogo dove gli abitanti si approvvigionavano d’acqua e lavavano i panni. La porta delle Fonti, risalente al trecento faceva parte della seconda cinta muraria, mentre l’affresco “Madonna col Bambino e i Santi Michele e Giovanni Battista” opera di ignoto senese del XVI secolo, che era stato dipinto qui, fu trasferito sotto la loggia del palazzo comunale.
La passeggiata lungo le mura
Molto interessante è anche la passeggiata che costeggia il perimetro della seconda cinta muraria che delimita il centro storico di San Gimignano. Lungo il percorso si possono ammirare scorci panoramici della Valdelsa.
La tradizione enogastronomica
La città delle torri è nota per il suo tipico zafferano, che sin dal Medioevo è il fiore all’occhiello della tradizione locale. Questa spezia, così come l’olio d’oliva che si produce in zona hanno ottenuto la certificazione DOP. Questa è anche terra di salumi, tra cui quelli di cinghiale. Per quanto riguarda i vini il nettare locale è la Vernaccia San Gimignano Dop, che viene prodotta esclusivamente nella campagna intorno alla località in provincia di Siena.
Cinque motivi per visitare San Gimignano
- Perché è una delle più belle città della Toscana.
- Per vedere una località che ha conservato molte delle sue oltre cento torri.
- Per passeggiare nelle sue più famose ed eccentriche piazze.
- Perché ha una tradizione enogastronomica invidiabile.
- Per ammirare scorci fantastici sulla Valdelsa
Consigli di viaggio
La visita a San Gimignano la si affronta in tutta semplicità. Si tratta di un giro alla scoperta dei monumenti principali. Con la reflex e trovando gli angoli giusti si possono fare delle foto memorabili. E comunque se ci si accontenta può bastare lo smartphone.
Sul fronte dei prezzi, si tratta di una destinazione non sempre economica. Se si sceglie di pranzare o cenare al ristorante i prezzi salgono in base alla soluzione scelta. Questa località si può ammirare in tutta tranquillità con la famiglia. Gli hotel e i ristoranti potrebbero accettare anche il vostro animale da compagnia, ma è sembre bene chiedere prima.
I mesi migliori per visitare questo luogo sono quelli primaverili e autunnali.
Come arrivo a San Gimignano
Si arriva a San Gimignano in automobile seguendo l’Autostrada A1 Milano-Roma, uscita Firenze Impruneta, quindi Superstrada Firenze-Siena fino a Poggibonsi Nord (indicazioni per San Gimignano). In treno. La stazione più vicina è quella di Poggibonsi San Gimignano sulla linea Firenze-Empoli e Empoli-Siena, quindi autobus per San Gimignano. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Pisa e Firenze
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