
Sesto al Reghena è un borgo situato nel cuore della bassa friulana. Deve la sua fama all’Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis. Si tratta di un’autentica gemma d’arte di fondazione longobarda, risalente all’VIII secolo.
Contenuto dell’Articolo
- Spunti di Visita
- Cosa vedere a Sesto Al Reghena
- Nei Dintorni
- Cosa Non Perdere a Sesto Al Reghena
- Quando andare a Sesto Al Reghena
- Come Arrivo a Sesto Al Reghena
- Info
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Spunti di Visita
Quella a Sesto al Reghena sembra una visita veloce, le “attrazioni” architettoniche e culturali sono concentrate in Piazza Castello su cui si affaccia l’Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis, ma è un inganno visivo. Questa località friulana ha molto di più da offrire. E lo scopriamo pian piano, girando tra gli edifici cittadini e il giardino delle rose. Ma dovete capitare nel periodo della fioritura per apprezzarne colori e profumi.

Cosa vedere a Sesto Al Reghena
Il nostro tour inizia attraversando la Torre Grimani. Si tratta del monumentale ingresso che ci conduce verso la piazza del complesso abbaziale.
- Torre Grimani
- Piazza Castello
- Residenza Abbaziale
- Torre Campanaria
- Abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis
- Il Parco Abbaziale
Torre Grimani

La Torre Grimani è definita la custode di Piazza Castello. Un tempo l’Abbazia di Sesto Al Reghena era custodita da sette torri. Oggi ne sono rimaste due e sono ben visibili. Tracce delle altre si possono ammirare lungo il perimetro del monastero. La Torre Grimani deve il nome all’antica e nobile famiglia veneziana che governò sull’abbazia tra il ‘500 e il 1627. Fermatevi ad ammirarla. Sulla facciata, si notano il Leone di San Marco e lo stemma della famiglia Grimani, alcune figure femminili, allegoria del Buon Governo della Serenissima.
Piazza Castello
Si varca la Torre Grimani per arrivare in Piazza Castello. Qui si affacciano i più importanti edifici del complesso abbaziale. A sinistra si incontra l’antica cancelleria abbaziale. Si tratta del luogo dove si amministravano gli affari civili. L’edificio ospitava anche la prigione del borgo.
Residenza Abbaziale

Sempre sulla piazza si affaccia l’ex residenza Abbaziale, attuale palazzo del Comune. Così come la vediamo è della seconda metà del ‘500. Secondo una leggenda, il progetto sarebbe stato commissionato dai Grimani ad Andrea Palladio. Sulla facciata spiccano gli stemmi di cinque famiglie di abati commendatari. Si tratta di nobili non residenti a Sesto, vescovi o cardinali veneziani e quindi romani che reggevano l’Abbazia dopo il 1441.
Torre Campanaria

Sempre sulla piazza si può ammirare la Torre Campanaria. Anticamente fungeva da torre di vedetta. Si tratta di una struttura in mattoni a base quadrata. La sua origine risalirebbe intorno al’XI-XII secolo. La torre segue esempi lagunari, con lesene verticali e rare aperture lungo i fianchi. Noterete sulla cima le triplici arcate della cella campanaria. La torre fu danneggiata da un fulmine verso il 1788.
Abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis
Il cuore della visita a Sesto Al Reghena è la chiesa abbaziale. È introdotta da un vestibolo decorato con affreschi tardo-gotici che raffigurano Inferno e Paradiso. Si tratta di capolavori attribuiti ad Antonio da Firenze. L’interno della chiesa custodisce un vero e proprio tesoro pittorico. Si possono ammirare affreschi del XIV secolo eseguiti da artisti della scuola di Giotto. Soprattutto nel presbiterio il simbolico “Albero della Vita”.
La visita continua poi nella cripta romanica, tra colonne in marmo e volte a crociera. Anche in questo caso si possono vedere tre capolavori:

- la Pietà quattrocentesca
- la scultura dell’Annunciazione (XIII secolo)
- l’Urna di Sant’Anastasia, si tratta di un rarissimo esempio di arte longobarda.
All’interno dell’abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis è rigorosamente vietato scattare foto. Purtroppo in tempi recenti è stata oggetto di visita di ladri (probabilmente un furto su commissione, ci hanno raccontato all’ingresso) e per questo viene vietato fotografare. Prima di entrare lasciate un’offerta per i restauri (che sono attualmente in corso).

Se proprio volete scattare qualche fotografia, allora approfittate dell’entrata all’Abbazia che è affiancata dallo scalone che porta al Salone Abbaziale. La facciata non ha eguali e ci introduce allo spazio sacro del Vestibolo, dell’Atrio e della Basilica Abbaziale.
Da ammirare i dipinti, caratterizzati da figure allegoriche e da moniti ad una vita lontana dalle tentazioni del Maligno e del peccato.
Sulla parte laterale della loggetta altri affreschi con scene cavalleresche. Un San Cristoforo con il bambino in spalla, la Madonna in Trono circondata da San Giovanni Battista e San Giacomo.
Al primo piano si trova il Salone Abbaziale, dedicato alle mostre d’arte.
Il Parco Abbaziale
Superata l’abbazia si apre il parco abbaziale. Percorrete il tratto segnalato e farete un giro attorno alla chiesa. Da qui potete arrivare al Giardino all’Italiana Burovich, dove si ammirano stupende e rare rose. Vedi prima foto dell’Articolo
Nei dintorni
Se vi avanza del tempo, appena fuori dal borgo di Sesto Al Reghena potrete visitare Villa Fabris e Villa Freschi (XVIII sec.). Si tratta di eleganti dimore friulane. Sul confine tra Veneto e Friuli si trova l’antico mulino di Stalis. Sempre nella zona ecco la chiesetta di San Pietro a Versiola del XII sec. e la segheria storica di Bagnarola. Infine c’è da vedere la fontana di Venchieredo, celebrata da Ippolito Nievo.

Cosa Non Perdere a Sesto Al Reghena
- La Torre Grimani che introduce in Piazza Castello
- La Residenza Abbaziale che leggenda vuole, sia stata commissionata ad Andrea Palladio
- Abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis, con i suoi capolavori artistici
Quando Andare a Sesto Al Reghena
Il periodo migliore per visitare Sesto al Reghena è quello tra aprile e ottobre. Il clima è mite e si possono apprezzare al meglio le bellezze architettoniche del borgo e i paesaggi della campagna.
Come Arrivo a Sesto Al Reghena
Sesto Al Reghena si raggiunge in auto seguendo l’Autostrada A4 uscita Portogruaro e si prosegue sulla A28 fino all’uscita di Sesto Al Reghena, quindi sp28 fino a destinazione. In treno si può arrivare a Portogruaro e proseguire in bus, oppure alla stazione di Cordovado-Sesto e proseguire con l’autobus. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia e Trieste.
Info
Qui il link al Comune di Sesto Al Reghena
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