Orvieto, un trekking cittadino nella città alta e strana

Orvieto - Turista a due passi da casa

Nel cuore dell’Umbria, Orvieto, in provincia di Terni, è una tra le città più visitate, ce ne accorgiamo dalla massiccia presenza di turisti, vuoi per i suoi monumenti, su tutti il Duomo o il pozzo di San Patrizio o per il fascino della città sotterranea.

Orvieto, panorama- Turista a due passi da casa
Orvieto, panorama- Turista a due passi da casa

Si capisce il perché della definizione di “la città alta e strana“, ammirando Orvieto da lontano. Questo luogo adagiato su una rupe tufacea è suggestivo sembra essere sospeso nel cielo. Ma non è l’unico motivo per vedere questo borgo. Chi arriva qui lo fa soprattutto per i tanti tesori architettonici che racchiude come il Duomo dalle forme gotiche e il Pozzo di San Patrizio, un capolavoro di ingegneria idraulica. Chi scende e chi torna in superficie non si incontra mai e per finire, una bella visita guidata alla città sotterranea.

La visita di Orvieto parte dal parcheggio meccanizzato, forse il luogo più facile dove lasciare l’auto ed essere a pochi metri dal centro storico. Da qui si può raggiungere Porta Maggiore e cominciare a respirare l’aria cittadina “di superficie” . Passo dopo passo raggiungiamo la prima delle nostre mete: il Duomo.

Il Duomo

Orvieto - Turista a due passi da casa
Orvieto – Turista a due passi da casa

Alto, maestoso, frutto dell’arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto ha una storia che ci riporta al 1290 e che per vederlo così come ci appare, ci sono voluti 3 secoli, oltre che al lavoro di 20 artisti. Basterebbe guardare la facciata per rendersi conto della maestosità della struttura. Ci si perde leggendo sulla guida i vari punti da ammirare, tra strombature dei portali, i bassorilievi, il rosone, le varie statue e le edicole, ma anche le guglie e i bellissimi riflessi dei mosaici.

All’interno del Duomo di Orvieto sono imperdibili le cappelle del Corporale e quella di San Brizio (capolavoro del Rinascimento italiano). E non mi dilungo oltre, segnalando solo il primo, nel quale è conservato un reliquiario in oro, argento e smalto, capolavoro dell’arte medievale. Il primo corporale è quello del Miracolo di Bolsena, macchiato dal sangue uscito da un’ostia nel 1263. Un evento ritenuto fondamentale per la chiesa cattolica.

Stupenda anche la piazza su cui sorge il Duomo.

In un angolo della piazza si trova anche l’ufficio dove prenotare la visita alla città sotterranea, ma di questo ci occuperemo più tardi. C’è troppa curiosità nel vedere il Pozzo di San Patrizio che ci incamminiamo. Dobbiamo spostarci in un altro angolo di Orvieto, ma ne vale la pena. Fatto il biglietto ci mettiamo in coda. Gli ingressi sono contingentati (la visita risale a prima della pandemia).

Il Pozzo di San Patrizio

Orvieto, pozzo di San Patrizio- Turista a due passi da casa
Orvieto, pozzo di San Patrizio- Turista a due passi da casa

Entriamo nel Pozzo di San Patrizio e cominciamo a scendere i gradini, ogni tanto ci affacciamo a guardare giù da una delle finestre che danno verso il punto più basso della struttura, laggiù dove c’è l’acqua. Questo capolavoro dell’ingegneria architettonica, opera di Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1527 e il 1537, per volere di papa Clemente VII, è profondo 62 metri , è stato scavato nella roccia tufacea e raggiunge la falda acquifera sotto la rupe dove sorge Orvieto. 

Il pozzo di San Patrizio fu costruito con una serie di doppie scale elicoidali per permettere la discesa e la salita dei muli che dovevano raggiungere l’acqua. Siamo in profondità, ma l’impianto è illuminato da luce artificiale che arriva da 72 finestre che si aprono verso il centro del pozzo. Per scendere o salire ci sono ben 258 scalini da affrontare. Però ne vale la pena. Arrivati in fondo, una passerella ci porta sopra la falda acquifera e poi …via verso la risalita. Il Pozzo di San Patrizio porta questo nome in onore del santo irlandese e del luogo dove amava ritirarsi in preghiera.

Arrivati in cima torniamo sui nostri passi e raggiungiamo il Duomo. Ci aspetta la visita guidata sotterranea.

La città sotterranea

Orvieto, la città sotterranea- Turista a due passi da casa

Una visita guidata ci porterà alla scoperta della Orvieto sotterranea creata dagli abitanti che per 2.500 anni hanno scavato nella rupe di tufo su cui è costruita la località creando una  città completamente nascosta e riportata in vita grazie ad una frana, ma anche al lavoro di alcuni speleologi che hanno scoperto l’intricato labirinto di vie, grotte, pozzi, cisterne, cunicoli. Grazie al progetto Orvieto Underground possiamo oggi ammirare in tutta sicurezza questo affascinante itinerario.

L’anello della rupe

A proposito di itinerari, tornando in superficie, ci vuole ed ha tempo può cimentarsi nell’anello della Rupe, un breve percorso attorno alle mura cittadine, della durata di 60 minuti circa, che ci permette di passare davanti alla Fontana di San Zeno, che è collegata al Pozzo di San Patrizio, di ammirare i tetti delle antiche tombe etrusche della Necropoli denominata del Crocifisso del Tufo e della piccola chiesa che porta lo stesso nome e che si trova in una grotta. Camminando si raggiungono le colombaie e la chiesa della Madonna del Velo per arrivare a Porta maggiore e al Foro Boario. Superata la Badia ecco in lontananza la fortezza di Albornoz, sede dei giardini pubblici e punto panoramico. Procedendo sul sentiero si arriva al punto di partenza, ovvero Piazza Cahen.

Piazza del Popolo e Torre del Moro

Orvieto, Torre del Moro- Turista a due passi da casa

Orvieto è una bella città da ammirare in superficie, in sotterranea, ma anche lungo il suo perimetro e dall’alto della Torre del Moro. Se per risalire dal fondo del Pozzo di san Patrizio abbiamo dovuto fare 258 scalini, cosa saranno altri 250 gradini per ammirare i tetti cittadini e l’imponente mole del Duomo?  Dall’alto della Torre del Moro il panorama è stupendo. Qui a farci compagnia è l’automa che suona le due campane, mentre l’orologio scandisce il tempo dal 1885.

Poco distante ecco Piazza del Popolo, il salotto cittadino. Invaso dalle auto durante la giornata, la sera diventa il ritrovo cittadino. Sulla piazza si affaccia il palazzo del Capitano del Popolo, con una strana torre e la scalinata che porta al salone d’ingresso.

Cosa mangiare

Questi continui saliscendi ci hanno messo appetito. allora entriamo in un ristorante ed ordiniamo un piatto di “umbrichelli”, una sorta di pasta a base di acqua e farina, uovo e vino condita con i tartufi, i funghi. Da assaggiare  la “lumachella” con formaggio, lardo, prosciutto, pepe e la “Pera di Monteleone”, conosciuta come la “bistecca del contadino”. Queste pietanze vanno assolutamente accompagnate con un bel bicchiere di Orvieto Doc.

Come arrivo ad Orvieto

Orvieto si raggiunge dall’Autostrada A1, uscita Orvieto

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