Tornavento un tramonto nella storia

Oleggio, visto da Tornavento - Turista a due passi da casa

Tornavento, una piccola frazione di Lonate Pozzolo (Va), un piccolo balcone sulla Pianura Padana, qui il tramonto è spettacolare

Una piccola frazione, oggi frequentata per ammirare uno splendido panorama sulla valle del fiume Ticino, molto animata durante l’ora del tramonto.
Siamo a Tornavento, in Provincia di Varese, località che nella prima metà del 1600 fu al centro di una importante battaglia inserita nel conflitto chiamato “Guerra dei trent’anni”.

Un evento, quello della Guerra dei Trent’anni, che viene ricordato annualmente l’ultima domenica di giugno (qui il link all’articolo sulla battaglia di Tornavento) con una rappresentazione a ricordo delle mire espansionistiche degli alsaziani, che furono ostacolate da Carlo Emanuele I di Savoia, il quale si alleò alla Francia (trattato di Rivoli, 1635) per facilitare la conquista della Lombardia da parte di Parigi.

I due eserciti si scontrarono nella zona di Gallarate, con un’appendice nella piccola frazione di Lonate Pozzolo. Era il 22 giugno 1636. Andando alla ricerca di testimonianze di questo significativo episodio storico ci siamo imbattuti in un vero museo a cielo aperto.

Tornavento oggi

Tornavento è cresciuta intorno alle proprietà terriere dei nobili Parravicino, i padroni del centro abitato. A testimonianza c’è Villa Parravicino che si apre sull’omonima piazza.

La vista da Piazza Parravicini

Tornavento, particolare del panorama da Piazza Parravicino – Turista a due passi da casa

Dal belvedere di Piazza Parravicini, su cui si affaccia la Chiesa Sant’Eugenio, si vedono gli innumerevoli corsi d’acqua che solcano il territorio: i canali Villoresi e Industriale, la Gora Molinara, si può scorgere l’inizio del Naviglio Grande con la Casa della Camera, ovvero la “paladella” in granito che divide l’acqua del fiume in due parti.
Quella di destra detta “Bocca di Pavia” veniva utilizzata per la navigazione sul fiume.
Dalla Cascina Castellana, partiva una barca per il trasporto di persone che terminava la sua corsa a Milano Porta Ticinese.

La ferrovia delle barche

Nella scarpata che dalla piazza principale del paese porta al fiume Ticino, nel 1800 era stata edificata un’ingegnosa Ferrovia delle Barche che, secondo Carlo Cattaneo doveva sollevare i barconi che trasportavano le merci portandole dal Naviglio al pianalto e da qui, trasportarle su vagoni trainati da cavalli, fino a Sesto Calende, realizzando un notevole risparmio sui tempi per risalire il fiume. Questa ferrovia funzionò fino al 1865, soppiantata dalla neonata ferrovia Milano-Arona.



Il ponte di Oleggio

Infine si scorge il ponte in ferro sul Ticino che permette il collegamento tra la sponda lombarda e quella piemontese. Detto anche il ponte di Oleggio, questa struttura sostituì nella seconda metà del 1800 il passaggio tra le due rive del fiume, effettuato fino ad allora solo con barche. Il ponte ultimato nel 1889 andò distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Ricostruito, resta oggi una preziosa testimonianza di archeologia industriale.

Schegge di bombe sganciate per distruggere il ponte si possono vedere nel vicino museo a cielo aperto di Via del Gaggio. Dal centro di Tornavento si segue la strada che porta all’antica dogana austriaca, quindi si scende verso il canale Villoresi. Sulla destra prima del ponte è possibile ammirare una di queste.

Il tramonto

Arrivando in piazza Parravicino per l’ora del tramonto, nelle giornate limpide si può ammirare la catena delle Alpi occidentali e l’imponente mole del massiccio del monte Rosa.



Come arrivo a Tornavento

Tornavento si raggiunge dall’autostrada A4 (per provenienze da Torino) o A8 (per chi arriva da Varese) quindi proseguendo sulla superstrada per l’aeroporto della Malpensa, uscita Oleggio. Si segue la SS 527 fino alla prima rotatoria, quindi a destra proseguendo sulla SP 52. Pochi metri e si imbocca (sulla sinistra) Via Carlo Goldoni, che termina in Piazza Parravicino.

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